Motorola Moto Z è uno smartphone con specifiche da top di gamma e design ricercato che cerca di differenziarsi dalla concorrenza grazie alla possibilità di agganciare accessori (Moto Mods) sul retro. Dopo circa una settimana d'uso come device principale, sono rimasto assolutamente compiaciuto dalle eccellenti caratteristiche e, ora che il prezzo è sceso un po' rispetto ai mesi immediatamente successivi al debutto, posso certamente consigliarlo a tutti coloro che siano alla ricerca di un apparecchio di fascia alta

La nuova serie Moto Z

La famiglia "Moto Z" ha debuttato durante la seconda metà del 2016, raccogliendo il testimone della defunta serie "Moto X" al vertice del listino di Motorola (ora proprietà di Lenovo)

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La linea si compone di Moto Z Play -la versione economica- e, appunto, Moto Z "senza desinenza", cioè il top della serie. Negli USA vengono commercializzate anche le rispettive declinazioni "Droid" con alcune feature distintive, ma si tratta di esclusive concesse all'operatore Verizon.

Panoramica

Motorola Moto Z: video-prova recensione - Moto Z Front_Back Combo

Sul lato superiore troviamo il carrello che consente di inserire due nano-SIM, oppure una nano-SIM ed una scheda microSD.

Sul lato destro sono presenti i pulsanti per la regolazione del volume seguiti da quello di accensione/spegnimento. I primi due sono lisci, mentre il tasto On/Off è zigrinato di modo che sia distinguibile al tocco.

Sul retro, fa bella mostra di sé la fotocamera con il doppio flash LED. L'obbiettivo rimane a filo della cover posteriore, senza sporgere.

Detta cover è realizzata in plastica gommata, leggermente ruvida. È rimovibile, ma non consente di accedere alla batteria: una volta tolta, viene esposto il dorso in metallo ed il connettore Moto Mods

Motorola Moto Z: video-prova recensione

Frontalmente, troviamo i sensori a raggi infrarossi (v. seguito), lo speaker/capsula auricolare e la cam per i selfie, anch'essa affiancata da un un potente flash LED.

Il lettore di impronte digitali è al centro, in basso. Non non sono presenti altri tasti fisici: indietro, home e app recenti sono infatti on-screen.

Tutto quanto è protetto da vetro Corning Gorilla Glass: (non è specificata la versione, ma si tratta, presumibilmente, della "4"): la resistenza a graffi e colpi accidentali dovrebbe dunque essere altissima. È stato poi applicato un trattamento idrorepellente che dovrebbe difendere l'apparecchio da spruzzi o pioggia leggera. Contrariamente al passato, non è stata ottenuta però la certificazione IP42.

La cornice tutt'attorno è in plastica dura, ma da lontano può certamente essere scambiata per metallo trattato.

Sul fondo, troviamo il connettore reversibile USB Type-C.

Motorola Moto Z: video-prova recensione - Moto Z TurboPower

Ergonomia, peso e dimensioni

Moto Z adotta un display dalla diagonale divenuta ormai lo standard: 5.5".

Le dimensioni in millimetri sono di 153.3 x 75.3 x 5.19, per un peso di 136 grammi. Lo spessore, in particolare, è veramente ridotto è contribuisce ad alleggerire il design che, complice le cornici nere piuttosto ampie (soprattutto sopra e sotto), risulterebbe altrimenti un po' troppo tradizionale.

Schermo

Lo schermo è realizzato con tecnologia AMOLED e arriva alla risoluzione Quad HD (2560×1440), ovvero fra le più elevate oggi in circolazione, per un totale di 535 PPI. Il dibattito circa i reali benefici di spingere così in alto in ambito smartphone è aperto: l'opinione di chi scrive è che, comparando fianco-a-fianco questo schermo con uno Full HD (1080p), la differenza sia percepibile, ma non tanto quanto i messaggi di marketing vorrebbero farci credere

Motorola Moto Z: video-prova recensione

Non ho notato particolari dominanze nella riproduzione cromatica, né un'eccessiva iper-saturazione dei colori. I neri sono invece sempre perfetti anche al buio, ed il contrasto eccellente. Insomma: c'è il meglio della tecnologia AMOLED, senza gli aspetti negativi del passato.

Dalla lettura di testi alla visualizzazione di foto e riproduzione di filmati, guardare questo display è sempre un piacere.

Buona la luminosità massima: lo schermo rimane comprensibile anche sotto la luce diretta del sole anche se, probabilmente, non sarà l'ideale per l'uso in spiaggia ad agosto (ma ancora devo trovare uno smartphone che superi tale prova).

