CASHBACK poco trasparente e sicuro?

[alessandrozambelli]

continuo a chiedermi perchè non è possibile iscriversi al programma di cashback da Internet . Oggi è indispensabile, per iscriversi, non per registrare le transazioni, caricare l' APP e comunicare i dati al gestore dell' APP cioè al ministero delle finanze. Il PC protetto con l' adeguato software è molto ma molto più sicuro del cellulare. Perchè il ministero obbliga ad usare un me<zzo molto poco sicuro e rifiuta l' iscrizione dal PC ? L' ho chiesto a diverse riviste e siti di informatica ma NESSUNO ha mai risposto. Questa si chiama OMERTA' , l' argomento è TABU'. Come mai ? Come minimo occorrerebbe esaminare le 2 opzioni evidenziandone rischi e vantaggi ed eventualmente a favore di chi. Come mai nessuno OSA farlo ?
Chiedo a TURBOLAB di farlo e farci sapere i risultati di questa analisi. Saluti

[The Doctor]

Io non ci vedo nulla di strano. La risposta è semplice, hanno deciso di partire da una applicazione sul cellulare, perché è un mezzo che hanno praticamente tutti, a differenza del PC. E poi c'è anche scritto sulle FAQ, basta leggere https://io.italia.it/faq/#n1_7

"Potrò usare tutti i servizi di IO anche da browser web?

In una prima fase abbiamo deciso di concentrarci sulle applicazioni mobile e, in particolare, sulle piattaforme Android e iOS, che sono di gran lunga le più diffuse. Alcune funzioni saranno disponibili in futuro anche dal browser: inizieremo dalle funzioni relative alla gestione di privacy e sicurezza."

[alessandrozambelli]

qui non si tratta di abilitare funzioni o di gestire il sistema. La questione fondamentale è la SICUREZZA. Il cellulare è molto ma molto più vulnerabile del PC. Occorre solo abilitare l' iscrizione, non c'è niente da gestire. Sarebbe stato meglio partire con l' installazione PIU' SICURA. Ci sono già hackers che stanno tentando di violare i cellulari per prendere tutti i dati inoltre il gestore dell' applicazione ha l' accesso totale ai dati del cellulare.
Non è una spiegazione dire che il motivo è che il cellulare è più diffuso del PC. Va fatta un' analisi delle 2 soluzioni individuando problemi, vantaggi e rischi. Solo dopo aver fatto il risk assessment si deve decidere. Così si fanno solo gli interessi delle compagnie telefoniche e si impedisce a chi non ha il cellulare di partecipare al programma di cashback. Per me la scelta è una solenne strXXX e dietro ci sono motivi che non si vogliono dichiarare. Manca assolutamente la trasparenza

[crazy.cat]

Ho modificato il titolo della discussione per renderlo più significativo.

Non ho commenti da fare per il momento, anzi ne avrei molti ma poi mi dovrei bannare.

Rimango in ascolto.

[The Doctor]

Stai dicendo una quantità industriale di stupidaggini ed inesattezze:

La questione fondamentale è la SICUREZZA. Il cellulare è molto ma molto più vulnerabile del PC.

Io la penso esattamente all'opposto. Entrambi hanno sicuramente delle vulnerabilità, che con un minimo di accortezze possono essere mitigate, ma ritengo il PC molto più esposto rispetto ad un cellulare, soprattutto dal punto di vista software.

Sarebbe stato meglio partire con l' installazione PIU' SICURA.

Quale installazione? Più sicura rispetto a cosa? Non c'è nulla da installare, si tratta di associare le proprie carte di credito, bancomat, ecc. al proprio profilo e al sistema di pagamento. Il sistema di riconoscimento è demandato allo SPID, già ampiamente utilizzato per l'accesso ai siti della P. A.

Ci sono già hackers che stanno tentando di violare i cellulari per prendere tutti i dati

Si, infatti li vedo. Sono tutti in fila fuori dalla porta... E comunque i criminali ci sono sempre stati, in ogni luogo, ogni occasione è buona per rubare al prossimo...

inoltre il gestore dell' applicazione ha l' accesso totale ai dati del cellulare.

Questa è una stupidaggine. L'applicazione non ha alcun accesso ai dati del cellulare.

Così si fanno solo gli interessi delle compagnie telefoniche e si impedisce a chi non ha il cellulare di partecipare al programma di cashback.

Non so di quali interessi tu stia parlando. Vai a vedere quanti sono in Italia i possessori di uno smartphone e quanti hanno un PC, poi ne parliamo.

Per me la scelta è una solenne strXXX e dietro ci sono motivi che non si vogliono dichiarare. Manca assolutamente la trasparenza

Secondo me è stata solo una scelta dettata da ragioni di opportunità, rapidità e modernità... Non ci vedo nessun complotto. Per quanto riguarda la trasparenza... Boh, non mi sono minimamente posto il problema.

[alessandrozambelli]

evidentemente la pensiamo in modo diverso. [rimosse considerazioni fuori luogo - da leofelix]. Io non ho parlato di gestione del cashback col PC ma solo di poter iscriversi al programma di cashback dal PC e non dal cellulare. Dal PC non c'è il rischio della SIM Swap , del furto d' identità, delle backdoors che i costruttori di telefoni sono costretti a lasciare aperta pena azioni non troppo legali e pulite di NSA ed equivalenti , Ne sa qualcosa la Blackberry. Per sapere cosa fa realmente un APP dovresti avere il codice sorgente. Se non ce l' hai NON puoi dire quello che non fa. E' lo stesso problema della scelta di IMMUNI. Anche lì non c'è accesso da parte dell' autorità sanitaria al codice sorgente, cosa indispensabile per gestire ed intervenire su un APP. Per esempio chi ha una carta NEXI, dovrebbe poter accedere al sito di NEXI e dichiarare che si intende aderire al cashback . Nexi ha già i nostri dati e tutto si conclude con l' accettazione di NEXI della nostra iscrizione.

[leofelix]

alessandrozambelli,
benvenuto nel forum di Turbolab.
Sei invitato a tenere per te considerazioni personali sugli altri utenti, tanto più che nessuno è tenuto a risolvere problemi altrui o a rispondere
Ti invito a leggere la regola 0 del regolamento
https://turbolab.it/turbolab.it-1/quest ... lab.it-161
Grazie