Mi piacciono tantissimo le macchine virtuali perchè, oltre a provare tutti i sistemi operativi che vogliamo, oltre a sperimentare programmi e configurazioni più varie e diverse senza temere di fare danni, si possono utilizzare per tantissime altre cose come, per esempio, eseguire programmi specifici, che accedono ad internet, senza esporre il nostro principale sistema operativo. Per fare questo però è necessaria una "base di partenza" dove installare questi programmi e niente si presta meglio a ricoprire questo ruolo come un'installazione minimale di una distro Linux! [continua..]
Ho aggiunto un piccolo paragrafo per limitare la quantità di spazio occupato dall'installazione, cancellando ed evitando di ripristinare con gli aggiornamenti, la documentazione e le traduzioni non desiderate.
"Let me tell you a secret: when you hear that the machine is “smart”, what it actually means is that it’s exploitable." Mikko Hypponen
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