Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

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CUB3
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Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da CUB3 »

LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?

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LinuxFX, conosciuta anche con il nome di Wubuntu, è una distro Linux che si prefigge, tra gli altri, un determinato obbiettivo: essere più simile possibile a... Windows! Ma ci riesce? Vale la pena provarla? Vediamolo insieme! Esistono un paio di versioni di questa distro ma quella che mi interessa e che proverò è quella che cerca di imitare l'aspetto e alcune funzioni di Windows 11. [continua..]

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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da System » sab dic 30, 2023 9:53 pm


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ctsvevo
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da ctsvevo »

Sono molto perplesso.
Spendere energie per imitare un s.o. che comunque muta (esteticamente e non solo) nel tempo, costringendo l'autore a stare dietro a tutte le novità (e le stranezze) di Windows per me è completamente inutile.

Sono sempre stato convinto che Linux potrebbe migliorare la sua penetrazione sul mercato se solo si unissero le forze e si proponessero 5-6 distribuzioni, omogeneizzando parecchie procedure (vedi le installazioni) e proponendo delle simil-alternative ai programmi presenti in Windows (per esempio: chi non sa usare a occhi chiusi Photoshop usa MS Paint, ma nelle distro Linux è sempre presente GIMP ma non K-Paint e così via).

Tanti programmi presenti in Windows non vanno scopiazzati ma va preso il meglio di ciascuno di essi: per esempio, creare una formattazione condizionata su Excel è facile ed intuitivo, su Calc è molto più laborioso.
Everything è un programma favoloso su Windows, su Linux non c'era niente di meglio fino a poco tempo fa, adesso c'è FSearch.
Uno screenshot reader decente su Linux ancora non riesco a trovarlo, un video editor potente ma semplice non c'è (non mi dilungo, ma non proponetemi programmi come OpenShot o Cinelerra o Kdenlive o altri che sono o basici-basici e quindi inutili o troppo complicati come Lightworks... una cosa a metà tipo Movavi o Filmora o meglio Power Director non esiste ancora). Un programma per cambiare gli attributi di un file facile e potente non l'ho mai trovato, un programma come Tunar va bene per rinominare i file ma non capisco perché un utente alle prime armi non debba mai trovarselo di default nella sua distribuzione, un programma come Q-Dir c'è in Linux ma anche qui mai di default su tutte le distro (e capisco che mica tutte le distro possono accogliere VLC, Firefox o Audacity....) e comunque Q-Dir è superiore ad esso, un visualizzatore avanzato coem ImageGlass ho perso la speranza di trovarlo dopo averne provati tanti su Mint, un programma di gestione degli appunti potente ma facile non l'ho ancora trovato....

Insomma, ci si concentra troppo sulla sostituzione di MS Office, di MS Edge, di MS Teams o di MS OneDrive e si trascurano poi degli altri programmi molto utili che MS non installa di default su Windows ma che con il passaparola diventano poi indispensabili per lavorare quotidianamente (vedi 7Zip stesso...).

Giusto per completare il discorso, ecco il motivo per il quale in questo caso per me Windows si dimostra più pratico di Linux: in una cartella contenente parecchie immagini, posso a colpo d'occhio ridimensionarle, selezionarle o compararle assieme grazie alla presenza della colonna "Dimensioni" che Mint versione MATE non ha... :(

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Da anni alcune distribuzioni si trascinano questo problema e quindi manca l'indicazione larghezza per altezza.
In realtà sarebbe possibile attivarla, ma non funziona, risulterebbe una colonna vuota (qui parlo però di KDE):
https://bugs.kde.org/show_bug.cgi?id=332065 (anche se nelle versioni più recenti sembra risolto).

Scusate, ho divagato.

In sintesi: la pluralità, la diversità, la ricerca di originalità delle distribuzioni di Linux è una ricchezza, è vero. Ma proprio nel caso delle distribuzioni Linux, spesso la diversità si trasforma soltanto in una mera dispersione delle forze.
Nessuno che abbia riesumato il progetto del programma open source del prof. Cantaro che consentiva di rendere distribuibile e installabile su vario hardware la propria versione personalizzata di una distribuzione creata da una macchina reale (non virtuale).
Tutti o quasi, però, pronti a riesumare progetti ammuffiti che derivano da Lindows, Linspire, WindowsFX o Chalet o Zorin...

