Da sempre uso anch'io OpenOffice, ormai denominato Apache OpenOffice, e non l'ho rimosso nemmeno quando mi è venuto in mente di installare, a fianco, LibreOffice.
I due possono convivere, bisogna solo decidere con quale suite aprire/gestire un determinato tipo di documento. Ci possono essere piccoli conflitti con le estensioni, ma è sufficiente scegliere con quale suite procedere.
In realtà, poi, non sono così simili, soprattutto nella gestione delle basi di dati: LO è "più avanti", adotta strutture dei comandi abbastanza diversi nell'attingere i dati dalle tabelle e, soprattutto, soffre di minori bug. Per non dire della maggiore capacità di mantenere quanto più possibile inalterate le formattazioni di testi creati con Word di Office.
Questo in base alla mia piccola esperienza, eh.
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Dante (Purgatorio, Canto XXII)
Matilda12 ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 10:43 am
Da sempre uso anch'io OpenOffice, ormai denominato Apache OpenOffice, e non l'ho rimosso nemmeno quando mi è venuto in mente di installare, a fianco, LibreOffice.
Si, non ci sono più grossi problemi a farle convivere sullo stesso PC.
Penso anch'io che LO legga meglio i file OOXML, ma siamo comunque ad un livello non sufficiente in un contesto professionale. Maneggiare documenti con il dubbio perenne che il programma non li mostri correttamente è un incubo. Alla fine se devi lavorare con OOXML il costo di una licenza MS non è poi così proibitivo (ricordo ancora quando per una versioni di Office serviva un rene...).
Viceversa se si lavora nativamente con OO o LO si riesce a fare un po' di tutto con risultati più che accettabili. Io ho installato solo OO per varie ragioni (abitudine ai comandi, maggiore leggerezza, cicli di aggiornamento meno frenetici, maggiore stabilità) ma soprattutto perché quando ho provato LO non ho mai trovato nulla che facesse la differenza (limitatamente al mio caso, non sto generalizzando).
E' un po' quello che dicevo sopra. Quando uscì OpenOffice 2 (fine 2005) la distanza da Office era davvero minima. Ed anzi l'esportazione in PDF era una funzionalità talmente richiesta da aver convinto tantissime persone a provare OpenOffice (ne ho contate decine solo nel mio piccolo giro di conoscenze). Da li in poi però non ho più visto grandi entusiasmi e il fork di LO non ha migliorato le cose. Alla fine per ragioni diverse entrambi i progetti sembrano in una fase di stanca. OpenOffice per mancanza di risorse (pochi sviluppatori ed un approccio conservativo); LO per... boh non lo so di preciso Sta di fatto che in 10 anni o più di sviluppo non mi viene in mente nulla di particolarmente significativo, neppure la tanto agoniata versione per Android.
next ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 11:11 am
Vabbèh, scusate stavo scrivendo un romanzo
Va benissimo così! Nulla di cui doverti scusare.
Diciamo che, almeno nel mio caso, è una questione etico-filosofica: trovare e avere un programma (in questo caso una suite di programmi) "libero" che, più o meno, riesce a darti il risultato di qualcos'altro a pagamento.
---EDIT---
Rectius: un programma che, organizzandosi, riesce a darti il risultato sperato ... in modo assolutamente gratuito e, soprattutto, libero!
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Perché no, ci sono un sacco di macchine virtuali isolate dalla rete che continuano a eseguire sistemi ed applicazioni legacy. E sono anche molto sottostimate nelle analisi di mercato proprio perché non accedono ad internet.
CUB3 ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 3:18 pm
Windows Vista non era diffuso nemmeno quando è uscito, figuriamoci adesso...
Beh si era virgolettato proprio per questo
CUB3 ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 3:18 pm
LibreOffice?
E' una dichiarazione abbastanza illogica considerando che nessuno dei sistemi operativi supportati da LO è in grado di avviarsi con 256 MB di ram
speedyant ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 12:42 pm
Poi ci sarebbe anche onlyoffice. Ma risulta leggermente OT.
A livello di interfaccia è avanti di parecchio. E anche la compatibilità con OOXML mi pare più solida.
Manca di molte funzionalità ma se hanno lavorato bene si tratterà di cose che interessano solo una piccola parte degli utenti.
L'unico difetto che ho notato è che sui miei pc (notoriamente obsoleti) è piuttosto lento.
next ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 4:17 pm
Perché no, ci sono un sacco di macchine virtuali isolate dalla rete che continuano a eseguire sistemi ed applicazioni legacy. E sono anche molto sottostimate nelle analisi di mercato proprio perché non accedono ad internet.
Mi piacerebbe sapere:
1) come fai tu a saperlo
2) quanti sono per te "un sacco"
next ha scritto:
E' una dichiarazione abbastanza illogica considerando che nessuno dei sistemi operativi supportati da LO è in grado di avviarsi con 256 MB di ram
Windows 7 e 10 a 32 bit sono in grado di avviarsi con 256 MB di RAM e anche con meno.
"Let me tell you a secret: when you hear that the machine is “smart”, what it actually means is that it’s exploitable." Mikko Hypponen
CUB3 ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 4:45 pm
Mi piacerebbe sapere:
1) come fai tu a saperlo
2) quanti sono per te "un sacco"
1 -> perché i sistemi legacy sono stati una parte del mio lavoro fino a qualche anno fa (e di tanto in tanto lo sono ancora)
2 -> nella mia esperienza significa dal 2 al 5% del parco macchine
next ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 4:56 pm
2 -> nella mia esperienza significa dal 2 al 5% del parco macchine
Dal 2 al 5% delle macchine che hai visto nella tua vita lavorativa, ho capito bene?
E, per tornare in tema con il thread, su ognuna di queste era installato OpenOffice?
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CUB3 ha scritto: ↑sab mag 07, 2022 5:10 pm
Dal 2 al 5% delle macchine che hai visto nella tua vita lavorativa, ho capito bene?
E, per tornare in tema con il thread, su ognuna di queste era installato OpenOffice?
Non ho detto questo; ho detto che nelle realtà in cui è necessario usare sistemi legacy questa esigenza riguarda percentuali di quel tipo. Ma sono appunto medie. Si va dallo zero qualcosa in quei contesti in cui l'unica esigenza è far girare una singola istanza di un qualche software ultra decennale al 70% di realtà in cui il sistema legacy è predisposto al funzionamento dei macchinari impiegati.
Similmente non ho detto che OpenOffice è presente in ogni macchina, ma che ha una sua logica continuare a supportare anche quei sistemi operativi perché sono ancora abbastanza diffusi.
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