Da qualche giorno la voce girava con insistenza, ma ora è arrivata la conferma ufficiale: lo sviluppo di Microsoft Edge verrà riavviato, cestinando l'attuale motore EdgeHTML in favore di Chromium (lo stesso componente open source alla base di Google Chrome) [continua..]
Visto, e concordo con il giudizio negativo per l'open web. D'altro canto, è impensabile che un soggetto commerciale come Microsoft prenda decisioni anti-economiche e solo per motivi idealistici (che poi possano avere ripercussioni pratiche sul lungo periodo è un altro paio di maniche...).
Da qui in poi sono proprio curioso di vedere se Mozilla continuerà a rimanere legata a Geko o se anch'essa capitolerà: già oggi Blink è superiore, se poi arriva anche il contributo di Microsoft...
Zane ha scritto: ↑dom dic 09, 2018 11:52 am
Visto, e concordo con il giudizio negativo per l'open web.
L'unica speranza, diciamo così, è che avere un numero di attori "di peso" (da capire "quanto" peso, è poi da vedere), come Microsoft, Google e Opera, con interessi non completamente convergenti, dietro ad un solo progetto, che è pure open source, scongiuri il rischio del monopolio totale da parte di un singolo elemento (Google), accaduto con IE6 ai tempi.
In questo senso, più che rimuovere un concorrente (EdgeHTML), che non ha mai davvero impensierito Google o fatto breccia nel modo di lavorare degli sviluppatori, la mossa di Microsoft rafforza quello che era il corrente monopolista, ma al tempo stesso fa in modo che più di una singola parte abbia voce in capitolo sullo sviluppo di questo monopolista, potenzialmente rendendo meno "monopolistico" il suo comportamento.
Sicuramente tutto da vedere, ma non credo che ci fosse molto margine per muovere la situazione di questa browser war in modo differente, tranne forse l'adozione di Geeko da parte di Microsoft (che sarebbe stata un po' come l'accordo Bing-Yahoo di qualche anno fa), che poteva creare un polo più forte da contrapporre a Chromium: la mera esistenza di implementazioni alternative non garantisce di evitare la mono-cultura, quando il primo implementatore ha il 60-70% dello share e offre un prodotto oggettivamente di qualità paragonabile a quella dei concorrenti (condizione non verificata da IE6 ai tempi).
PS: Windows 10 mi ha appena chiesto se consiglierei il browser Google Chrome ad un collega...
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