CPU, memoria, prestazioni

Moto Z è motorizzato da CPU Snapdragon 820 (64 bit ad architettura Kyro: 2 core con velocità massima 2.15 GHz + 2 core da 1.6 GHz di picco) affiancata da 4 GB di RAM LPDDR4. La GPU è una Adreno 530. L'iterazione successiva, Snapdragon 821, è già in circolazione e garantisce un +10% circa di prestazioni. Snapdragon 835 è invece stato annunciato, ma i primi device ad impiegarlo arriveranno sul mercato solo a primavera 2017 inoltrata

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Ad ogni modo: questo Snapdragon 820 è stato il leader del 2016 e garantisce performance straordinarie. Nella quotidianità, le prestazioni di Moto Z sono semplicemente sbalorditive in tutti gli ambiti di utilizzo: le pagine web complesse scorrono in modo perfettamente fluido, le app si installano in pochi istanti e vengono aperte in un batter d'occhi. I giochi che ho provato hanno sempre girato bene e senza scatti, nonostante i dettagli al massimo.

Non mi è chiaro cosa possa offrire la prossima generazione più di così.

Storage

Moto Z è disponibile in versione da 32 oppure 64 GB di storage. La prima, quella che ho provato, offre circa 24 GB di spazio a disposizione dell'utente: più che sufficienti per la maggior parte di noi.

In caso di necessità, si può espandere la memoria persistente tramite una microSD: le specifiche citano il supporto persino a quelle da 2 TB. Chi decidesse di sfruttare questa interessante feature dovrà però rinunciare alla seconda SIM.

Audio

Moto Z impiega un'unica apertura (in alto) che funge sia da capsula per le chiamate vocali, sia da speaker. Il volume massimo dello speaker (vivavoce e riproduzione audio) è un pochino basso, aspetto che ne limita fortemente l'uso in macchina.

Fotocamera

La cam principale è da 13 Megapixel con apertura f/1.8 e stabilizzatore ottico (OIS). Gli scatti, anche grazie alla capacità di elaborazione del processore, sono sempre rapidissimi ed il risultato di qualità notevole.

La presenza del doppio flash LED a tonalità differenti permette di ottenere colori naturali, anche in situazioni di scarsa illuminazione.

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Per gli originali ed altre foto acquisite con la fotocamera di Moto Z si veda questa pagina.

Anche la registrazione di filmati è migliorata dallo stabilizzatore. La risoluzione massima delle riprese è di 1080p (60 FPS) oppure 4K (30 FPS). C'è anche il rallentatore e la videoregistrazione in modalità HDR per colori e ombre più fiabeschi.

Più modesta la cam per i selfie: con 5 Megapixel e f/2.2 di apertura, è molto buona per fare videoconferenze con Skype e, appunto, autoscatti. Motorola ha deciso di affiancare anche qui un singolo flash veramente potente: è una bella idea per catturare anche nel buio pressoché totale (v. foto successiva), ma prima di usarlo è bene estendere al massimo il braccio, o la sovraesposizione dei visi -e la cecità totale dei soggetti- è assicurata.

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Niente jack audio

I più attenti avranno notato che nelle specifiche non si parla del classico jack audio da 3.5". Il motivo è che, come già su iPhone 7, la vecchia uscita analogica è stata rimossa.

La confezione include un adattatore per utilizzare la porta USB Type-C anche per le cuffie. Una necessità, dato che gli auricolari presenti nella scatola usano anch'essi il classico "spinotto".

Personalmente, non ho sentito la mancanza del jack audio, ma chi avesse già investito in costosissime cuffie tradizionali ricordi di portare sempre con sé l'adattatore (senza perderlo) e che, comunque, non potrà usarle durante la ricarica del device, dato che la porta USB Type-C sarà occupata.

Autonomia e ricarica

Sulla carta, la batteria ha una capacità veramente modesta: appena 2.600 mAh. Nella pratica, però, l'autonomia è migliore di quanto si possa temere. Nella mia esperienza pratica, ho constatato che il telefono copre sempre l'intera giornata nonostante un uso intenso (telefonate, email, tanto web in Wi-Fi, qualche foto, YouTube): partendo alle 6:30 di mattina, si arriva a mezzanotte con carica sufficiente a far suonare la sveglia l'indomani, leggere le notizie durante la colazione ed ascoltare un podcast durante il viaggio in macchina.

Inoltre, Moto Z supporta la carica rapida con la tecnologia proprietaria TurboPower: 15 minuti di corrente sono sufficienti ad ottenere 6-7 ore di autonomia.

Assente invece il supporto alla ricarica wireless.

