Un utente frodato ha raccontato su Reddit la storia di come un errore nell'implementazione del cripto-wallet Coinomi abbia consentito ad ignoti di rubargli circa 70.000 $ in criptovalute: i risparmi di una vita. Ma l'azienda non ci sta e risponde punto su punto in un proprio post che mette in discussione tutto. Chi ha ragione? [continua..]
innanzitutto premetto che nessuno di noi sa quello che veramente è accaduto, se l'utente in questione è un truffatore o un truffato e se quello che afferma è vero o falso, mi limiterò solo a fare un paio di considerazioni su quello che si sa di questa tristissima vicenda.
Sono convinto che un wallet dovrebbe essere la cosa più sicura che ci sia perchè veramente stiamo parlando dei risparmi di tanta gente che ha faticato una vita per metterli da parte e forse andrebbero trattati con molto più rispetto e professionalità e con molta meno approssimazione.
Detto questo mi chiedo perchè un wallet dovrebbe mandare i dati sensibili di un utente, in chiaro o no, a Google (IL RE DEGLI SPIONI) e cosa dovrebbe farci Google con questi dati.
Oltretutto penso che per motivi di sicurezza meno persone conoscono i tuoi dati sensibili e meglio è. Non sono ne un tecnico ne un programmatore, è solo buon senso. Non capisco l'utilità di mandarli a una società terza come Google che non ha niente a che fare con le criptovalute e con il wallet e, ancor di più, se penso che un addetto di quella società che può aver accesso a questi dati, anche in maniera casuale, può tranquillamente scappare con il malloppo.
Se poi penso che io, per motivi molto più futili, non uso Chrome proprio perchè cerco di stare il più a largo possibile a tutto ciò che è Google per motivi di privacy, la cosa mi fa un po specie. Ci manca che li mandano anche a Facebook e poi compiono il delitto perfetto. Affidarsi a Google è un po come chiedere ad uno scassinatore di montarti la porta blindata!!!
Da profano in materia mi chiedo come sia possibile commettere errori così evidenti.
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