Gli “spioni” italiani braccati dagli attivisti.
Inviato: lun mar 17, 2014 6:51 pm
ma mai una arrampicata sugli specchi di questa portata:I milanesi di Hacking Team, società finanziata da Regione Lombardia, creano software per intercettazioni usato dai governi di tutto il mondo. L’accusa è di averlo venduto anche a regimi che l’hanno usato per violare la privacy di cittadini, giornalisti e politici.
Una società che (ed è provato dai documenti pubblicati a suo tempo da WikiLeaks e da quelli pubblicati più di recente da Citizen Lab e Privacy International) che vende "armi digitali" a governi dittatoriali che le utilizzano per privare della "libertà di comunicare" e per tenere "sotto stretto controllo" milioni di persone, finanziata con denaro pubblico (ovvero il nostro), per difendersi dovrebbe fare di meglio: aprire i propri archivi alla Magistratura e dimostrare, senza alcuna ombra di dubbio, la sua totale estraneità a quanto viene contestato.La società ha sempre negato i rapporti con governi dittatoriali e assicura di non vendere i propri prodotti ai Paesi nella lista nera di Amnesty International. “Il rapporto del Citizen Lab non riflette l’uso del nostro software. E non siamo interessati a fornire ulteriori aiuti alla loro ricerca”, dichiara Rabe.
La tecnologia fa parte dell’arsenale dei criminali.
Molti Stati non sono ancora pronti e così si affidano a società private come Hacking Team.
“Si punta il dito su presunti abusi di cui non si hanno prove, ma non c’è una regolamentazione su questi strumenti.
Alla gente non viene spiegato a cosa servono”, continua Rabe.
“Combattere il crimine informatico fa ormai parte del lavoro delle polizie.
Noi vogliamo fornire i migliori strumenti tecnologici per combattere reati e terrorismo”.
Ma il software viene fornito “chiavi in mano”.
Dopo la vendita non ci sono più rapporti coi clienti, né non viene tenuta traccia degli acquirenti: nell’attività spionistica l’anonimato è fondamentale.
Ed è ciò che Citizen Lab e Privacy International contestano.
Nel peggiore degli scenari un compratore anonimo potrebbe essere un intermediario per chi vuole utilizzare il software a scopo repressivo.