Se Windows genera un errore, hai un problema di virus o vuoi discutere/segnalare l'uscita della nuova versione di un software per la piattaforma Microsoft, questa è la sezione giusta.
Ho iniziato a fotografare circa 50 anni fa, con la pellicola ovviamente.
Poi 25 anni fa abbandonai la pellicola per il digitale ed iniziai ad occuparmi di fotoritocco.
I pacchetti sw che ho utilizzato sono essenzialmente quattro:
- Photoshop,
- ACDSee,
- la suite NIK Collection,
- Portrait Pro.
Con questi quattro strumenti sono "quasi" sempre riuscito a fare ciò che volevo, anche perché i miei obiettivi erano comunque contenuti nei limiti delle mie competenze.
Tante volte avrei voluto fare altre cose che non sono riuscito a fare, forse perché non sapevo come farle o forse perché non era comunque possibile per gli strumenti che utilizzavo. Resta il fatto che tante volte ho semplicemente rinunciato.
Convinto di avere già tutto ciò che mi serviva ed anche più, negli ultimi anni non ho cercato altre soluzioni.
Recentemente ho dato un'occhiata alle possibilità offerte dall'AI per il fotoritocco e generazione di immagini, sono rimasto stupefatto!
Molte cose alle quali ho sempre rinunciato per carenza di competenze o di strumenti, ora sono a potata di click.
Elaborazioni che richiedevano anche ore di lavoro, ora l'AI le risolve con un click ed una manciata di secondi.
Allo stato attuale c'è qualcosa che mi sfugge... meglio strumenti nati con l'AI per l'elaborazione di immagini, come Nano Banana, o meglio i classici strumenti di fotoritocco, tipo Photoshop, con relative integrazioni di AI?
Nel frattempo i costi sono lievitati parecchio, in alcuni casi non più una licenza una tantum, ma abbonamenti mensili, oppure pacchetti di crediti da scalare per ogni immagine esportata.
Prezzi non sempre compatibili con attività amatoriali ma pensati soprattutto per le aziende o attività professionali che producono reddito.
In questo forum di esperti informatici c'è qualcuno che ha già affrontato l'argomento e fatto delle scelte? Se sì, quali sono state?
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
Premetto che non sono affatto pratico di fotografia o grafica, ma suppongo che anche in questo ambito le possibilità di interazione con l'AI siano molteplici e dipendenti da variabili contestuali:
- se si tratta di modificare foto personali, che si preferisce non caricare online o nemmeno mostrare agli occhi di AI indiscrete, si può comunque usare un'immagine di prova per imparare a fare quella determinata modifica o manipolazione, ad esempio usando l'AI solo come tutor che vede quello che facciamo con Photoshop e ci guida e ci corregge in base alle nostre richieste (usando ad esempio Gemini Stream come spiegato qui); oppure, ricorrere ad AI integrate nei programmi di grafica che non hanno la capacità di vedere l'immagine o quantomeno non la caricano su server esterni (aspetto da verificare attentamente)
- si può usare anche un altro approccio ibrido, facendo generare all'AI un'immagine e poi usare magari un'altra AI per modificarla o, se si hanno le competenze, un programma di grafica offline per ritoccarla e perfezionarla
- se si vuole risparmiare tempo e fatica (e/o se mancano conoscenze) e si vuole ottenere direttamente una determinata immagine, si può usare l'AI per generarla (solitamente potendo comunque personalizzare alcune impostazioni) e poi successivi prompt vari per renderla più simile a quello che si ha in mente.
Secondo me dipende tutto molto dalle esigenze (privacy compresa), dalle competenze, da un eventuale budget per comprare crediti/token e dal tempo a disposizione.
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Ciao Zigul, grazie per il tuo contributo.
Di AI ne ho sentito parlare spesso ma non mi sono mai soffermato prima, solo in questi giorni sto cercando di capirne qualcosa relativamente al fotoritocco.
Zigul ha scritto: mar nov 18, 2025 6:58 pm
- se si tratta di modificare foto personali, che si preferisce non caricare online o nemmeno mostrare agli occhi di AI indiscrete
Ho sentito lamentele in qualche video su YouTube dove fotografi lamentano il fatto che alcune AI si appropriano delle immagini elaborate per migliorare poi la loro offerta.
Queste AI dichiarano il loro modus operandi o tutto ciò avviene all'insaputa degli utenti?
Ho visto il tuo articolo, poi me lo leggerò attentamente.
oppure, ricorrere ad AI integrate nei programmi di grafica che non hanno la capacità di vedere l'immagine o quantomeno non la caricano su server esterni (aspetto da verificare attentamente)
Non ci sono ancora normative che regolino il modo di operare delle AI?
