JBL SoundBoost è un altoparlante (speaker) in formato Moto Mods. Si tratta dunque di un accessorio, da collegare a Motorola Moto Z, capace di potenziare sia la resa del vivavoce, sia la riproduzione musicale. In altre parole: dovrebbe trasformare lo smartphone in un impiantino audio portatile. I miglioramenti sono concreti, ma è bene non illudersi: nonostante l'aumento di intensità del volume massimo, la resa qualitativa rimane lontana da quella offerta da soluzioni più tradizionali
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Intensità sonora
JBL SoundBoost (minisito) è composto da due speaker stereo da 27 mm di diametro, per un'output di 6 W totali. Le specifiche parlano di 80 dBSPL a 0.5 metri.
Per la prova mi sono rinchiuso nella stanza adibita ad uso studio/ufficio della mia abitazione in aperta campagna. È bastato dunque spegnere il PC per ottenere un ambiente privo di disturbi sonori esterni.
Ho poi riprodotto una canzone in formato MP3 tramite il solo speaker di Moto Z, regolando il volume al massimo. Effettuando una misurazione ad una distanza di circa 20 centimetri tramite un secondo smartphone ed un'app Android dedicata, il risultato massimo è stato di 60 dB.
Ripetendo la prova dopo aver collegato JBL SoundBoost, il valore massimo rilevato è schizzato a 74 dB
È quindi indubbio che lo speaker realizzato da JBL permetta di "pompare" più forte rispetto al solo smartphone.
Resa sonora
Se il miglioramento in termini di intensità convince, la resa qualitativa è nettamente meno marcata.
Nominalmente, l'intervallo di frequenze riproducibili spazia fra 200 Hz e 20 kHz. Per il test ho lavorato in modo empirico, ascoltando alcune canzoni in rapida successione "con" e "senza" speaker.
La prova in "doppio cieco" non è necessaria: il miglioramento sonoro conferito da JBL SoundBoost è sempre chiaramente percepibile, anche da parte di un orecchio non-allenato.
In assenza di strumenti specifici, la quantificazione empirica si può riassumere in un onomatopeico "meh": l'audio riprodotto dall'altoparlante rimane piuttosto piatto e poco avvolgente, in particolar modo per via dei toni bassi, che migliorano rispetto all'uso del telefono ma rimangono decisamente miseri. Il problema è più marcato con la musica dance ed elettronica.
Collegamento
Come tutti i Moto Mods, JBL SoundBoost si unisce al device tramite un fortissimo magnete: basta dunque rimuovere la cover posteriore di Moto Z ed allineare il mod per eseguire il collegamento, senza nemmeno bisogno di spegnere il device
L'aggancio è saldo e totalmente convincente, tanto che si può tranquillamente sollevare il sistema tenendolo per lo speaker senza che il telefono cada.
Di contro, non è semplicissimo separare i due quando effettivamente lo si desideri, ma con un po' di pratica e l'ausilio dell'incavo inferiore non è certo una "mission impossible".
Ricarica e autonomia
L'accessorio si ricarica tramite una porta USB Type-C presente sul device stesso. Allo scopo, si può utilizzare lo stesso caricatore fornito in dotazione a Moto Z.
Proprio grazie all'alimentazione integrata (10 ore d'autonomia promesse), l'uso dello speaker non impatta sull'autonomia del telefono. Certamente una buona scelta.
Un pulsante hardware sul lato interno permette di verificare la situazione senza ricorrere al software. Quando premuto, un LED lampeggia in verde, arancio o rosso a seconda del livello di carica.
Peso e spessore
JBL SoundBoost non è pensato per essere mantenuto collegato in modo permanente. Piuttosto, il modo d'uso standard prevede di collegarlo alla bisogna e rimuoverlo quando non più necessario.
Utilizzare lo smartphone senza sganciare lo speaker rimane possibile, ma con i suoi 115 grammi di peso e 13 millimetri di spessore, l'ingombro risulta importante con evidenti ripercussioni ergonomiche. In altre parole: si tiene in mano, ma a stento.
Un accessorio da acquistare?
Non mi è del tutto chiaro quale tipologia di utenza possa trarre reali benefici da JBL SoundBoost: non "pompa" abbastanza per animare festicciole all'aperto, né offre una resa qualitativa adeguata quale alternativa all'impianto Hi-Fi in ambito privato.
Il prezzo di 89,90 € è elevato, sia in termini assoluti, sia in relazione al reale valore che il prodotto veicola.
Il formato Moto Mods non offre, in questo caso, benefici tangibili: è troppo ingombrante per mantenerlo sempre collegato, e rimane la forte limitazione in termini di compatibilità: quando, in futuro, sostituiremo lo smartphone con un nuovo modello, dovremo gettare nel pattume anche i Moto Mods come questo (a meno di non comprare un nuovo device anch'esso firmato "Motorola" e con una retro-compatibilità garantita, circostanza tutt'altro che certa).
Al contrario, un più tradizionale speaker esterno può garantire performance migliori ad un prezzo più basso ed, inoltre, può essere usato con qualsiasi dispositivo in circolazione... di oggi e di domani.
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