Portato alla ribalta da un servizio di un noto programma televisivo andato in onda nei giorni scorsi, il fenomeno "Blue Whale" sta spaventando molti internauti, soprattutto se genitori. Le informazioni, tuttavia, sono piuttosto confuse e frammentarie: cerchiamo di venirne a capo insieme e di capire quanto c'è di vero in tutto ciò, ripercorrendo il percorso di questo presunto fenomeno ed approfondendone alcuni aspetti. [continua..]
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Ultima modifica di malefika il mer mag 17, 2017 5:38 pm, modificato 1 volta in totale.
Intanto volevo rifarti pubblicamente i complimenti per come scrivi.
Una riflessione/domanda, quanti genitori sono abbastanza "informatici" da poter spiegare ai propri figli minorenni i pericoli della rete, da dire a una ragazzina di non spogliarsi davanti alla webcam per prendere la ricarica del telefonino e cose simili.
O sono i figli a spiegare l'informatica ai genitori?
La giustizia russa non è quella italiano, quindi auguriamo a questo Philipp Budeikin una lunga permanenza in qualche gulag siberiano (sempre se ne esistono ancora) a creare cubetti di ghiaccio per i bar e a fare la "fidanzatina" di qualche ergastolano.
“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”
crazy.cat ha scritto: ↑mer mag 17, 2017 3:51 pm
Intanto volevo rifarti pubblicamente i complimenti per come scrivi.
Intanto ti ringrazio ancora, pubblicamente, e arrossisco.
crazy.cat ha scritto:
Una riflessione/domanda, quanti genitori sono abbastanza "informatici" da poter spiegare ai propri figli minorenni i pericoli della rete, da dire a una ragazzina di non spogliarsi davanti alla webcam per prendere la ricarica del telefonino e cose simili.
O sono i figli a spiegare l'informatica ai genitori?
Eh, bel cagnolino che si morde la coda. L'elemento chiave è la "consapevolezza" della potenza di Internet più che lo strumento in sè: credo che se un genitore non sa installare WhatsApp su Android, ma è ben consapevole che su Internet non tutto è oro ciò che sembra, un bel discorsetto dettato dal buon senso al pargolo possa farlo.
Credo sinceramente che il problema si presenti quando è il genitore a giocare con Internet come un bimbo gioca col suo giocattolo nuovo: a quel punto il genitore dovrebbe essere educato per primo. Magari dal figlio? Ben venga, tuttavia se il figlio stesso usa Internet con poca prudenza e manca una figura genitoriale che possa - se non educarlo - almeno indirizzarlo, allora è un bel casino.
Oggi come oggi ci sono esempi dell'uno e dell'altro scenario. In tutta sincerità, proporrei se potessi dei corsi di formazione sull'uso consapevole di Internet, dedicati però agli adulti.
"Vi è mai capitato di sdraiarvi a terra in una tiepida notte d'estate, guardare le stelle e chiedervi perché siete qui? Qual è il vostro posto nel mondo e cosa dovreste fare della vostra vita? Be', nemmeno a me." (Linus Torvalds)
Avevo già letto notizie su questo fenomeno, ma non così dettagliate.
Tempo fa aprii un account in Facebook, credo fosse il 2009, era una novità e l'idea di cercare vecchi compagni di scuola,amici persi di vista e amori di gioventù mi solleticava, resistetti un anno poi lo cancellai.
Ho rifettuto per molto tempo su di un punto, è l'ambiente virtuale che fa vedere in realtà chi siamo oppure ci trasforma?
Ho pensato per parecchio tempo che fosse la prima ipotesi, persone a me care che conoscevo realmente mi apparivano diverse,poi ho capito che era la seconda. L'era di Internet ha portato cambiamenti epocali, tante cose positive ma ci ha reso tutti un pò più soli e fragili. Il fenomeno social ha modificato gli individui, gli adulti si sono fatti trasformare e i giovani non hanno conosciuto niente di diverso da questo, realtà e virtuale ormai si confondono, anzi, il secondo spesso prevale sul primo.
Parlare oggi di ruolo dei genitori nell'educare i propri figli suona stonato, non perchè sia sbagliato anzi, io ho un figlio di 24 anni che ho educato da 7 anni da solo, senza nessuna presenza materna, quel compito genitoriale fa parte di una istituzione sulla quale si è sempre basata la nostra società: la famiglia!!!
