BitLocker è un sistema di criptazione del disco, piuttosto sicuro, proprio dei sistemi Windows, che può utilizzare il TPM (requisito richiesto da Windows 11!) per "legare" il disco criptato all'hardware, in modo che quel disco possa essere decriptato con la normale password utente (o con il PIN) solo su quel preciso computer. Questo è un ottimo modo per tenere al sicuro i nostri dati ma in caso di problemi con l'hardware? Esiste ovviamente un piano B indispensabile per poter accedere ai dati salvati su disco, per esempio, in caso di rottura di qualche componente essenziale (come la scheda madre) ed è la chiave di ripristino. Ma tale chiave è necessaria anche per accedere alla partizione criptata di Windows direttamente da Linux! [continua..]
A proposito del salvataggio della chiave criptata su una pendrive, una volta ero da un cliente, avvio la criptazione, inserisco una pendrive, comincia a configurarsela, schermata blu di windows.
Contenuto del disco fisso perso e irrecuperabile perché con la criptazione appena iniziata non aveva completato le operazioni e quindi non potevi fare il recupero.
“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”
Ma dai! Doveva essere già un sistema in qualche modo compromesso! Quanto spazio libero c'era sul disco?
Per questo articolo e quello della criptazione di entrambe le partizioni in dualboot, ho perso il conto di quante volte ho attivato e disattivato BitLocker e non ho mai avuto nessun problema.
"Let me tell you a secret: when you hear that the machine is “smart”, what it actually means is that it’s exploitable." Mikko Hypponen
CUB3 ha scritto: ↑mer mag 03, 2023 11:13 am
Ma dai! Doveva essere già un sistema in qualche modo compromesso! Quanto spazio libero c'era sul disco?
Il sistema faceva schifo, come tutti gli altri del cliente, però quello si è schiantato che era una bellezza.
Lo spazio sul disco non ricordo.
Dopo quello mi guardai bene da inserire la pendrive prima che avesse fatto tutta la criptazione.
“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”
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