Avete trovato la vostra distro perfetta ma non c'è purtroppo un pacchetto compatibile proprio di quel programma che vi piace tanto e che non si trova nemmeno in formato Flatpak o Appimage? Avete installato Fedora e vi trovate bene ma vi mancano gli aggiornamenti di versione rapidi dei programmi di ArchLinux? Avete bisogno di un ambiente flessibile sulla vostra rigida distro immutabile? Nessun problema: con Distrobox potete avere tutte (o quasi) le distro che volete all'interno della vostra [continua..]
Se installato da repo, Distrobox dovrebbe avere come dipendenza anche uno dei programmi che utilizza per la creazione dei container, nel mio caso è docker ma, se vi si presentasse una scelta, è preferibile utilizzare Podman perché, in modalità rootless, è considerato più sicuro dato che, diversamente da Docker, non ha demoni in esecuzione.
Che cosa significa "rootless"? Modalità senza privilegi di root? Perché non lo specifichi?
E, in ogni caso, l'utilizzo di Podman e non di Docker (che andrebbe scritto maiuscolo in quanto nome proprio, dimmi se mi sbaglio) che limitazioni pone?
Purtroppo questo non lo hai specificato, anche se una risposta parziale la troviamo al successivo.
L'articolo è molto interessante ma molto ostico poiché è davvero tecnico, lo hai spiegato bene con una cura ammirevole per la forma italiana (solo le maiuscole sono da rivedere) però il fatto che quel programma funzioni pienamente solo con la riga di comando per me ne limita la diffusione.
ctsvevo ha scritto: ↑ven mar 08, 2024 9:58 am
Che cosa significa "rootless"? Modalità senza privilegi di root? Perché non lo specifichi?
Fatto. Gli inglesismi non piacciono nenache a me ma questo mi è scappato.
ctsvevo ha scritto:E, in ogni caso, l'utilizzo di Podman e non di Docker (che andrebbe scritto maiuscolo in quanto nome proprio, dimmi se mi sbaglio) che limitazioni pone?
Purtroppo questo non lo hai specificato, anche se una risposta parziale la troviamo al successivo.
Ho scritto docker minuscolo ed evidenziato perché è il nome proprio del pacchetto da installare mentre, sotto mi riferivo a Podman e Docker proprio come programmi.
No ho parlato delle limitazioni nell’utilizzo di Podman perché ai fini dell’utilizzo di Distrobox, non ce ne sono!
ctsvevo ha scritto:L'articolo è molto interessante ma molto ostico poiché è davvero tecnico, lo hai spiegato bene con una cura ammirevole per la forma italiana (solo le maiuscole sono da rivedere) però il fatto che quel programma funzioni pienamente solo con la riga di comando per me ne limita la diffusione.
Dici questo solo perché non sei sufficientemente motivato a passare a Linux! È un programma di una semplicità disarmante, il normale utilizzo richiede imparare non più di 3 comandi!!
"Let me tell you a secret: when you hear that the machine is “smart”, what it actually means is that it’s exploitable." Mikko Hypponen
CUB3 ha scritto: ↑ven mar 08, 2024 10:30 am
Dici questo solo perché non sei sufficientemente motivato a passare a Linux! È un programma di una semplicità disarmante, il normale utilizzo richiede imparare non più di 3 comandi!!
Il problema è che utilizzo maggiormente come PC principale il mio PC desktop, computer principale, e lì c'è Windows 10 che funziona bene e Linux Mint ancora senza la modifica delle colonne contenente i metadati ed il tempo è sempre poco per fare le cose con calma...
Anche se a ben pensarci, perdo quotidianamente più tempo con poche operazioni semplici di Windows che non con le operazioni "complicate" di Linux, ogni volta...
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