- si può usare anche un altro approccio ibrido, facendo generare all'AI un'immagine e poi usare magari un'altra AI per modificarla o, se si hanno le competenze, un programma di grafica offline per ritoccarla e perfezionarla
- se si vuole risparmiare tempo e fatica (e/o se mancano conoscenze) e si vuole ottenere direttamente una determinata immagine, si può usare l'AI per generarla (solitamente potendo comunque personalizzare alcune impostazioni) e poi successivi prompt vari per renderla più simile a quello che si ha in mente.
Mai fatto, ci proveremo
ancora per le indicazioni.
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
Ping ha scritto: mar nov 18, 2025 8:35 pm
Queste AI dichiarano il loro modus operandi o tutto ciò avviene all'insaputa degli utenti?
Per saperlo, prima di usare una piattaforma AI, di scaricare un modello LLM, etc. andrebbero letti ben bene i termini e condizioni di utilizzo, le privacy policy, etc. qualche volta l'utente può scegliere se contribuire, con il proprio utilizzo e/o il proprio materiale, ad addestrare o meno il modello AI, altre volte tale scelta non è limpidamente presentata nelle impostazioni; in entrambi i casi non è comunque possibile avere la controprova che tali accordi siano effettivamente rispettati. Anche scaricando un modello AI da far funzionare in locale, bisognerebbe poi controllare che non invii nulla fuori dal dispositivo o che ciò che viene inviato, oltre a richieste di aggiornamento o telemetria pseudonimizzata, non sia anche qualche immagine caricata dall'utente. L'unico modo per essere sicuri che non ci siano fughe di dati, sarebbe usare un'AI locale tenendo il dispositivo sempre offline, ma è uno scenario non per tutti percorribile (per competenze, disponibilità di risorse, etc.).
Ping ha scritto: mar nov 18, 2025 8:35 pm
Non ci sono ancora normative che regolino il modo di operare delle AI?
In generale, le legislazioni sono in affannosa fase di aggiornamento e stanno cercando di tappare i vuoti normativi per coprire una casistica sempre più diramata, che si complica ad ogni innovazione a base AI; non sono aggiornatissimo al riguardo, ma credo convenga partire dal contratto che si accetta nell'uso del servizio o del prodotto, sempre considerando che se ti rubano un quadro dal salotto, prima o poi te ne accorgi, mentre se ti copiano una foto su un server potresti non accorgertene mai e magari non avrai mai nessuna conseguenza spiacevole da tale copia non autorizzata.
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Zigul ha scritto: mar nov 18, 2025 10:14 pm
L'unico modo per essere sicuri che non ci siano fughe di dati, sarebbe usare un'AI locale tenendo il dispositivo sempre offline, ma è uno scenario non per tutti percorribile (per competenze, disponibilità di risorse, etc.).
Penso che questo rischio sia sempre presente con qualunque dispositivo connesso a internet, con l'AI probabilmente aumenta.
In generale, le legislazioni sono in affannosa fase di aggiornamento e stanno cercando di tappare i vuoti normativi per coprire una casistica sempre più diramata, che si complica ad ogni innovazione a base AI
Una trentina d'anni fa con l'evento del web nasceva il "diritto delle nuove tecnologie" oggi con l'AI i legislatori avranno altre gatte da pelare.
Da una ricerca sulla storia dell'AI leggo: "La storia dell'intelligenza artificiale (IA) è iniziata negli anni '50, con il concetto teorico di Alan Turing e la conferenza di Dartmouth del 1956, che ha ufficialmente coniato il termine."
Da allora sono trascorsi 70 anni, ma mi pare sia divenuto argomento di massa solo negli ultimi anni, come mai? Quali sono state le evoluzioni che hanno reso l'argomento così popolare?
Ping ha scritto: mer nov 19, 2025 6:13 am
Da allora sono trascorsi 70 anni, ma mi pare sia divenuto argomento di massa solo negli ultimi anni, come mai? Quali sono state le evoluzioni che hanno reso l'argomento così popolare?
Il successo recente dell'AI su larga scala è dovuto principalmente al fatto che ora (dal 2022 con ChatGPT) è user-friendly, non richiede competenze particolari, è gratis (in molti casi, seppur con qualche limitazione) e, soprattutto, può essere usata per i motivi principali per cui l'utente medio usa internet: ricerca e intrattenimento.
