L'arrivo della nuova tecnologia chiamata BitTorrent Speed, basata sui token BTT e la blockchain di TRON, è stata annunciata in pompa magna nell'estate del 2019 a seguito di una raccolta fondi di successo. E' attiva e funzionante, tuttavia pare proprio che a nessuno importi nulla.

BitTorrent Speed token BTT: è flop totale? - Screenshot_2020-05-08 BitTorrent Speed Faster Download Speeds Through Tokenization

Introduzione

Molto probabilmente tutti conoscono BitTorrent, il protocollo p2p più diffuso sul pianeta. Pochi sanno che la società che sviluppa, oltre al protocollo, anche il client ufficiale uTorrent, è stata acquisita dalla fondazione Tron. Tale fondazione sviluppa l'omonima blockchain e ha pensato di introdurre su BitTorrent una nuova tecnologia chiamata BitTorrent Speed, basata su un apposito token BTT. Il lancio inaugurale è stato un successo, ma oggi che ne resta?

Cos'è BitTorrent Speed?

Per comprendere meglio di cosa si tratta, facciamo un lungo passo indietro, tornando ai tempi in cui BitTorrent non era così diffuso.

Il programma p2p più diffuso a suo tempo era eMule. Questo programma implementa un sistema di crediti, un modo semplice ed efficace per introdurre il concetto di "riconoscenza" tra gli utenti del programma. Volendo semplificare al massimo il funzionamento dei crediti di eMule, diciamo che quando un utente scarica un file da un'altro utente, gli riconosce un certo credito, ovvero gli è riconosciente. Questo credito è utile in una situazione in cui i ruoli dei due utenti si invertono e occorre accodare gli utenti che richiedono un certo file: chi vanta più crediti sta in cima alla lista e quindi scarica il file più velocemente. Il sistema dei crediti è importante per incoraggiare gli utenti a condividere.

BitTorrent Speed reinterpreta in chiave moderna, grazie alla criptomoneta, questo sistema. Oggi gli utenti di uTorrent possono guadagnare dei token BTT (i crediti) condividendo e mantentendo in condivisione i file (seeding) con la rete. Chi detiene i token BTT può spenderli per scalare le liste di attesa e scaricare i torrent più velocemente, ottenendo la priorità su altri. A differenza dei crediti di eMule, i token BTT si possono acquistare con soldi veri e si possono anche convertire in soldi veri.

Una tecnologia controversa

Devo precisare che in linea di principio sono favorevole a questa tecnologia. Dato che la condivisione è essenziale per il buon funzionamento della rete BitTorrent, ritengo sia giusto introdurre un sistema di riconoscienza nei confronti di chi condivide maggiormente. Questo andrebbe a vantaggio di tutti. Devo però riconoscere alcuni problemi critici.

Il primo grosso problema è quello legato alla percezione delle persone, che tendono a fraintendere questa funzione pensando che adesso dovranno pagare per scaricare qualcosa. L'accostamento tra la gratuità del protocollo BitTorrent e la criptomoneta ha causato un cortocircuito cognitivo che si traduce nel totale rifiuto della tecnologia in questione.

Il secondo grosso problema è legato alla natura della tecnologia. E' stata fortemente voluta dalla fondazione Tron, del tutto assimilabile ad un azienda che segue interessi economici privati. L'uso di token BTT va a tutto vantaggio loro. Gli sviluppatori dei client BT liberi e gratuiti sono disinteressati o apertamente contrari all'adozione di una tecnologia di questo tipo.

Il terzo problema è legato all'implementazione della tecnologia, un'esclusiva di uTorrent, il client attualmente più utilizzato. Un tempo uTorrent era un progetto libero e open source, adesso è un software proprietario closed source pieno zeppo di pubblicità e ne esiste pure una versione a pagamento. Per queste ragioni, uTorrent attualmente a mio avviso è il peggiore client BT ed andrebbe evitato.

Conclusioni

Le problematiche elencate hanno portato al disinteresse nei riguardi di BitTorrent Speed sia negli sviluppatori, sia nel pubblico di massa. Stiamo assitendo ad un flop totale? Lo sviluppo della blockchain di Tron intanto procede: riuscirà a rinnovare l'interesse degli utenti?