Nella serata del 9 marzo, il Presidente del Consiglio ha emanato il DPCM recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. Contestualmente, però, su WhatsApp ha iniziato a circolare un messaggio secondo cui la Protezione civile avrebbe deliberato che, se entro il 15 marzo l'epidemia non sarà stata contenuta, verrá dichiarato il biocontenimento BSL-4

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Il messaggio recita testualmente:

"Il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 marzo se l’epidemia non è stata contenuta verrá dichiarato il biocontenimento BSL-4. Il più alto che prevede protocolli di contenimento estremamente stringenti. Se l’OMS dichiara la pandemia significa che il mondo si fermerà completamente per 21 giorni. Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali… tutto! Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no. Dopo 21 giorni sapremo che il virus è sconfitto ma faremo la conta di un isolamento così rigido".

Questo messaggio non ha niente a che vedere con il decreto emanato nella serata del 9 marzo, che dispone l’estensione della zona rossa-arancione a tutta Italia, prevedendo il divieto di spostarsi senza ragione e limitando lo svolgimento di attività sociali e commerciali.

La catena di Sant'Antonio che circola da ieri sera, invece, preannuncia un ulteriore provvedimento del governo che - secondo il messaggio - entrerà in gioco tra pochi giorni, nel caso in cui gli italiani non dovessero recepire le indicazioni del decreto. Ecco perché si parla di biocontenimento BSL-4.

Che si tratta di una bufala balza subito agli occhi perché la punteggiatura e l'uso della lingua italiana lasciano veramente a desiderare (togliete quella virgola tra il soggetto e il verbo, vi prego!).

Inoltre, gli asini che hanno confezionato questa comunicazione hanno definito il biocontenimento usando la sigla di un centro di ricerca già citato in occasione delle bufale che circolavano sul fatto che il coronavirus fosse stato creato in un laboratorio di livello BSL-4, dove cioè si lavora con patogeni estremamente rari e/o pericolosi, con misure di sicurezza di livello altissimo.

Se anche venissero disposte misure di contenimento - ci auguriamo di no - la sigla usata per definirle sarebbe quella delle zone di contagio e non certo quella che contraddistingue un fantomatico laboratorio scientifico.

Ribadiamo quindi, anche in questa circostanza, di considerare solo le fonti ufficiali reperibili su siti altrettanto ufficiali come quelli del Governo Italiano.