Nell'articolo precedente abbiamo introdotto gli interruttori smart Shelly e abbiamo visto come usare lo Shelly 1 per automatizzare le luci di casa in alcune delle situazioni più comuni. In questa seconda parte, invece, vedremo qualche possibile utilizzo della versione a due canali: lo Shelly 2.5.

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

Sostanzialmente lo Shelly 2.5 racchiude, in un unico contenitore, le funzionalità di due Shelly 1. L'unica differenza è che i contatti del relè non sono "puliti", cioè il carico da pilotare deve funzionare necessariamente con la stessa alimentazione presente in ingresso (che può essere: 110-240 Vca oppure 24-60 Vcc; rispetto allo Shelly 1 manca la 12 Vcc).

Cosa c'è di nuovo in Shelly 2.5 rispetto al vecchio Shelly 2?

A partire da febbraio 2019 il vecchio (si fa per dire) Shelly 2 è andato in pensione, sostituito da una versione migliorata.

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

Vediamo in dettaglio quali sono le nuove caratteristiche dello Shelly 2.5:

  • Supporta fino a 10 ampere per ciascuno dei due canali (Shelly 2 supportava un massimo di 8 ampere per canale).
  • Dimensioni ulteriormente ridotte: Shelly 2.5 misura 39 x 36 x 17 mm (contro i 42 x 37 x 20 mm dello Shelly 2).
  • Misurazione dell'assorbimento separato per i due canali (prima era disponibile solo la somma dell'assorbimento totale dei due canali).
  • Protezione da surriscaldamento.
  • Protezione da sovraccarico.
  • Portata wireless aumentata del 50% (a detta del produttore).

Quando scegliere Shelly 2.5 invece di Shelly 1

Il prezzo di uno Shelly 2.5 è praticamente uguale al costo di due Shelly 1, quindi viene spontaneo chiedersi quali siano le situazioni in cui una soluzione sia preferibile all'altra:

  • Poco spazio a disposizione: uno Shelly 2.5 occupa ovviamente meno spazio di due Shelly 1 (in realtà è anche leggermente più piccolo di un singolo Shelly 1), quindi può tornare utile in tutti quei casi in cui, ad esempio, ci siano da comandare due gruppi di luci da una singola scatola 503.
  • Risparmio energetico: può sembrare marginale, ma tenere accesi questi oggettini 24 ore su 24 ha un certo impatto sulla bolletta dell'energia elettrica (niente di spaventoso... si tratta di un paio di euro all'anno, ma è bene tenerne conto). Due Shelly 1 consumano circa 0.77 x 2 = 1,54 watt contro gli 0,80 watt di uno Shelly 2.5. Quando entrambi i relè sono attivi (cioè quando le luci sono accese) due Shelly 1 consumano 2,00 watt contro gli 1,2 watt di uno Shelly 2.5.
  • Affollamento WiFi: quando i dispositivi sui 2,4 GHz cominciano ad essere tanti, può essere utile avere a disposizione due interruttori smart che occupino la banda necessaria per un singolo dispositivo.
  • Tapparelle o serrande elettriche: Shelly 2.5 è studiato appositamente per pilotare motorini sali-scendi (un canale per alzare, l'altro per abbassare) e contiene una serie di accorgimenti perfetti per questa funzione. Tanto per dirne una: è possibile simulare l'interbloccaggio meccanico dei pulsanti, cosa un po' complicata da realizzare con due interruttori smart distinti.
  • Relè passo-passo: per gestire quei casi in cui, con un unico pulsante, vengono pilotati due gruppi di luci.

Schemi di collegamento

Ma veniamo ora alla parte più interessante dell'articolo, dove vedremo alcuni schemi elettrici sicuramente utili per capire come, e in quali situazioni, inserire uno Shelly 2.5 nell'impianto elettrico delle nostre case.

Tenete sempre presente che i colori dei cavi, rappresentati negli schemi seguenti, molto probabilmente non corrispondono ai colori che troverete nei vostri impianti! Esistono solo due eccezioni: il blu/azzurro per il neutro e il giallo-verde per la terra. Ma anche in questo caso non fidatevi mai soltanto del colore: usate un tester o un cerca-fase per non fare errori!

ATTENZIONE: questi schemi hanno uno scopo esclusivamente informativo. Le modifiche all'impianto elettrico casalingo devono essere effettuate solo da elettricisti professionisti. La tensione di rete è pericolosa e può provocare la morte!

Un interruttore smart per comandare due gruppi di luci

Cominciamo dallo schema più semplice, cioè quello in cui desideriamo domotizzare due gruppi di luci, comandati da due interruttori sistemati all'interno della stessa scatola 503. Si tratta di una configurazione piuttosto tipica, soprattutto in stanze di grandi dimensioni, che consente di dosare la quantità di luce a seconda delle esigenze del momento.

