Secondo l'ultimo report di F-Secure, relativo al primo trimestre dell’anno, la piattaforma mobile di Google è il bersaglio del 99% delle nuove minacce rilevate.
Dal punto di vista quantitativo, il fenomeno è quasi raddoppiato in un anno.
Nel periodo in esame, F-Secure ha individuato 277 nuove famiglie di minacce e varianti, 275 delle indirizzate ad Android, mentre una soltanto è stata diretta verso iPhone e un’altra verso Symbian.
Leggermente meno sfavorevole per il robottino, ma in generale meno preoccupante, era la situazione di un anno fa: nel primo trimestre del 2013 erano state rilevate 149 nuove famiglie e varianti, il 91% delle quali dirette verso Android.
Il volume di attività malevole indirizzate verso i dispositivi mobili, dunque, cresce, mentre i “rapporti di forza” (o in questo caso di debolezza) fra le piattaforme operative restano grosso modo invariati.
Dopo i ripetuti attacchi nei confronti degli utenti Windows e Mac OS X, il malware conosciuto anche come "virus polizia di stato" e diffuso in numerose varianti (virus Guardia di Finanza, Polizia Postale, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), Polizia Penitenziaria) ha cominciato a bersagliare gli utenti di Android.
Tutto verissimo, ma vogliamo parlare di diffusione in termini concreti? Quante infezioni? 1.000 (probabile)? 100.000 (improbabile)? e, soprattutto, quante tramite Play Store (più interessante ancora: quante tramite applicazioni su Play Store con una reputazione decente!) e quante tramite apk (crackati!) scaricati da chissà dove?
Un settore poco conosciuto, sono i Trojan di Stato, sviluppati da aziende private e venduti a istituzioni governative sia nel proprio Paese sia all'estero,
sono tra i tool di spionaggio più potenti e pericolosi.
Aziende come DigiTask, Trevicor, Gamma International con il suo FinFisher, da una ricerca sono stati individuati server FinFisher distribuiti in tutto il mondo,
infatti l'ic3.gov ha messo in guardia dai rischi di FinFisher.
gianpietro ha scritto:infatti l'ic3.gov ha messo in guardia dai rischi di FinFisher.
Gian, Dell'IC3 c'è poco da fidarsi:
gianpietro ha scritto:Un settore poco conosciuto, sono i Trojan di Stato, sviluppati da aziende private e venduti a istituzioni governative sia nel proprio Paese sia all'estero,
sono tra i tool di spionaggio più potenti e pericolosi.
A questo proposito, non è necessario guardare altrove, ma basta RESTARE IN ITALIA.
Insomma, di aziende che vendono armi digitali a "stati canaglia" che le utilizzano per privare i propri cittadini dei più elementari diritti, ce ne sono molte; ma, a quanto sembra, quella italiana (grazie ad un vuoto normativo che nessuno vuole ed ha interesse di sanare) é imbattibile (l'articolo che ho linkato è solo uno dei tanti che si possono trovare in rete, riguardo all'Hacking Team milanese).
>>> O.T. <<<
Poi, qualcuno dirà .... si tratta di libero mercato; se è per quello, la Beretta (altra nota azienda italiana) produce e vende armi in tutto il mondo e nessuno se ne lamenta (soprattutto chi le subisce).
Se è per quello (il libero mercato), l'Italia è anche il maggior produttore (e venditore) di mine anti-uomo; quelle che, ancora oggi, infestano i campi di diverse città e luoghi dei paesi dell'ex Jugoslavia e dell'area balcanica, su cui, spesso "inciampa" qualche bambino.
AV-Comparatives ha pubblicato un nuovo report in merito alla sicurezza e agli anti-malware su Android, dove, nonostante il rischio per gli utenti Europei sia ancora basso, spingono verso l'uso di soluzioni di terze parti, in aggiunta alle migliorate, ma non ancora sufficienti, protezioni offerte da Android.
Cosa ne pensate?
Inserendo un messaggio, dichiari di aver letto e accettato il regolamento di partecipazione.
Nello specifico, sei consapevole che ti stai assumendo personalmente la totale responsabilità delle tue affermazioni, anche in sede civile e/o penale,
manlevando i gestori di questo sito da ogni coinvolgimento e/o pretesa di rivalsa.
Dichiari inoltre di essere consapevole che il messaggio sarà visibile pubblicamente, accetti di diffonderlo con licenza
CC BY-NC-SA 3.0 (con attribuzione a "TurboLab.it") e rinunci ad ogni forma di compensazione (economica o altro).
Rinunci inoltre esplicitamente a qualsiasi pretesa di cancellazione del messaggio.