Due antivirus per controllare meglio il computer se è privo di malware? Conosciamo Avira PC Cleaner, lo scanner portable.

Avere due antivirus installati, e attivi nel computer, non è tra le cose più consigliate, occupazione di memoria, servizi che svolgono funzioni simili, rallentamenti, possibili incompatibilità tra i due programmi e crash del sistema.

Magari può anche andare tutto bene e funzionano lo stesso, ma i motivi contro questa scelta sono più numerosi e importanti.

Nulla però ci vieta di avere un secondo antivirus, non attivo, magari portable, per dei controlli occasionali a richiesta dell’utente.

Anche Avira ha rilasciato, da qualche tempo, il suo scanner portable, Avira PC Cleaner, che si può scaricare da questo indirizzo, questo file è solo un piccolo downloader che, una volta avviato, si occupa di scaricare il resto del programma.

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Accettate le condizioni d’uso della licenza.

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Potrete scegliere tra una scansione veloce (Scan system) delle principali cartelle di sistema, del boot record e dei programmi attivi, un controllo completo di tutto il disco fisso, con tutti i file e gli hard disk presenti, (Full scan), oppure copiare Avira PC Cleaner (Copy to USB Device) su una pendrive per trasformarlo in una applicazione portable.

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Se decidete di copiare Avira PC Cleaner inserite una pendrive con dello spazio libero, attualmente almeno 125 Megabyte più qualche altro Megabyte per le definizioni aggiornate, e copiate il file sulla chiavetta.

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Per avviarlo dalla chiavetta dovete lanciare il file Cleaner-launcher.exe, o avwebloader.exe che trovate nella cartella Avira-PC-Cleaner, se invece avete scelto di “installarlo” nel computer, troverete sul desktop due icone nuove, una per lanciarlo e una per disinstallarlo e cancellare la cartella del programma.

Se ci sono aggiornamenti delle definizioni li va a riscaricare, se lo utilizzate di frequente saranno pochi file da scaricare.

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Se non è disponibile la connessione Internet vi avvisa e potete procedere con le definizioni attuali presenti nella chiavetta. Segnalo che potrebbero esserci dei problemi a avviare l’applicativo in caso di proxy aziendali particolarmente restrittivi

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Dopo l’aggiornamento avvio una scansione completa del computer e vedo che ci sono tre programmi attivi. 

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Non ci sono previsioni di tempo trascorso, ne di quanto manca alla fine, è visibile solo il numero di malware trovati, quando si chiude il programma si ottiene un veloce riassunto.

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Se tutto è andato bene il report sarà verde e possiamo chiudere il tutto, altrimenti se ci sono dei threats bisognerà analizzare il log e capire se si può eliminare quanto è stato trovato.

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I dettagli forniti sono però abbastanza scarni, si possono vedere tutte le caratteristiche del malware, però sarebbe più utile sapere dove si trova il file infetto in modo da non cancellare eventuali file importanti, o di sistema, che abbiano lo stesso nome del malware.

Bisogna quindi prestare molta attenzione prima di dare il via alla rimozione per non eliminare il file sbagliato, o l’eventuale falso positivo rilevato.

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Al termine del controllo appare l’immancabile messaggio pubblicitario che invita a installare un prodotto Avira per proteggere il computer.

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Conclusioni

Una seconda opinione nella lotta ai malware è sempre gradita, quando poi riesci ad avere uno scanner portable che, dopo la prima volta, richiede solo l’aggiornamento delle ultime definizioni non è niente male.

Kaspersky virus removal tool  va riscaricato completamente, ogni volta, per avere le ultime firme dei virus a disposizione. Si può quindi preparare la pendrive aggiornata in un computer e poi andare in uno diverso, eventualmente privo di collegamento al Web, e fare il controllo.

Però la scansione direttamente dalla pendrive mi è sembrata, almeno nel computer dove ho provato, molto più lenta, a volte è andata in blocco nel controllo di alcuni archivi, cosa che non è successa trasferendo i file dalla chiavetta al computer. Magari se riscontrate lo stesso problema fatemelo sapere nei commenti all’articolo.

Nel report finale manca l’indicazione del percorso del file infetto (o presunto tale), in caso di falsi positivi, o con nome uguale a file di sistema, sapere dove si trova può aiutare a riconoscere se è realmente pericoloso per poi farlo analizzare con i servizi online di Virustotal.com o ThreatExpert.com.