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

Nella parte superiore dell'immagine, possiamo vedere il circuito originale. Mentre, nella parte sottostante, l'integrazione con lo Shelly 2.5 che ci consente di mantenere la funzionalità degli interruttori manuali. Lo stesso risultato si potrebbe ottenere tranquillamente con due Shelly 1, ma l'uso di un singolo Shelly 2.5 è decisamente più pratico e meno ingombrante [vedi capitolo precedente: "Quando scegliere Shelly 2.5 invece di Shelly 1" ].

Impianto con due gruppi di luci e relè passo-passo

Un'altra configurazione piuttosto comune è quella in cui due gruppi di luci vengono pilotate da un relè passo-passo a 2 canali - 4 sequenze, comandato da uno o più pulsanti. Questa soluzione risulta vantaggiosa, rispetto alla precedente, per risparmiare un frutto (un singolo pulsante può comandare due distinti gruppi di luci) oppure se i punti di controllo sono molti.

Ad ogni pressione del pulsante, il relè cambia di stato e fornisce tensione alternativamente ai due gruppi di luci [vedi figura seguente, in alto].

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

Come si può vedere nella parte bassa della figura, con Shelly 2.5 è possibile domotizzare anche questo tipo di impianto. Ricordo ancora una volta che i colori dei cavi sono puramente indicativi.

Teoricamente sarebbe possibile "rimpiazzare" del tutto il relè originale, sostituendolo con lo Shelly 2.5 soltanto. Ma, in questo caso specifico, i pulsanti intervengono sul neutro e non sulla fase e la modifica da effettuare all'impianto diventerebbe troppo sostanziale. Tuttavia, se nel vostro impianto i pulsanti dovessero interrompere la fase, tenete presente che esiste anche questa possibilità.

Collegamento per tapparelle elettriche

Il vero punto di forza dello Shelly 2.5 è l'automazione di tapparelle, tende o serrande elettriche: grazie ai due canali integrati (uno per aprire, uno per chiudere) e al software dedicato, diventa un gioco da ragazzi comandarne il movimento tramite comandi vocali (in unione ad un assistente tipo Google Home o Amazon Alexa), pianificarne l'apertura o chiusura a determinati orari o addirittura in base agli orari di alba e tramonto!

Inoltre, grazie ai sensori di assorbimento integrati, è possibile configurare il comportamento da tenere in caso di situazioni di emergenza: se un ostacolo imprevisto blocca il movimento della tapparella, l'assorbimento del motore aumenta e, conseguentemente, Shelly può spegnerlo in tutta autonomia oppure attivare il movimento in direzione opposta.

Vediamo quindi come collegare uno Shelly 2.5 ad una tapparella elettrica. Ricordate sempre che lo Shelly 2.5 non dispone di contatti puliti in uscita e quindi può essere usato solo con motori alimentati direttamente dalla tensione di rete!

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

Di solito i terminali di un motore per tapparelle hanno questi codici di colore:

  • BLU: neutro,
  • MARRONE: fase direzione 1,
  • NERO: fase direzione 2,
  • GIALLO/VERDE: terra.

...ma è sempre meglio consultare il manuale fornito con il dispositivo.

Il canale O1 dello Shelly 2.5 va collegato alla fase del motore che fa scendere la tapparella, mentre il canale O2 a quella per salire. In ogni caso non perdeteci la testa: dall'interno dell'applicazione è possibile invertire logicamente le due direzioni.

Collegamento per tapparelle elettriche con pulsante singolo

Sempre grazie alla versatilità del software, è possibile comandare una tapparella motorizzata anche con un normale pulsante singolo non interbloccato. In questo caso è necessario collegare soltanto l'ingresso SW1 e il software si occuperà poi di gestire l'apertura / chiusura in base alla sequenza di pressioni sul tasto [vedi figura]:

Come rendere smart impianto elettrico casa, parte seconda: Shelly 2.5

In conclusione

Con gli schemi di questo articolo e con quelli del precedente dedicato allo Shelly 1, penso di aver coperto le situazioni più comuni che potete trovare nelle vostre case. Ovviamente l'argomento "domotica alla portata di tutti" non si esaurisce qui: ci sono tantissimi dispositivi a basso costo che possono rendere la vostra casa sempre più "smart". Come sempre vi invito a scrivere nei commenti, qui sotto, eventuali dubbi su questo articolo ed a proporre nuove idee che vi piacerebbe vedere approfondite in queste pagine.