Ogni PC, smartphone, tablet, server o dispositivo "intelligente" che voglia accedere ad Internet deve avere un Indirizzo IP (Internet Protocol). Si tratta di una sequenza numerica, con un formato simile a 89.159.179.115, che identifica il dispositivo in modo univoco. I provider di connettività (ISP) come TIM, Vodafone, Fastweb e via dicendo hanno a disposizione migliaia di questi indirizzi, che poi assegnano ai propri clienti. Per una serie di ragioni tecniche ed economiche, però, gli ISP adottano varie tecniche per risparmiare indirizzi IP, situazione che può creare inaccettabili limitazioni a noi clienti. Vediamo allora cosa significa che un ISP utilizza indirizzi IP pubblici e/o privati (doppio NAT), e quali problemi comporti [continua..]
Si potrebbe fare un accenno alla possibilità di aprire le porte sempre e comunque usando una vpn.
Adesso scrivo la guida che integra quella che ho già pubblicato.
L'anno scorso ho richiesto via Twitter un indirizzo IP pubblico a Fastweb e, dopo avermi avvisato che non potevo tornare indietro, me l'hanno concesso gratuitamente senza problemi.
cianoz ha scritto: ↑mar lug 28, 2020 1:50 pm
Eolo fornisce sì un IP pubblico... ma a pagamento (4 € al mese)!
Io ho Eolo da qualche anno e ho IP pubblico senza sovrapprezzo. Avevo espressamente chiesto conferma all'operatore prima di sottoscrivere il contratto. Forse è cambiato qualcosa per le nuove attivazioni?
cianoz ha scritto: ↑mar lug 28, 2020 1:50 pm
Eolo fornisce sì un IP pubblico... ma a pagamento (4 € al mese)!
Io ho Eolo da qualche anno e ho IP pubblico senza sovrapprezzo. Avevo espressamente chiesto conferma all'operatore prima di sottoscrivere il contratto. Forse è cambiato qualcosa per le nuove attivazioni?
Direi di sì, è quotato 4 € al mese. Io ce l'ho a 2 € perché l'ho preso in promozione, ma bene o male si paga.
Poi a quanto ho capito è sempre la stessa storia, dipende da quanto protesti o con chi parli o in che momento e allora cambia il prezzo o addirittura te lo azzerano. Sempre così...
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