Prey è un software di gestione dei dispositivi mobili (Mobile Device Management o MDM) che consente di amministrare da remoto un dispositivo (sia esso uno smartphone, un tablet o un computer portatile [Windows, MacOS, Ubuntu]!). Può risultare molto utile in caso di furto o smarrimento di alcuni dispositivi in quanto consente di bloccarli, resettarli e consente pure di recuperare i dati! Fin qui la teoria; ma come si comporta nella pratica?

PreyProject: trova dispositivi rubati/persi, bloccali, recuperare dati cancellali!

Google, Apple e anche Microsoft offrono già una funzione "Trova il mio dispositivo" per i loro prodotti ma nessuno di questi consente, per esempio, di recuperare file o foto da un dispositivo perso/rubato a posteriori; se vogliamo poter accedere ai nostri file da altri dispositivi, l'unica possibilità è utilizzare il cloud messo a disposizione dalle suddette aziende (in alcuni casi pagando per avere spazio aggiuntivo) e condividere con ognuna di queste i nostri dati, utilizzati per tracciarci e per proporci pubblicità mirata (sì, lo fa anche Apple!). Se vogliamo mantenere la nostra privacy possiamo utilizzare alcuni dispositivi senza per forza creare un account con i su menzionati nomi, ma avere le stesse funzioni (o quasi) per l'appunto affidandoci a Prey che consente, con il piano gratuito, di monitorare ben 3 dispositivi contemporaneamente.

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È doveroso aggiungere che il piano gratuito non consente il recupero dei file dal dispositivo né la cancellazione remota, ma niente di preoccupante: la versione a pagamento per uso personale (che include le suddette funzioni), per un costo di 5$ al mese, può sempre essere sottoscritta al momento del bisogno, anche per un solo mese.

Si evidenziano subito alcuni limiti di Prey:

  • funziona solo se il dispositivo è connesso ad internet (diversamente, per esempio, dal Find My iPhone che funziona anche con il telefono spento);
  • l'app di Prey che serve per il controllo del dispositivo mobile deve essere sempre in esecuzione in backgroud per funzionare al meglio (e vedremo che per alcuni dispositivi non è sufficiente... );
  • il recupero dei dati è limitato a file di grandezza massima di 25 MB e, a secondo del dispositivo, può essere limitato alle sole foto.

Dobbiamo comunque dire che il consumo della batteria di Prey è veramente esiguo e l'esecuzione in background non rappresenta quindi un grosso problema.

Il problema della connessione ad internet è ben più grave sui computer portatili che solitamente non hanno una connessioni dati integrata ma si appoggiano a reti Wi-Fi esterne, tanto che non verranno presi in considerazione in questa guida.

Sugli smartphone (o tablet dotati di connessione dati autonoma) il problema può essere limitato facilmente, ricorrendo, dove possibile, alle eSIM (SIM virtuali, che quindi non si possono essere fisicamente rimosse dal dispositivo) e disabilitando la possibilità di disconnettere la connessione dati con lo schermo bloccato (diamo per scontato che sia impostato almeno un PIN o il blocco con l'impronta!): su iOS si può rimuovere l'accesso al Centro di controllo con schermo bloccato; mentre su Android si possono rimuovere i collegamenti dal menu a tendina che attivano/disattivano la connessione dati e, già che ci siamo, anche il GPS e la modalità aereo.

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Purtroppo però, salvo che su qualche versione personalizzata di Android di qualche produttore di smartphone, non è possibile disattivare la possibilità di spegnere il telefono con lo schermo bloccato...

Ben poco c'è da fare per il limite del trasferimento dati a pacchetti di 25MB, se non prevenire, utilizzando, ad esempio, un sistema di backup automatico/sincronizzazione con magari un NAS domestico privato!

Fin qui la teoria, adesso vediamo come funziona Prey nella pratica!

Se vogliamo sfruttare questo servizio possiamo iscriverci, ad esempio, tramite il nostro computer, accedendo al link diretto, compiliamo i campi richiesti (nome, mail e password due volte), leggiamo bene i termini di servizio e la politica sulla privacy, mettiamo i segni di spunta sui relativi campi per presa visione e concludiamo la registrazione con Sign Up

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Configurazione Android

Prendiamo il nostro dispositivo Android, apriamo il nostro store preferito (io ho scelto Aurora Store), scarichiamo e installiamo Prey Anti Theft: Find My Phone & Mobile Security. Apriamo l'app appena installata, saltiamo le schermate di benvenuto tappando subito su Start e iniziamo la procedura per concedere tutti i permessi richiesti tappando questa volta Go to Permissions

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A questo punto non ci rimane che accedere con i dati con cui ci siamo precedentemente registrati al servizio (in alternativa è possibile registrarsi anche direttamente da qui) e completare la configurazione dell'app, assicurandoci che sia attivo lo switch per l'esecuzione in background. Come si può vedere dallo screenshot sotto è possibile anche impostare un PIN per sbloccare delle funzioni di sicurezza aggiuntive, in particolare prevenire proprio che il dispositivo possa essere spento senza inserire il PIN, ma purtroppo questa funzione non è supportata su Android 9 o superiori. Ricordatevi inoltre, a secondo del modello di telefono che avete, di mettere Prey nella lista delle app escluse dall'ottimizzazione della batteria!

