Windows 10 1909, Aggiornamento di Novembre 2019, è ora disponibile! Ma, contrariamente alle release precedenti, si tratta di un upgrade minore e più assimilabile ai Service Pack del passato che non ad un classico avanzamento di Windows 10. L'attenzione è dunque stata focalizzata sul miglioramento del "motore" e sulla correzione di bug d'ogni tipo. Tuttavia, vi sono anche alcune caratteristiche, minori ma molto apprezzabili, a diretto contatto diretto con l'utente. Vediamo allora quali sono le novità di Windows 10 1909, Aggiornamento di Novembre 2019
Nota: al momento in cui scrivo, la disponibilità è ancora limitata al canale Release preview, ovvero l'ultimo del programma Windows Insider. La distribuzione al grande pubblico è comunque imminente.
Informazioni generali
Come sappiamo, il numero di versione "1909" dovrebbe rispecchiare l'anno (2019) seguito dal mese di completamento dello sviluppo (09 per "settembre"). In realtà, questa volta Microsoft ha ultimato la build definitiva ad ottobre 2019. Ne consegue che la dicitura è "Windows 10 1909", ma la build definitiva è stata compilata il mese successivo. Tanto per aggiungere un terzo elemento: il nome assegnato è "Aggiornamento di novembre 2019".
In definitiva: Windows 10 settembre 2019 è stato compilato ad ottobre 2019 ma si chiama novembre 2019. Non fa una piega.
In compenso, il nome in codice è semplicemente "19H2": sta a significare "seconda metà del 2019" e diretta evoluzione della 19H1 (1903) arrivata a maggio dello stesso anno
Il progressivo di compilazione finale è 18363.418
. Come al solito, il numero è altamente fluido ed è probabile che incrementi per via delle prime patch già contestualmente al lancio.
Per verificare se l'upgrade sia già stato installato:
- premere la combinazione da tastiera
Win+R
per richiamareEsegui
- impartite il comando
winver
- confrontare l'indicazione proposta dal campo
Versione
con quella assegnata a questa iterazione:1909
Chi avesse bisogno di prelevare l'immagine ISO completa per l'installazione su di un nuovo PC trova i link a questa pagina:
» Leggi: Scaricare Windows 10 DVD/ISO in italiano: download diretto ufficiale
Aggiornamento gratuito minore
Per tutti i PC già equipaggiati con l'iterazione precedente (Windows 10 1903 di Maggio 2019), questa nuova 19H2 arriva tramite Windows Update come un tradizionale "Aggiornamento cumulativo", ovvero quelli pubblicati con cadenza mensile. Non viene dunque svolto tutto il processo di provisioning generalmente necessario per la migrazione ad una nuova versione "major", ma solo l'elaborazione da pochi minuti durante il successivo riavvio: è lo stesso capita di vedere ogni seconda settimana di ogni mese, cioè quando Microsoft pubblica gli update di sicurezza.