Ping ha scritto: mer nov 19, 2025 6:13 am
A quando risalgono le prime integrazioni dell'AI con i principali programmi di fotoritocco?
Qui, tanto per restare in tema, ti faccio rispondere direttamente da qualche AI: Perplexity, Felo, Komo e You.
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Per chi, come me, da profano stesse guardando all'AI come ad un mondo semisconosciuto, segnalo questo canale YouTube con oltre 400 video introduttivi e non solo: IA per tutti
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
Ping ha scritto: mer nov 19, 2025 6:13 am
A quando risalgono le prime integrazioni dell'AI con i principali programmi di fotoritocco?
Qui, tanto per restare in tema, ti faccio rispondere direttamente da qualche AI: Perplexity, Felo, Komo e You.
Ciao Zigul, grazie a questo tuo post/esempio, in questi giorni ho chiesto all'AI quali sono le nuove funzioni introdotte in Photoshop dalla versione CS6 in poi.
Veloci ed interessanti le risposte, ma diverse, in alcuni casi mi ha indicato decine di nuove funzioni in altri solo alcune principali.
Inoltre, se alcune funzioni principali sono state menzionate in tutte le risposte, molte altre differiscono fra loro da un'AI all'altra.
Quali sono i servizi di AI più affidabili ai quali far riferimento?
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
Secondo me i chatbot AI sono un po' come i consulenti: è sempre meglio interrogarne più d'uno e non sempre quello che qualcuno ti consiglia risulta il più affidabile. Considera che nei link che ho postato ho usato le AI che consentono più facilmente di condividere direttamente un link della risposta (senza fare login), ma ovviamente mancano nomi noti come ChatGPT, Grok e Gemini.
Di solito faccio la stessa domanda a diverse AI e poi continuo eventualmente la conversazione con quella che mi fornisce la risposta più convincente e verificabile. Alla fine il tempo necessario all'operazione è come quello di aprire 4 o 5 schede dai risultati di Google e dargli un'occhiata, con la differenza che in questo caso ogni scheda contine la sintesi rielaborata di decine di fonti ed è possibile poi conversarci per coinvolgere nuove fonti o ottenere chiarimenti.
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Zigul ha scritto: sab nov 22, 2025 11:32 am
Secondo me i chatbot AI sono un po' come i consulenti: è sempre meglio interrogarne più d'uno e non sempre quello che qualcuno ti consiglia risulta il più affidabile.
Simpatico e veritiero questo paragone
Zigul ha scritto: sab nov 22, 2025 11:32 amConsidera che nei link che ho postato ho usato le AI che consentono più facilmente di condividere direttamente un link della risposta (senza fare login), ma ovviamente mancano nomi noti come ChatGPT, Grok e Gemini.
Ho notato che ChatGPT non fornisce nessun link alla risposta, mi chiedevo perché, probabilmente questa è la loro impostazione.
Od ogni modo decisamente esaustive le loro risposte.
L'intelligenza è forse l'unica ricchezza ad essere stata distribuita equamente, infatti nessuno si lamenta di averne meno degli altri.
ctsvevo ha scritto: sab nov 22, 2025 3:36 pm
Io spero sempre in un articolo di TurboLab che tratti delle IA di questo tipo: Argomento → IA da consultare
ctsvevo ha scritto: sab nov 22, 2025 3:36 pm
Io spero sempre in un articolo di TurboLab che tratti delle IA di questo tipo: Argomento → IA da consultare
Di liste e consigli sulle AI in base al loro campo d'applicazione se ne trovano molti, ma essendo uno scenario molto dinamico e sempre più vasto, provarle, valutarle e catalogarle sarebbe un'impresa titanica (e comunque sempre un po' opinabile) che rischia di restare valida forse per una mese, perché poi esce un modello nuovo o emergono criticità prima ignote che magari sconvolgono la classifica.
Se vuoi avere qualche spunto comparativo puoi fare una ricerca anche solo tramite immagini e troverai classificazioni come questa, questa, questa, questa, questa, questa, questa, questa, questa e molte altre.
Zigul ha scritto: sab nov 22, 2025 4:08 pm
Di liste e consigli sulle AI in base al loro campo d'applicazione se ne trovano molti, ma essendo uno scenario molto dinamico e sempre più vasto,
Dopo i primi giorni di ricerche, mi pare sia un argomento sconfinato
C'è una cosa che ancora mi sfugge, se non è dichiarato dal produttore, come si può capire se un prodotto usufruisce dell'AI o tecnologie diverse?
Ammesso che ci sia un confine chiaro fra fra le due.
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