Con l'avvento di Windows 10, Microsoft ha ribadito a più riprese un'importante variazione alla propria strategia. Se, fino a questa generazione, il pubblico era stato abituato ad una nuova versione del sistema operativo ogni tre anni circa, d'ora in avanti gli update sarebbero stati incrementali e molto più frequenti. L'azienda ha tenuto fede alla promessa, continuando a sfornare compilazioni preliminari del prossimo Windows -rendendole prontamente disponibili ai "beta tester" del programma Windows Insider- anche subito dopo la data di lancio. Questo ciclo di lavoro è culminato il 12 novembre 2015 con un primo, importante maxi-aggiornamento in distribuzione automatica -tramite Windows Update- ai PC già dotati dell'edizione corrente. Ma... cosa c'è di nuovo nell'"aggiornamento di novembre"? vediamo di fare il punto [continua..]
Testo molto chiaro e ben articolato come di consueto.
Ho aggiornato tra ieri sera e stanotte due dei miei portatili con Win 10 alla nuova build con molta fatica e anche tirando giù qualche moccolo visto che intanto, grazie alle nuove politiche della MS, non mi ero accorto che il sistema stava scaricando la nuova corposa build, ma rifiutava anche di installarsi.
Ho rimosso così Emsisoft Internet Security (di cui ho una licenza valida tre anni per tre PC) che si era aggiornata proprio nello stesso momento alla versione 11 che è totalmente incompatibile con sandboxie (per me assolutamente indispensabile).
Ho riparato Windowsupdate dal centro operativo e infine sono riuscito a scaricare il pacco, la mia connessione è teoricamente di 7 mega, ma nella realtà è molto più lenta.
Una volta riuscito nell'impresa mi trovo quasi tutte le impostazioni personalizzate modificate a mia insaputa (non uso le "APP", per me "Windows Store" equivale a un orpello del tutto inutile) che ho dovuto ripristinare (per esempio: non voglio le cosiddette "App" che si eseguano in background).
Il sistema leggo dovrebbe essere più veloce e reattivo: ho seri dubbi in merito visto che non solo l'avvio è più lento ma quando accedo alle "impostazioni" dal nemù start dopo qualche minuto il riquadro delle impostazioni "crasha" e si chiude.
Ho trovato persino i colori da me scelti modificati, più opachi e anche la risoluzione sembra cambiata (immagino che i driver imposti dalla MS siano andati a sostituire quelli delle schede grafiche che uso)
I portatili in questioni sono nuovi, montano rispettivamente processori i5 1.8Ghz e i7 2.6 Ghz, hanno RAM e disco rigido più che sufficienti.
Poichè sono stato costretto rimpiazzare a malincuore Emsisoft, ho dapprima installato Avast in uno dei due sistemi che però contribuiva a rallentare in modo scandaloso il portatile (2.30 min per avviarsi, ma davvero?) così infine ho installato Panda antivirus free 16.01 + malwarebytes anti-exploit e la nuova versione di Zemana Antilogger free rilasciata il 5 novembre e compatibile con Win 10 e il sistema ci impiega 50 secondi adesso.
Unico punto degno di nota e che apprendo da questo articolo è il nuovo sistema di attivazione che permette di reinstallare Win10 senza inserire il product key.
Mi sento sollevato almeno perché ho consigliato a mia sorella di non aggiornare a Win 10 il suo di portatile con Win 8.1, a lei funziona tutto regolarmente, i rallentamenti non sa dove stanno di casa, la stampante va alla grande.
Da tempo inoltre sconsiglio a chiunque di aggiornare a Win 10, sono più i casi con problemi che i casi andati a buon fine che purtroppo sento.
Io credo, in conclusione, che la Microsoft le stia provando tutte per farci usare il loro "Windows Store" anche nei personal computer (Ho già un Nokia Lumia con Windows Phone 8.1 che detesto cordialmente).
Mi auguro con tutto il cuore che non ci siano altre build ma solo piccoli aggiornamenti per correggere errori e aumentare stabilità la sicurezza.
Purtroppo quest'ultima versione porta con se due grossi problemi. Ora non è possibile inserire il seriale in fase di installazione e l'attivazione con diritto digitale fa acqua (almeno nel mio caso). Ho aggiornato il mio portatile da Windows 7 pro a Windows 10 pro e l'operazione va a buon fine, compresa l'attivazione. Decido di fare un'installazione pulita e al termine mi ritrovo Windows 10 home (probabilmente perché mi legge il seriale originale di Windows 8 presente nel BIOS UEFI). Se provo a cambiare il seriale con quello in mio possesso mi compare un messaggio che dice che sto usando Windows 10 home e non posso usarlo. E il diritto digitale che mi ha attivato Windows 10 pro in precedenza dove è finito?
Ho risolto il problema, bypassando la lettura del seriale contenuto nel BIOS e sono riuscito ad installare Windows 10 pro. Appena ho un attimo posto la soluzione
Partendo dal presupposto che abbiamo una pendrive per installare il sistema operativo, dobbiamo creare un file chiamato PID.txt (con notepad va benissimo) all'interno della cartella sources.
All'interno scriviamo:
Ovviamente sostituendo le xxxx con il seriale in nostro possesso ed il gioco è fatto. In fase di installazione, infatti, il sistema utilizzerà tale seriale senza leggere quello memorizzato all'interno del BIOS.
Inserendo un messaggio, dichiari di aver letto e accettato il regolamento di partecipazione.
Nello specifico, sei consapevole che ti stai assumendo personalmente la totale responsabilità delle tue affermazioni, anche in sede civile e/o penale,
manlevando i gestori di questo sito da ogni coinvolgimento e/o pretesa di rivalsa.
Dichiari inoltre di essere consapevole che il messaggio sarà visibile pubblicamente, accetti di diffonderlo con licenza
CC BY-NC-SA 3.0 (con attribuzione a "TurboLab.it") e rinunci ad ogni forma di compensazione (economica o altro).
Rinunci inoltre esplicitamente a qualsiasi pretesa di cancellazione del messaggio.