A partire da Windows 10 1809, l'utility Gestione attività (Task manager) integrata nel sistema operativo è in grado di mostrare quali siano i programmi in esecuzione (processi) che consumano la maggior quantità di energia e, di conseguenza, impattino negativamente sul tempo che abbiamo a disposizione lontano dalla presa elettrica. Il calcolo tiene conto dell'utilizzo del processore (CPU) del chip grafico (GPU) e degli accessi al disco fisso o SSD per poi condensare il tutto in un giudizio sintetico del tipo Molto basso
, Basso
, Normale
, Alto
, Molto alto
Per visualizzare questa informazione iniziamo aprendo Gestione attività tramite la combinazione da tastiera Ctrl+Maiusc+Esc
(in alternativa: fare click con il pulsante destro del mouse sulla Barra delle applicazioni e scegliere Gestione attività
).
In caso fosse in uso la visualizzazione semplificata (default), cliccare sul comando Più dettagli
in basso a sinistra
La scheda predefinita, Processi
, mostra l'informazione cercata nelle ultime due colonne sulla destra:
-
Consumo elettrico
: è il consumo di energia istantaneo, ovvero la "fotografia" di quanta corrente stia consumando il processo nel momento in cui leggiamo l'informazione -
Tendenza consumo elettrico
: è il consumo energetico calcolato sugli ultimi due minuti
Le due colonne potrebbero riportare informazioni apparentemente discordanti.
In caso Consumo elettrico
segnali Basso
o Molto basso
mentre quella relativa alla tendenza riporti Alto
o Molto alto
, significa che il processo in questione ha appena finito di svolgere una fase di lavoro impegnativa, durante la quale ha utilizzato in maniera intensa CPU, GPU e/o ha svolto molti accessi al disco, ma ora la situazione si è stabilizzata.
Al contrario: in caso Tendenza consumo elettrico
sia inferiore a Consumo elettrico
, significa che il processo ha appena iniziato a lavorare intensamente.
Come rimediare?
È certamente normale che i videogiochi o i programmi applicativi professionali utilizzino ingenti quantità di risorse. Anche gli antivirus, durante le scansioni manuali o programmate, possono assorbire parecchia corrente.
Se però il processo non è immediatamente riconoscibile oppure si sospetta un malfunzionamento, è necessario dotarsi dei giusti strumenti di analisi per capire cosa stia succedendo. Ne ho parlato in dettaglio in questo approfondimento:
Altri strumenti per controllare la batteria
La funzione integrata in Windows 10 è comoda e subito disponibile, ma mostra solo uno degli aspetti che influisce sull'autonomia del PC. Chi avesse la necessità di approfondire ulteriormente e desiderasse valutare anche lo stato di salute dell'accumulatore deve rivolgersi a software di terze parti. Abbiamo raccolto i più interessanti in quest'altro articolo:
» Leggi: Guida PC portatile: 4 programmi per visualizzare lo stato di salute della batteria