ReactOS è un ambizioso (forse anche troppo) progetto che si propone di sviluppare un sistema operativo completamente nuovo e Open Source, non basato su una qualsiasi distribuzione Linux, ma in grado di essere compatibile con i normali programmi utilizzati in ambiente Windows.

Le prime versioni del progetto risalgono al 1998 (vedi Wikipedia) e siamo ancora in fase alpha alla versione 0.4, lo sviluppo procede con estrema lentezza a causa dei pochi sviluppatori disponibili e della mancanza di fondi.

ReactOS 0.4.0 prova - clone open source Windows cresce ancora, molto lentamente

In genere non mi occupo di programmi, o progetti in fase di sviluppo, non disponibili in versione definitiva, ma, visto la recente uscita di una nuova versione di ReactOS ho deciso di provarlo in una macchina virtuale con VirtualBox.

Installazione

Dopo aver creato la macchina virtuale dedicata a ReactOS, avvio l’installazione del sistema operativo, in lingua italiana, e già da queste prime schermata a qualche persona saranno tornati in mente vecchi ricordi e vecchie versioni del sistema operativo Microsoft.

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E qui appaiono gli avvisi di alcune delle limitazioni di ReactOS. Niente NTFS, per il momento, solo partizioni FAT.

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Su macchina virtuale ha accettato senza problemi la configurazione proposta.

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Creiamo la partizione, scegliamo il tipo di formattazione da fare e diamo il via alla preparazione del disco per fargli contenere il sistema operativo. Anche qui tutte le fasi ricalcano l’installazione delle vecchie versioni del sistema operativo Microsoft.

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Dopo questa si avvia una veloce copia dei file nella cartella selezionata.

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Completiamo la configurazione e riavviamo il sistema.

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Funzionamento

Dopo il riavvio parte un conto alla rovescia in cui possiamo scegliere diversi tipi di avvio del sistema operativo.

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Veloce procedura di configurazione, data e ora, fuso orario, nome del computer e suo utilizzatore, si conclude con un riavvio del sistema.

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Dopo il riavvio del computer ci ritroviamo davanti a un desktop in pieno stile Windows, con il menu Avvio, le icone e la ricerca di un paio di driver mancanti che non hanno poi influenzato la prova. “Attenzione! Installare un dispositivo personalizzato può bloccare il computer o”…non è dato saperlo, la scritta si interrompe senza fornire ulteriori dettagli.

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ReactOS si presenta spoglio di programmi aggiuntivi, però ha un suo “Store”, ReactOS Gestione Applicazioni” da cui possiamo scaricare numerose applicazioni come: LibreOffice e OpeOffice, Firefox, 7-Zip,Ccleaner e vari giochi, la loro installazione è quella classica dei software Windows.

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Anche gli accessori di ReactOS ricalcano quasi completamente quelli di Windows.

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Non poteva mancare Wine Internet Explorer.

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Concludiamo ora la nostra visita per imparare a conoscere ReactOS, anche il menu per spegnere il computer è un clone di quello di Windows.

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Conclusioni

L’idea di ReactOS potrebbe essere molto interessante, però se ci sono voluti diciotto anni per arrivare a una versione Alpha (instabile) 0.4, quanto dovremo ancora attendere per avere una release definitiva e un sistema operativo completo e funzionante?

Rischiamo, tra 30-40 anni (se continua di questo passo), di ritrovarci con un clone di Windows 95-XP, quando, magari, ci collegheremo a Windows Cloud (fantasiosa e futura release del sistema operativo Microsoft) tramite un chip neurale impiantato nel nostro cervello.

Se comunque il progetto vi piace e volete aiutarne la crescita, permettendo di assumere e stipendiare nuovi sviluppatori, potete fare delle donazioni.