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Configurazione iOS

Per iOS occorre fare un operazione in più rispetto ad Android. Oltre ad installare l'app e a concedere i permessi richiesti (accesso alle foto, alla posizione, alla fotocamera e ai contatti), è necessario installare un certificato di Prey che deve essere firmato da Apple. La procedura è più semplice di quanto si pensi ed è ben descritta sul pannello di controllo dell'interfaccia web di Prey (o nella documentazione); è sufficiente andare in Settings, Apple Push Notification Service e seguire le istruzioni per aggiungere un nuovo dispositivo Apple oppure collegare un dispositivo già presente. Per effettuare questa operazione assicuratevi di avere a portata di mano il vostro Apple ID e la password associata!

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Una funzione presente su iOS che non è prevista per Android è la possibilità di camuffare l'icona e la schermata dell'app per farla sembrare quella di un gioco; questo può essere fatto dalla pagina di controllo del dispositivo, attivando Toggle Camouflage. Vedremo poi perché questa funzione non è un orpello messo dagli sviluppatori...

Cosa possiamo fare con l'account gratuito?

Se adesso torniamo sul nostro computer e accediamo al nostro account Prey, dovremo vedere il dispositivo appena configurato nella prima scheda a sinistra (Devices);

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la prima cosa che consiglio di fare è andare nell'ultima scheda, Settings, qui avremo la possibilità di impostare l'autenticazione a due fattori (Two-step verification) per proteggere l'account Prey ma attenti a non utilizzare solo il dispositivo che volete monitorare per generare i codici di accesso!!!

» Leggi: Avete già attivato l'autenticazione a due fattori su ogni vostro account? Fatelo subito!

Sempre in Settings, andiamo poi in Device Managemet e qui selezioniamo When Off: in questo modo Prey non monitorerà continuamente la posizione del dispositivo ma la rileverà solo quando saremo noi, dalla scheda principale (Devices), a richiederla esplicitamente cliccando su Update Location. Disattivare questa funzione di monitoraggio non pregiudica il corretto funzionamento di un altro servizio, quello attivabile dalla terza scheda (Control Zone), della zona di controllo che consente di creare un recinto virtuale dove il dispositivo è autorizzato a spostarsi; al momento in cui dovesse oltrepassare il confine previsto, vi arriverà una mail di avviso. È possibile anche aggiungere altre azioni, come riprodurre un allarme o bloccare il dispositivo ma è richiesto almeno un profilo Home (15$/mese).

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La possibilità di programmare azioni automatiche (seconda tab, Automations), come l'invio di report, la riproduzione del suono di allarme o il blocco del dispositivo in base al tempo o ad alcuni eventi (come, ad esempio, lo scaricarsi della batteria) è un servizio riservato agli utenti Enterprise.

Torniamo adesso alla prima scheda (Devices) e vediamo cosa possiamo fare. Oltre alla già vista possibilità di localizzare il dispositivo con una approssimazione che dipende da varie condizioni e che viene riportata sulla mappa, avremo la possibilità di far riprodurre al dispositivo un suono di allarme Sound allarm, scegliendolo fra 4 distinti suoni, oppure potremo far apparire un messaggio sullo schermo (Send message) o ancora bloccare il dispositivo (Lock device) con una password da scegliere al momento.

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Se perdessimo il nostro dispositivo o ci fosse sottratto, avremo la possibilità di marcarlo come mancante (Set device to missing) e Prey comincerà a raccogliere periodicamente (ogni 10 minuti, per report più frequenti serve almeno un piano a pagamento) i dati dal nostro dispositivo: posizione con tanto di coordinate, immagini dalle fotocamere e dati di connessione (indirizzo IP e se connesso a Wi-Fi o rete dati). Potremo trovare queste informazioni in Reports.

PreyProject: trova dispositivi rubati/persi, bloccali, recuperare dati cancellali!

E se il nostro dispositivo venisse davvero perso/rubato?

Fin qui abbiamo visto cosa possiamo fare con il profilo gratuito ma (facciamo pure tutti gli scongiuri possibili!) se dovessimo davvero perdere il nostro dispositivo, come potremo recuperare i dati o cancellarlo?

La prima cosa da fare è quella di sottoscrivere un piano a pagamento, consigliato ovviamente Personal, prestate però attenzione: in quanto sottoscrizione, avrete attivato il rinnovo automatico che vi consiglio di disattivare solo poco prima della scadenza del periodo già pagato, in quanto la disattivazione della sottoscrizione farà tornare immediatamente al piano gratuito, senza attendere la scadenza del mese pagato! Accediamo al nostro account Prey da un altro dispositivo e andiamo subito alla scheda Settings: un veloce sguardo e vedremo subito il nostro attuale piano (Free) e anche come sia facile passare ad un piano a pagamento. Basterà cliccare sul corrispondente pulsante Choose Plan del piano desiderato e avremo modo di inserire i dati della nostra carta di credito o prepagata che sia. In un attimo il piano Personal sarà attivo e le funzioni di recupero file e cancellazione remota, prima bloccate, saranno accessibili. In più avremo la possibilità di provare senza costi aggiuntivi, per 14 giorni, tutte le funzioni riservate al piano Enterprise.