Ebbene, la famiglia è morta per come l'ho conosciuta io nato nel secolo scorso, quella famiglia tanto sputazzata e criticata come uno strumento obsoleto e patriarcale, combattuta e vista come causa di mancanza di libertà e diritti, io per primo ho sbanderiato ai 4 venti in giovane età quanto quel modello fosse unicamente un fattore che impediva l'emancipazione sociale: non avevo capito una mazza!!!I genitori di oggi non hanno tempo per i loro figli ne di accudirli ne di ascoltarli, mamma e papà che escono al mattino presto e tornano la sera all'ora di cena, portandosi dietro tutti gli effetti di una giornata lavorativa con annessi e connessi, non possono e non riescono a svolgere quel compito genitoriale di cui dicevo prima, bambini di 12/13 anni che tornano a casa da scuola e non trovano nessuno che li ascolti, li osservi e li capisca.
Rimedi ? Troppo tardi, non resta che pagarne il prezzo che altro non è che permettere ed accettare la costruzione dell'individuo del domani, quell'individuo che a me fa paura ma, se non altro, non avrò il tempo materiale per vedere completare l'opera.
Servono più controlli da parte dell'autorità su internet.Un gruppo cosi va rimosso subito e i creatori puniti, ma visto che si trovano in Russia non avrano vita facile
i social sono pieni di gruppi che inneggiano al nazismo e fascismo, il linguaggio medio tra utenti è a dir poco violento, ragazzini che fanno sesso virtuale in web cam, Presidenti del Consiglio e leader di partito che, invece di parlare nelle sedi istituzionali, ritengono più opportuno scriverlo sui vari muretti virtuali. Il tasso di cultura in un paese che è mediamente composto da emeriti imbecilli analfabeti, ricordiamo le parole di Umberto Eco, scende sempre di più ma sarebbe rimediabile, se solo ci sarebbe la consapevolezza individuale, il problema è che questa consapevolezza manca e nessuno muove un dito per sollecitare un salto di qualità. Qui non si tratta di punire o reprimere, ma di crescere e prendere coscienza che la realtà è una sola e non può essere sostituita, si stanno generando mostri è l'oggetto dell'articolo lo dimostra.
il solo pensiero che tutto questo possa provenire dai social network, ed associandolo anche alla moda dei "selfie estremi", non fà altro che consolidare la MIA personale ipotesi che i social network ------> non dovrebbero esistere. Credo inoltre fermamente che quando non c'erano, si viveva meglio, e le persone in linea di massima erano:
1) più consapevoli di se stesse
2) meno esibizioniste
3) meno propense alla vendetta per ogni qualsivoglia torto subito
4) più propense alla vera vita "social"
5) ecc. ecc.
Non dovrebbero esistere ? Sono per la libertà individuale, dico solo che se ci fosse consapevolezza, l'individuo si renderebbe conto in che contenitore di spazzatura si è cacciato.Continuo a sostenere che i social fanno male all'equilibrio mentale delle persone, fanno uscire il peggio che hanno dentro o addirittura lo creano.Hanno creato un mondo che non c'è proprio per controllare una massa di imbecilli bulimici del nulla.
mogano ha scritto: ↑gio mag 25, 2017 8:45 am
Continuo a sostenere che i social fanno male all'equilibrio mentale delle persone, fanno uscire il peggio che hanno dentro o addirittura lo creano.Hanno creato un mondo che non c'è proprio per controllare una massa di imbecilli bulimici del nulla.
verissimo. per quanto mi riguarda comunque, i social network non esistono davvero, e ti posso dire che vivo sicuramente molto meglio di certi a me noti individui, i quali ne fanno uso spropositato: i classici zombie gobbi sullo schermo che si bloccano in ovunque luogo si possano trovare
mogano ha scritto: ↑gio mag 25, 2017 8:45 am
Continuo a sostenere che i social fanno male all'equilibrio mentale delle persone, fanno uscire il peggio che hanno dentro o addirittura lo creano.Hanno creato un mondo che non c'è proprio per controllare una massa di imbecilli bulimici del nulla.
verissimo. per quanto mi riguarda comunque, i social network non esistono davvero, e ti posso dire che vivo sicuramente molto meglio di certi a me noti individui, i quali ne fanno uso spropositato: i classici zombie gobbi sullo schermo che si bloccano in ovunque luogo si possano trovare
un anno di Facebook mi ha fatto capire a che livello si può arrivare o scadere, vedi tu, mi auguro che il fenomeno andrà in disuso con il tempo, ma dubito.
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