Per tutti i computer ancora fermi alla 1809 o precedenti, invece, sarà necessario svolgere l'intero processo di upgrade tradizionale. In compenso, ricordiamo che, a partire dall'Aggiornamento di Maggio 2019, l'upgrade non scatta più automaticamente. L'azienda concede infatti ad ogni utente la libertà di scegliere se installare o meno il pacchetto: il sistema operativo si limita a segnalarne la disponibilità, ma è poi compito del proprietario cliccare esplicitamente su Scarica e installa
. Chi decidesse di rifiutare, rimarrà con la propria build corrente fino al termine del periodo di supporto. Solo a quel punto scatterà l'upgrade automatico
Per tutti, il modo più semplice di aggiornare rimane quello di attendere la disponibilità tramite Windows Update, ma i più impazienti possono forzare il controllo immediato oppure utilizzare un'utility dedicata:
» Leggi: Come aggiornare subito a Windows 10 1909 (Novembre 2019)
A chi sia fermo da Windows 10 1809 o procedenti, ricordiamo che la procedura di upgrade lascia sul disco fisso parecchi file temporanei, compresa una copia completa della versione precedente (utilizzabile per disinstallare l'upgrade in caso di problemi entro 30 giorni). Una volta verificato che tutto funzioni correttamente, è dunque una buona idea fare pulizia:
» Leggi: Guida: come liberare 20 GB di spazio dopo l'aggiornamento di Windows 10
Prestazioni e batteria
Le novità di questa generazione partono da alcuni miglioramenti alla distribuzione del carico di lavoro sulle CPU multi-core. I processori possono ora segnalare quali siano i core "preferiti", e lo scheduler si occuperà di utilizzarli in modo più equo. La descrizione è decisamente vaga, ma è ragionevole ritenere che possa trattarsi del migliorato supporto a Intel Turbo Boost Max Technology 3.0, caratteristica in dotazione alle CPU Intel Core i7 Extreme Edition e 69xx/68xx
L'altra area di attenzione è stata l'efficienza energetica. Microsoft parla di "miglioramenti generali con certi processori" ("quali" non si sa) che dovrebbero consentire di rimanere operativi lontano dalla presa elettrica ancora più a lungo
Un fix potenzialmente molto interessante è quello che consente ora ai produttori di PC (OEM) di specificare la latenza dell'input tramite penna basandosi sulle caratteristiche dell'hardware invece che essere costretti ad utilizzare quelle previste di default dal sistema operativo. Questo potrebbe aprire le porte a una maggiore reattività delle penne ed un tratto più fluido, in particolar modo sui nuovi sistemi.
Gestione delle notifiche
Chi non desideri essere continuamente disturbato dalle notifiche troverà alcune opzioni di gestione molto utili in questa build. Il pannello preposto si raggiungere da Start -> Impostazioni -> Notifiche e azioni
, oppure tramite il link Gestisci notifiche
all'interno del Centro notifiche: detto collegamento debutta proprio su questa iterazione
Innanzitutto, è stata introdotta una casella di controllo Consenti alle notifiche di riprodurre suoni
. Togliendo la spunta, le notifiche in arrivo continueranno ad essere mostrate, ma non potranno più riprodurre un avviso acustico
La lista sottostante ordina ora le app per Più recente
, ovvero in ordine di generazione dell'ultima notifica (le più recenti sono in alto). È notevolmente più utile rispetto al criterio alfabetico impiegato in precedenza, che rimane comunque disponibile all'interno del menu a tendina ora mostrato prima della lista stessa
Entrando in una singola app notiamo un'anteprima grafica che mostra chiaramente il comportamento attivato da Mostra banner notifiche
e Mostra le notifiche nel centro notifiche
. Entrambe le opzioni erano presenti anche prima, ma l'aggiunta delle immagini consente di capire molto più chiaramente a cosa si riferiscano
In alternativa, possiamo raggiungere queste sezioni cliccando sull'icona dell'ingranaggio presente in ogni notifica. In precedenza, lo stesso menu era raggiungibile solo con un meno intuitivo click con il pulsante destro del mouse
Creazione rapida appuntamenti
Personalmente, utilizzo moltissimo i calendari elettronici per gestire gli impegni. Di conseguenza, la funzionalità per me più interessante di questa release è la sezione nel calendario dell'Area di notifica (quella dell'orologio, nell'angolo in basso a destra) che consente di inserire appuntamenti in modo rapidissimo. Basta digitare l'evento, scegliere l'orario e, opzionalmente, la posizione
Cliccando sul menu a tendina è possibile scegliere il calendario nel quale salvare l'appuntamento. Vengono proposti tutti quelli configurati all'interno dell'app Calendario (quella fornita in dotazione a Windows 10): di conseguenza, possiamo scegliere come destinazione anche Google Calendar o qualsiasi altro calendario debitamente configurato nell'app.
Ricerca locale e online
Windows 10 1909 dovrebbe portare in dote una significativa variazione al funzionamento del campo di ricerca presente nel gestore file (Windows Explorer). Uso il condizionale perché, sulla mia installazione, non ne ho trovato traccia: Microsoft aveva comunicato che la cosa sarebbe stata sbloccata progressivamente, ma mi sarei aspettato che, a questo punto, fosse già attiva per tutti.
