No, non siete gli unici ad averci pensato. Ma, spiacente!, sostituire il consueto display da PC con una TV non è una buona idea. Certo, funzionerà alla grande per gaming e film, ma durante la navigazione su web e con i contenuti testuali in generale sarà tutto "sfocato" e inutilizzabile. Ecco perché. [continua..]
quindi io che l'ho collegato ad un 40" sono un folle
cmq lo uso dal divano quindi la misura in PPI diventa relativa e va riconsiderata in base alla distanza di visione. La capacità di discriminazione dell'occhio umano è, se non ricordo male, di circa un grado: due punti rimangono tali a quel grado di visione. Se l'angolo scende, l'occhio vede un solo punto
Io ho fatto una prova giusto questo fine settimana su un televisore ultra HD da 42". La frequenza di aggiornamento si abbassa notevolmente (a me ha segnato un massimo di 23Hz), ma è stato sufficiente provare un'altra porta HDMI (quella segnata DVI ha subito riportato i valori standard di 50-60Hz). Con un collegamento VGA non credo si manifesti il problema, ma purtroppo la tv in questione è sprovvista di questo ingresso e non posso confermare quest'ipotesi.
A questa risoluzione tutti i difetti grafici legati alla minore densità di PPI sono minimi anche a distanza ravvicinata, ma diventa impensabile utilizzarlo come momitor principale nel quotidiano: troppo grande la diagonale, troppo piccoli gli oggetti nel desktop per osservarli dalla giusta distanza. Forse si riesce a trovare un giusto compromesso con una TV da 28" ultra HD, ma se ne riparlerà tra qualche anno, soprattutto per i costi e i problemi legati al calore che nei pannelli ultrapiatti rappresentano il problema principale della longevità dello schermo.
Articolo molto interessante (come sempre) e che offre lo spunto per tantissime considerazioni.
Partirei dall’intervento di Al3x che introduce il concetto di PPD (pixel per degree): infatti ha poco senso parlare di PPI se non si tiene conto anche della distanza di visione.
Come dice Al3x è stato stabilito che un minuto d’arco (1/60 di grado) è il limite al di sotto del quale l’occhio umano non può distinguere variazioni: tradotto in gradi questo valore di soglia si può esprimere in 60 PPD [è interessante notare come il primo Retina Display dell’iPhone 4, con i suoi 53 PPD dichiarati, fosse in realtà di poco al di sotto di questo valore].
Quindi, prendendo ad esempio il tuo televisore 32 pollici (68.84 PPI), si può calcolare che la distanza massima per poter distinguere i singoli pixel, dovrebbe essere di circa 127 cm (anch’io ho fatto ricorso ad un comodo strumento online).
Questo, naturalmente, vale per chi ha una vista ottima... nel mio caso molto molto meno (da prova empirica *sigh*).
Tutta questa brillante introduzione solo per sostenere che: 68.84 PPI possono effettivamente essere un po’ pochini per poter usare una TV come monitor, ma sinceramente il risultato non dovrebbe essere così catastrofico come quello descritto nell’articolo. Eventualmente un po' di aliasing (scalettatura) percepibile, ma i caratteri non dovrebbero risultare “sfuocati” come quelli della foto. Ci deve essere qualcosa che non va.
Ti conosco abbastanza bene da poter escludere a priori che tu stia pilotando il TV in modalità "clone" usando come monitor principale lo schermo del tuo notebook a 1366x768... quindi cercherei il problema altrove.
Come accenni nell’articolo, andrei ulteriormente in profondità nelle varie impostazioni dei filtri del televisore: in particolare “nitidezza” (i caratteri sono circondati dal tipico alone bianco) e “contrasto dinamico”.
Poi proverei a rieseguire il wizard dell'ottimizzazione caratteri (ClearType) di Windows (oppure proverei a disattivarlo del tutto... anche solo temporaneamente per vedere l’effetto che fa).
Ad ulteriore sostegno della mia tesi, ho fotografato il tuo sito sullo schermo del mio TV 32 pollici: non è poi così terribile. Una possibile differenza è che sto usando il mio scatolotto Android Full HD invece di un PC (quindi niente ClearType o altre... “finezze” di Windows).
Tralasciando il fatto che chi si mette a meno di 2 metri da un 32 pollici è un folle, soprattutto per lavorare etc... vi sono televisori che hanno una densità PPI nettamente superiori a quelli da te citati. Ti posso anche dire che un normale monitor da 32 pollici buono lo trovi a circa 500/600€ ma di certo non è che ti sei preso l'oro, una tv da 32 pollici che sta sulla stessa qualità ti costa circa 50/80€ in più (il costo del lettore di card e del chip ddtv).
Se prendi un monitor economico da 32 pollici (prezzo tra le 200/300€) la risoluzione è addirittura peggio di alcuni televisori datati che hanno lato "software" delle subroutine in grado di aggiustare/migliorare la resa dell'immagine.
Come monitor uso un televisore da 40 pollici da 5 anni, non mi sono mai trovato meglio di così, posso leggere sul monitor stando comodamente appoggiato allo schienale della poltrona, ovvero 90-100 cm (misurati ora) fra gli occhi ed il monitor.
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
beh io ho un monitor 27 pollici ips fullhd e ci sto a nemmeno un metro di distanza... e non è appoggiato proprio al muro, in teoria potrei usare una tv da 32 pollici allontanandola anche solo 10cm e cambierebbe poco o nulla... il problema maggiore non sarebbe neppure il refresh (ormai le tv con 60hz sono standard a meno di non prendere cinesate)... bensì la frequenza di risposta... in un monitor buono è sui 2ms... su una tv può arrivare anche a 8-10... e se per navigare o lavorare andrebbe cmq bene, per il gaming sarebbe un disastro. ghosting continuo
Ho un discreto 25 pollici full hd e ci lavoro con occhiali "tarati" sul punto focale a circa 50 cm. Mi chiedevo come sarebbe porre un tv 40 pollici 4k a parete,a circa un metro e mezzo dalla postazione. Non ho giochi, guardo un po' di film e filmati, mi occupo di fotografia, navigo e utilizzo word processor. Una soluzione del genere secondo voi sarebbe davvero peggiorativa?
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