Motorola Moto Z: video-prova recensione

Connettività

Moto Z ha connettività LTE cat. 6 fino a 300 Mbps (4G), Wi-Fi 802.11a/g/b/n/ac 2.4 GHz e 5 GHz + MIMO, Bluetooth 4.1 LE e ricevitore GPS.

Troviamo poi il chip NFC: oggi serve principalmente per programmare e riconoscere i "tag" NFC e scatenare azioni predefinite al contatto (rendere silenzioso i telefono in camera da letto, ad esempio), ma nel prossimo futuro permetterà di effettuare pagamenti con Google Pay / Google Wallet presso i negozi che decideranno di ammodernare i propri registratori di cassa.

Il telefono che ho in mano supporta l'uso di 2 SIM contemporaneamente, ma le specifiche tecniche sostengono che questa caratteristica sia disponibile solo in "Brasile, India e Cina". Chi ritenesse importante questa feature farebbe dunque bene a verificare puntualmente la situazione prima dell'acquisto.

Sensori ad infrarossi

Lo smartphone è dotato di parecchi sensori ad infrarossi attorno allo schermo, utilizzati per la funzione Moto Display: passando la mano a mezz'aria sul device, lo schermo si risveglia e mostra l'orologio e le eventuali notifiche. Forse è un po' poco per giustificare l'introduzione di un componente hardware dedicato, ma l'idea è carina e, sul lungo periodo, si impara ad apprezzarla.

Lettore d'impronte

Il lettore di impronte digitali è posizionato frontalmente, al posto del pulsante "Home". L'elemento non "clicca", ma può essere sfiorato per accendere lo schermo e sbloccare il telefono in un colpo solo. Toccandolo di nuovo, si spegne + blocca il display.

L'implementazione è semplicemente perfetta: funziona sempre al primo colpo, ed il riconoscimento è istantaneo.

Avrei gradito la possibilità di utilizzarlo anche come pulsante "Home", ma così non è. Peccato, perché mi viene estremamente naturale ed ho faticato non poco a dis-abituarmi.

Moto Mods

Una delle principali peculiarità di Moto Z è la possibilità di espandere le funzionalità del device tramite accessori compatibili, denominati "Moto Mods", da agganciare sul retro grazie ad un eccellente meccanismo magnetico. Ho avuto modo di provarne due:

Motorola Moto Z: video-prova recensione - moto mods jbl soundboost

Fonia

La sezione telefonica è nella media. Non perde l'aggancio alle celle né più né meno di altri modelli di oggi o di ieri, né si dimostra più o meno efficace nell'agganciare la rete in situazioni difficili. Allo stesso modo, la nostra voce raggiunge l'interlocutore senza distorsioni... ma nemmeno in modo molto più brillante rispetto agli apparecchi della passata generazione.

Software

Il sistema operativo di bordo è un altro fiore all'occhiello di questo apparecchio ed uno degli elementi che deve essere preso in considerazione nel valutare Moto Z. L'apparecchio esce di fabbrica con Android 6.0.1 (Marshmallow), ma riceve l'upgrade a 7.0 (Nougat) non appena lo si connette ad Internet.

In entrambi i casi, si tratta di una compilazione a 64 bit pressoché "pura": Motorola si è limitata ad aggiungere alcune funzionalità di contorno (talune delle quali realmente utili), ma non c'è traccia di app aggiuntive, "store" alternativi o di tutte quelle altre trovate deplorevoli che contraddistinguono le skin come Touchwiz di Samsung o MIUI di Xiaomi. Qui c'è solo il "vero" Android originale

Motorola Moto Z: video-prova recensione

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Una delle pochissime app aggiuntive si chiama "Moto" e raccoglie le seguenti funzioni:

  • Moto Actions: attiva la fotocamera ruotando il polso, accende la torcia utilizzando lo smartphone a mo' di martello (due colpetti verso il basso) ed altre chicce analoghe
  • Moto Voice: il telefono rimane sempre in ascolto (anche a schermo spento) e, non appena viene invocato tramite una frase personalizzabile, può completare comandi come manda un messaggio a... o l'esilarante fammi un selfie. Le istruzioni non riconosciute vengono girate automaticamente a Google Now
  • Moto Display: tramite i sensori a infrarossi, è possibile passare la mano a mezz'aria sul device per attivare lo schermo e visualizzare le notifiche

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È presente inoltre una sezione delle impostazioni che espone le funzionalità dei Moto Mods che offrano opzioni di configurazione aggiuntive.

Prezzo e acquisto

Moto Z ha debuttato sul mercato durante la seconda metà del 2016 ad un prezzo di 699 €. Oggi lo si può trovare a 466 € (versione 32 GB), cifra che lo rende decisamente interessante.

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