Stando all'annuncio, il campetto con la lente mostra i risultati pertinenti in linea, mano a mano che si digita, tramite una sorta di "completamento automatico". Cliccando su uno dei file proposti lo si apre direttamente, mentre il click con il pulsante destro del mouse consente di aprire la cartella nella quale risiede
Premendo Invio si viene comunque portati alla schermata tradizionale con tutti i risultati.
Non appena si entra nel campo, con il click oppure con la combinazione da tastiera Ctrl+F
, viene invece mostrata una cronologia delle ricerche precedenti.
L'altra grande novità è che il sistema operativo scandaglia non solo le cartelle presenti sui dischi locali, ma anche l'account OneDrive dall'utente, presentando poi tutti i risultati sottoforma di lista unificata.
Alexa sulla Schermata di blocco
Prima di Windows 10 1909, solo Cortana aveva il privilegio di mostrarsi sulla Schermata di blocco e rispondere ad alcuni tipi di comandi senza bisogno di sbloccare la sessione di lavoro. A partire da questa iterazione, la funzionalità è disponibile anche agli assistenti vocali di terze parti.
In buona sostanza, questo significa che Alexa di Amazon e gli altri concorrenti semisconosciuti possono mostrarsi sulla Schermata di blocco e funzionare in modo non troppo dissimile dagli apparecchi dedicati della linea Echo
Le singole app degli assistenti virtuali dovranno comunque essere aggiornate per interfacciarsi con la nuova funzionalità. Quella di Alexa è disponibile qui.
La cosa potrebbe essere sfruttata anche da Google per trasformare ogni PC in un equivalente di Google Home, ma al momento non esiste ancora un'app dedicata compatibile con Windows 10.
Menu Start: colonna estensibile
Le icone presenti sul bordo sinistro del menu Start hanno un nuovo trucco: passandovi sopra con il cursore del mouse, la colonna si espande e mostra il nome intero. In precedenza, per attivare lo stesso comportamento era necessario cliccare esplicitamente su ≡
(in alto nel menu)
L'effetto, in realtà, è un po' fastidioso per chi già conosce il significato dei vari pittogrammi e svolge questa mossa decine di volte al giorno ma, al momento in cui scrivo, pare non esservi modo di disattivarlo.
L'Assistente vocale conosce Fn
Assistente vocale, l'utility per persone con disabilità, è ora in grado di guidare l'utente tramite indicazioni vocali fino ad individuare il tasto Fn
della tastiera, utilizzato soprattutto sui notebook per attivare le funzionalità secondarie dei tasti da F1
a F12
. È necessario completare l'apprendimento (bisogna mostrare al programma dove si trovi il pulsante), ma poi funziona autonomamente
L'app può inoltre enunciare se la funzione corrispondente alla pressione di Fn sia attiva o meno.
Per il pubblico aziendale
Gli amministratori di sistema troveranno in questa release alcune migliorie esplicitamente rivolte all'uso in azienda. Fra le altre, si parla di:
- 5 correzioni nell'uso dei container
- una modifica a BitLocker che evita indesiderate condivisioni della chiave
- disponibilità di Windows Defender Credential Guard anche in ambiente ARM64
- possibilità di consentire l'esecuzione delle app Win32 su Windows 10 S tramite Microsoft Intune
- funzionalità di debugging aggiuntive per i nuovi processori Intel (utile solo ai produttori di hardware)
Cosa ci aspetta per il futuro
Come anticipato in apertura, Windows 10 1909 è sostanzialmente poco più di un Service Pack. Microsoft avrebbe potuto veicolare il tutto come aggiornamento mensile senza una designazione specifica, ma probabilmente il reparto marketing ha ritenuto importante mantenere la policy di "due aggiornamenti principali all'anno" vista fino ad ora.
La prossima generazione, Windows 10 20H1, si prospetta ben più sostanziosa. Per riceverla, sarà necessario attendere la primavera 2020.