Mi sembra di poter dire che, nel mondo Linux, ciò che ancora "manca" a ClamAV è una nativa impostazione che consenta un controllo residente della macchina dove è installato.
"Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte"
Dante (Purgatorio, Canto XXII)
speedyant ha scritto: ↑gio mag 04, 2023 6:59 pm
Solo che a quel punto, tanto vale Windows!
... hai ragione!
Per me, è l'annoso dilemma antivirus-antimalware (in senso generale) sì oppure no in ambiente Linux. Per ora resto orientato, per quanto possibile, sul sì, visto che, avendo altre macchine collegate sotto Windows, non vorrei che i miei Linux possano fare da involontario "ponte" per malware vari. Tutto qui.
"Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte"
Dante (Purgatorio, Canto XXII)
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