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Proviamo subito la funzione di recupero dati: su Android avremo accesso a tutte le cartelle contenenti file del nostro dispositivo mentre sui dispositivi iOS avremo accesso solo alle foto.

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Si evidenziano subito alcuni limiti: oltre alla dimensione massima dei file da recuperare di 25 MB, dobbiamo cliccare su Retrieve (recupera) ogni file che ci interessa, senza possibilità di fare una selezione multipla. Non è finita qui: i file saranno scaricati prima sui server di Prey e poi potremo scaricarli sul nostro computer, anche in questo caso, cliccando su Download per ogni file precedentemente marcato come da recuperare! Questa in realtà è un caratteristica che facilità il recupero dei file, infatti quando richiederemo di recuperare un file, questo potrebbe rimanere in attesa di essere scaricato anche per molto tempo a secondo della connessione presente sul nostro dispositivo smarrito. Quando un file sarà stato recuperato, riceveremo una mail (una per ogni file!!) con il link per scaricarlo e avremo 30 giorni di tempo prima che sia cancellato dai server di Prey.

Ribadisco quindi che è meglio avere un sistema di backup automatico o sincronizzazione dei file più importanti e utilizzare Prey solo come ultima risorsa, per recuperare quei pochi file di cui ancora non abbiamo copia!

Quando avremo recuperato tutti i file che ci interessano e avremo valutato irrecuperabile il nostro dispositivo potremo decidere di passare alla cancellazione totale, con la funzione Custom Wipe. Nel caso di Android, potremo scegliere di fare il ripristino delle impostazioni di fabbrica (Factory Reset) e anche la cancellazione della scheda SD eventualmente presente (Format SD)

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Conclusioni

Avevo sentito parlare molto bene di Prey e avevo grandi aspettative, era da tempo che mi ero ripromesso di provarlo e adesso finalmente ci sono riuscito ma sono rimasto un po' perplesso.

Sapevo che l'app di iOS aveva delle limitazioni, ma non credevo che fosse praticamente inutile: ogni azione comandata, sia essa inviare un allarme o un messaggio, ma anche e soprattutto impostare il dispositivo come smarrito per attivare l'invio dei report o ancora recuperare i dati, richiede un'interazione sul dispositivo stesso! Ecco il perché della funzione per camuffare l'app: quando sia comanda un azione, sul dispositivo giunge un falsa notifica con cui si deve interagire per attivare la funzione stessa ma se il dispositivo è bloccato è impossibile farlo per chiunque non conosca il codice di sblocco! Gli sviluppatori hanno pensato di aggiungere un'azione che disattiva il codice di sblocco del dispositivo (che funziona senza interazione!!!) ma in questo modo si arriva al paradosso di dover sbloccare da remoto un dispositivo perso/rubato sperando che ci sia qualcuno che interagisca con la notifica di Prey senza andare a curiosare tra i nostri file, le nostre foto o le nostre app (i dati più importanti come password, carte di credito e qualunque app richieda l'accesso con ID risulteranno comunque inaccessibili).

Giusto per essere chiari, l'app di Prey non ha niente che non va e anzi, gli sviluppatori hanno cercato di ottenere il massimo! La "colpa" è da attribuire interamente ad Apple che ha imposto delle restrizioni tali da rendere qualunque app di questo tipo assolutamente non paragonabile allo stesso servizio da lei offerto. Con l'unica differenza che, se non si è sincronizzato prima le foto con iCloud (pagando per maggior spazio, dato che i GB gratuiti si esauriscono in fretta) non è possibile tentare di recuperarle a posteriori come invece sarebbe teoricamente possibile con Prey.

Tutto un altro discorso su Android dove l'app funziona abbastanza bene: impostando il dispositivo come smarrito i report arrivano nel giro di poco tempo e la funzione di recupero file, con i limiti già evidenziati, consente l'accesso a tutti i file. Solo una nota dolente: Prey non è riuscito a fare il ripristino delle impostazioni di fabbrica ne a cancellare la scheda SD nonostante un messaggio positivo sul pannello di controllo; il dispositivo però rimaneva visibile, il che è prova della non riuscita del ripristino impostazioni di fabbrica (se fosse riuscito, l'app Prey sarebbe stata rimossa e quindi il dispositivo sarebbe dovuto sparire dal pannello di controllo!). Per correttezza, aggiungo che, mentre tutte le altre funzioni sono state provate anche su un dispositivo Android fisico, le funzioni di reset e cancellazione SD, sono state testate solo su un dispositivo emulato.