la differenza tra il raid hardware (hard) e software (soft) è che
- nel caso di hard questo viene gestito dal controller raid della scheda madre ed è quindi impossibile da ottenere se non si dispone di un controller raid mentre
- nel caso di soft viene gestito dal sistema operativo linux e quindi si può ottenere anche senza controller
a questo punto la mia domanda è:
nel caso che il raid sia hardware è più difficile recuperare i dati dagli hard disk nel caso che la scheda madre si rompa? staccando gli hard disk i dati sono accessibili esattamente come se il raid non ci fosse?
A spanne il RAID hardware è più evoluto e performante dell'equivalente software, quello software viene invece considerato un approccio meno professionale ed affidabile. Cionononstante (e in controtendenza) preferisco il secondo perché lo ritengo (per le mi capacità) più semplice da gestire in caso di recupero o guasto di una delle unità. In passato ho avuto esperienze negative con i RAID hardware a bordo di alcuni Proliant e HP e fatico molto ad adottarlo come soluzione di sicurezza per dati.
Kgiulio ha scritto:nel caso che il raid sia hardware è più difficile recuperare i dati dagli hard disk nel caso che la scheda madre si rompa? staccando gli hard disk i dati sono accessibili esattamente come se il raid non ci fosse?
Se ricordo bene, i dati sono direttamente accessibili solo nel caso del Raid 1 (Mirroring).
quindi anche con il raid hardware in pratica se la scheda madre si rompe non succede niente, basta attaccare gli hard disk su un altro pc e recuperare i dati?
(o volendo in ogni momento, anche a scheda madre funzionante...)
No, per quanto ne so io, ad eccezione della configurazione RAID 1, per accedere nuovamente ai dati senza l'ausilio di programmi ad-hoc è necessario utilizzare dell'hardware (in questo caso una scheda madre) che disponga di un implementazione del RAID compatibile con quella rotta.
Al3x ha scritto:A spanne il RAID hardware è più evoluto e performante dell'equivalente software, quello software viene invece considerato un approccio meno professionale ed affidabile. Cionononstante (e in controtendenza) preferisco il secondo perché lo ritengo (per le mi capacità) più semplice da gestire in caso di recupero o guasto di una delle unità. In passato ho avuto esperienze negative con i RAID hardware a bordo di alcuni Proliant e HP e fatico molto ad adottarlo come soluzione di sicurezza per dati.
DIciamo che il classico RAID si è sempre inteso, in ambito professionale, quello hardware SCSI (in alcuni casi si può utilizzare quello più economico PATA/SATA), che viene considerato più performante, senza dubbio è vero ma alcuni sostengono che la differenza di prestazioni con quello software non sia eccessiva a parità di dischi.
Inoltre il RAID hardware ha dei precisi vincoli che vanno rispettati (dimensione e tecnologia dei dischi).
Il RAID software è indubbiamente la soluzione più economica, ma soprattutto è la più flessibile, per assurdo potremmo fare un RAID software utilizzando partizioni della medesima dimensione da un disco SCSI, uno PATA, un SATA SSD e un disco esterno USB (o una chiavetta, perché no). In questo caso, il collo di bottiglia diventa il disco con la tecnologia con le prestazioni inferiori (ecco perché sopra facevo riferimento a "parità di dischi" riguardo le prestazioni), probabilmente il più lento in questa strana configurazione sarà il disco USB.
Inoltre, la gestione si semplifica (come fa notare Al3x), indipendentemente dalla tecnologia dei dischi e dai controller hardware utilizzati per gestire i supporti stessi, si fa riferimento ai soli strumenti messi a disposizione dal sistema operativo e non ai diversi programmi che ogni produttore/distributore del controller RAID mette a disposizione per li soluzioni hardware.
Poi ci sono le soluzioni ibride, conosciute anche come fake RAID, sono quelle integrate in molti controller PATA/SATA delle schede madri, che dovrebbero suddividere la gestione fra controller e CPU (quindi sistema operativo che in questi casi si intende Windows, visto che con GNU/Linux sarebbero da evitare perché complicano notevolmente la vita e non sempre alla fine funzionano) ma che in realtà sfruttano principalmente la CPU. Il pregio di queste soluzioni è che sono più econoniche dei RAID hardware (parte della funzionalità è già implementata direttamente nel controller integrato nella mother board quindi c'è il risparmio di non dover acquistare un controller dedicato), ma mantengono il limite sulla tecnologia dei dischi e sulla loro dimensione (devono essere tutti uguali, eventuale spazio eccedente verrebbe ignorato e perso).
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