Mah... Non è questa, per me, la via giusta per conquistare l'utenza windowsiana...Mint con MATE, per esempio, non scimmiotta Windows ma è intuitivo lo stesso da utilizzare...
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CUB3
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da CUB3 »

Grazie per la tua opinione, ctsvevo! :ciao
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da speedyant »

Interessante.
Io comunque rimango, da quando "trovata" e provata a lungo, fedele utente di Linux Mint!
Se proprio il pc non supporta, sto provando la versione a 32bit per x86 del RaspberryOS.
Che se ben ricordo é una Debian12.
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da ctsvevo »

speedyant ha scritto: dom dic 31, 2023 10:22 pm Interessante.
Io comunque rimango, da quando "trovata" e provata a lungo, fedele utente di Linux Mint!
Anche io, non ha senso usare una distribuzione Linux solo perché è "ugualissima" esteticamente a Windows...
In seconda battuta, sui miei PC meno performanti ho sempre visto girare bene Xubuntu (Puppy Linux o Lubuntu non mi hanno mai convinto).
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CUB3
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da CUB3 »

ctsvevo ha scritto: dom dic 31, 2023 12:33 pm Giusto per completare il discorso, ecco il motivo per il quale in questo caso per me Windows si dimostra più pratico di Linux: in una cartella contenente parecchie immagini, posso a colpo d'occhio ridimensionarle, selezionarle o compararle assieme grazie alla presenza della colonna "Dimensioni" che Mint versione MATE non ha... :(
Forse ti può interessare questo: https://turbolab.it/pc-642/linux-mint-a ... -file-4022

Vorrei sottolineare il fatto che additare Linux per lamentare la mancanza, in un programma, di una caratteristica o di un programma che non funziona proprio come quello che si abituati ad usare da sempre, significa soltanto una cosa: non si è pronti o sufficientemente motivati per cambiare sistema operativo.
Ma non per un limite di Linux, il limite è dell'utente!!! :ciao
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da ctsvevo »

Guarda, posso essere d'accordo benissimo con te.
Però non tutto quello che ci propina MS Office (nel mio esempio: Excel e la formattazione condizionata) o Windows (nel mio esempio: le colonne dei metadati assenti nel mio MATE) è brutto, sporco o malvagio.
E lavorare "alla cieca" (Calc e la sua orribile formattazione condizionata) o senza riferimenti (Mint MATE e la mancanza di alcuni metadati) manda all'aria qualsiasi motivazione.

Senza polemica, sia ben chiaro.

E grazie per avermi fornito una soluzione, grazie davvero. Passo a leggere l'articolo che ho visto hai preparato quando ho aperto la pagina degli unread posts, sicuramente (ne sono sicuro sulla fiducia!) avrai trovato una soluzione!
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da CUB3 »

ctsvevo ha scritto: ven gen 05, 2024 7:22 pm Però non tutto quello che ci propina MS... è brutto, sporco o malvagio.
Mai detto niente di simile! Posso avere definito i servizi e i programmi di Microsoft spioni, ficcanaso, troppo curiosi ma li ho anche definiti ottimi! :)
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da ctsvevo »

Ma no, non mi riferivo a te.
Mi riferivo al pensiero comune di tanti (troppi) linuxiani.
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da fiorenzino »

ctsvevo ha scritto: dom dic 31, 2023 12:33 pm In sintesi: la pluralità, la diversità, la ricerca di originalità delle distribuzioni di Linux è una ricchezza, è vero. Ma proprio nel caso delle distribuzioni Linux, spesso la diversità si trasforma soltanto in una mera dispersione delle forze.
Nessuno che abbia riesumato il progetto del programma open source del prof. Cantaro che consentiva di rendere distribuibile e installabile su vario hardware la propria versione personalizzata di una distribuzione creata da una macchina reale (non virtuale).
Tutti o quasi, però, pronti a riesumare progetti ammuffiti che derivano da Lindows, Linspire, WindowsFX o Chalet o Zorin...

