Il giornalista Enrico Musso del Secolo XIX ha scritto un articolo con un taglio ironico, inserendo in un testo serio alcune battute. I lettori, però, le hanno prese come affermazioni serie e sul web si è scatenato il finimondo [continua..]
Lui è stato ironico, però quelli seri che scrivono le norme dovrebbero essere loro a farsi capire.
Io devo ancora capire se posso uscire, andare in un parco a farmi una camminata.
No non posso farlo perché per camminare posso al massimo andare al supermercato, ma dovrei solo correre in un parco, devo mettermi la mascherina, no se corri non puoi metterla perché sei troppo sotto sforzo, se non ti metti la mascherina rischi di prendere parole o qualche mazzata da chi è in zona, ti riaprono i parchi ma non posso andarci per sedermi su una panchina a prendere il sole da solo.
Lo stato dice una cosa, la regione ne dice una diversa, ogni regione dice la sua, poi arriva il comune e il sindaco che ne dice una ancora diversa.
Bastaaaaaaa.....
“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”
Ma come Marco, Conte è stato chiarissimo: si deve mettere la mascherina i giorni pari dei mesi con 30 giorni e i giorni dispari con i mesi di 31. Si può andare a correre nei parchi, purché l'asse terrestre non sia in congiunzione con Saturno e solo se la Luna non è piena. Mantenere la distanza di almeno due metri se si cammina sul marciapiede destro e di 1,5 se il marciapiede è quello sinistro, purché non ci siano strisce pedonali e la strada non sia in salita, altrimenti bisogna aggiungere 50cm ogni grado di pendenza...
Mi unisco alla solidarietà al giornalista in questione.
I social non hanno fatto che amplificare una condizione pietosa in cui non pochi individui versano.
Io stesso condividendo dei post di Lercio.it sono stato preso sul serio da taluni che si sono scandalizzati.
Sarei tentato di far leggere a costoro "A Modest proposal" di Jonathan Swift
Lo scrittore irlandese fu preso sul serio quando proponeva gustose ricette su come cucinare i bambini del poveri per risolvere i problemi che stava attraversando l'Irlanda ai suoi tempi.
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