L'UE torna alla carica con una nuova proposta di legge per la sorveglianza di massa che comporta il controllo delle comunicazioni private come quelle rese possibili con app di messaggistica.
In particolare si parla di obbligare i gestori di servizi a conservare i metadati riguardanti le comunicazioni (cito testualmente: informazioni relative agli abbonati, la fonte e il destinatario di un messaggio, l'ubicazione del dispositivo, la data, l'ora, la durata, le dimensioni o un altro tipo di interazione) e renderli disponibili alle forze dell'ordine. Naturalmente tutto dietro l'egidia della sicurezza e della lotta alla criminalità.
Questa volta, l'EU chiede un feedback sull'argomento e ognuno può dire la sua, non serve iscriversi basta un account FB o Google per poter scrivere.
L'UE non si stanca di riproporre questo tema e io non mi stanco di dire che non voglio un sistema di sorveglianza di massa semplicemente perché, in futuro, potrebbe essere utilizzato per altri scopi oltre a quelli tanto decantati ma non altrettanto nobili.
"Let me tell you a secret: when you hear that the machine is “smart”, what it actually means is that it’s exploitable." Mikko Hypponen
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