Mah... Non è questa, per me, la via giusta per conquistare l'utenza windowsiana...Mint con MATE, per esempio, non scimmiotta Windows ma è intuitivo lo stesso da utilizzare...
Da neofita del mondo Linux, sono d'accordo. Una parte di quella che chiami dispersione di forze è congenita alle stesse caratteristiche della galassia del pinguino, che non è una società e neppure una federazione, ma una rete libera di sviluppatori e sostenitori a volte in contrasto fra loro, anche serrato, e che piuttosto che sul sistema "ideale" preferiscono concentrarsi sulla creazione di vari sistemi personalizzabili pensati per un'utenza potenzialmente infinita, dagli smanettoni ai newbie come me - spesso con qualche buco nel mezzo. Un'altra parte del problema è però costituita dalla diffusione ancora minoritaria delle distro Linux a fronte di colossi come Windows o Apple che monopolizzano il mercato, e che hanno costretto i signori del Pinguino, anche per questioni meramente economiche, a stringere accordi con la multinazionale di Redmond, che infatti ha deciso di mettere a disposizione sui suoi più recenti sistemi operativi un sottosistema basato proprio su Linux, senza interfaccia grafica e funzionante tutto da riga di comando (WSL). Ma già da tempo per Windows erano disponibili vari programmi open source che andavano a costituire il pacchetto di default di varie distro, come Open Office e Libre Office: ora, con WSL, l'utilizzo di programmi open source disponibili per le distro Linux in Windows è consentito in misura quasi totale. In realtà è successo anche l'inverso, con programmi pensati per Windows o comunque proprietari e anche a pagamento che sono diventati disponibili anche su Linux, sempre in nome del principio della libertà di personalizzazione.
La linea di tendenza, dunque, da tempo, mi pare chiara: non una dicotomia Linux vs. Windows, ma la compresenza dei due sistemi, spesso su una stessa macchina, sia con WSL, sia con le distro live, sia con la partizione all'avvio. Per questo motivo la questione che poneva il compianto prof. Cantaro oggi sembra superata: se il punto è solo far risparmiare dei soldi alle PA, oggi le PA possono farlo benissimo anche con una copia licenziata di Windows pagata una tantum su cui siano installati i software liberi più funzionali alle proprie esigenze, visto che ovviamente ciò che serve a un ufficio può non servire a un altro. Se invece il punto è un altro, e cioè il livello di privacy che una distro Linux può garantire in misura esponenzialmente maggiore rispetto a un sistema proprietario, allora il discorso è diverso e la scelta appare ovvia: ma quanti utenti sono sensibili o anche semplicemente interessati al tema grande e complesso della privacy, quanti pensano che, per il solo fatto di connettersi a internet o di mettersi davanti a un computer, vengono già "schedati" e sono quindi da tempo rassegnati all'idea?
Per concludere: hai ragione a lamentare delle mancanze che ancora hanno le distro Linux, sia perché i software equivalenti delle controparti proprietarie sembrano oggettivamente migliori, sia perché i software liberi disponibili non sono installati di default, sia perché non poche estensioni che espandono le funzioni dei programmi che girano su Linux bisogna andarsele a cercare, e sia la loro ricerca che la loro installazione non sono certo immediate. Un po' è anche il fascino di usare una distro Linux: bisogna essere aperti al cambiamento, alla novità, alla ricerca. Questo comporta tempo e pazienza: e forse la riappropriazione dell'uno e la conquista dell'altra non è la minore fra le possibilità che anche una semplice distro Linux dischiude a chi sia disposto ad accoglierla.
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da CUB3 »

fiorenzino ha scritto: dom gen 07, 2024 1:00 pm una rete libera di sviluppatori e sostenitori a volte in contrasto fra loro, anche serrato, e che piuttosto che sul sistema "ideale"
Errore! Ogni sviluppatore crea la proprio distro ideale per se e potenzialmente per molti altri!! :)
fiorenzino ha scritto: che hanno costretto i signori del Pinguino, anche per questioni meramente economiche, a stringere accordi con la multinazionale di Redmond, che infatti ha deciso di mettere a disposizione sui suoi più recenti sistemi operativi un sottosistema basato proprio su Linux, senza interfaccia grafica e funzionante tutto da riga di comando (WSL).
Il motivo principale per cui Windows ha inserito WSL è uno soltanto: non poteva comprare Linux per toglierlo dal mercato e allora abbraccia, estendi ed estingui. Non c'è stato nessun accordo con nessun "signore del Pinguino"; Microsoft poteva inserire Linux nel suo sistema e lo ha fatto solo per cercare di non perdere potenziali utenti
fiorenzino ha scritto: se il punto è solo far risparmiare dei soldi alle PA, oggi le PA possono farlo benissimo anche con una copia licenziata di Windows pagata una tantum su cui siano installati i software liberi più funzionali alle proprie esigenze, visto che ovviamente ciò che serve a un ufficio può non servire a un altro.
fiorenzino, hai presente i requisiti hardware richiesti da Windows 11? Sì, certo, per ammissione di Microsoft stessa è possibile installarlo anche su hardware non supportato ma vedi bene con quali possibili conseguenze!

Linux può salvare milioni di computer nel mondo, dalle PA o dalle case, perfettamente funzionanti, dall'obsolescenza che Windows impone e soprattutto dalla discarica, dove andranno senz'altro se non viene fatto il passaggio. Poi per citare Califano, tutto il resto è noia :yawn
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da fiorenzino »

Ovviamente pensavo a hardware supportato: alle PA molto spesso conviene comprare licenze aziendali e stringere accordi con fornitori terzi, l'obsolescenza è un costo preventivato.
Che Windows abbia fatto quel calcolo commerciale per WSL è ovvio, ma anche alcuni sviluppatori Linux implementando la possibilità si installare software proprietari nelle loro distro hanno fatto i loro, è inutile negarlo.
Quanto al fatto che molti vecchi computer possano continuare a funzionare con alcune distro Linux, questo è pacifico, ma come hai detto tu bisogna essere pronti a fare il salto da Windows a Linux.
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Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da cippico »

non credo passerò mai linx (mai dire mai)...ma è un bell'articolo... :clap

grazie e ciaooo
Salutone a Zane...padre putativo di...Turbolab... :-)
Mio sito... http://www.cippico.altervista.org
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Re: Re: Commenti a "LinuxFX (Wubuntu): il passo più breve da Windows a Linux?"

Messaggio da System » dom gen 21, 2024 10:20 am


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