Le forme di dipendenza da internet sono in aumento anche in Europa e destano un notevole allarme sociale: si rifiuta la vita socio-relazionale e ci si isola da tutto. L'unica forma di comunicazione avviene mediante l'utilizzo di dispositivi elettronici. Scopriamo insieme cos'è l'hikikomori, chi sono i giovani affetti da questo disturbo e quali sono i consigli degli esperti per uscire dal tunnel

Hikikomori, cos'è? Significato spiegazione - teknolojik_yalnizlik_hikikomoriye_neden_oluyor_h454737_e8cc5

cos'è l'Hikikomori?

Il termine hikikomori ha origini nipponiche e letteralmente significa " isolarsi", "rannicchiarsi in se stessi", "stare in disparte". Sembra il nome di un uragano o di una qualche calamità naturale, ma l'hikikomori non è niente di tutto questo, sebbene gli effetti che esso produce siano metaforicamente paragonabili a quelli di uno tsunami.

L'accezione sta ad indicare un fenomeno comportamentale piuttosto inquietante, che induce giovani e adolescenti (prevalentemente di sesso maschile) a rifiutare la vita pubblica e le relazioni interpersonali, per rifugiarsi tra le quattro mura domestiche. Unico contatto con il mondo esterno: l'utilizzo di dispositivi elettronici (TV, cellulare, PC, videogiochi...), che filtrano una realtà solo virtuale. Per la precisione, il termine hikikomori si riferisce sia alla patologia sopra descritta, sia alle vittime di tale fenomeno.

L'hikikomori nasce nel Giappone contemporaneo, realtà in cui il livello di avanzamento tecnologico non ha eguali. Tuttavia, il fenomeno è ormai dilagato ovunque regni il progresso tecnologico. Gli hikikomori made in Italy formano un esercito ben nutrito e i racconti degli ex "isolati" sono davvero disarmanti: si abbandona la scuola, il lavoro, la vita sociale, e si vive davanti ad uno schermo. Pause saltuarie, giusto per dormire e sbocconcellare un panino (spesso in solitudine, quasi sempre davanti a quel monitor, da cui non si vorrebbero mai staccare gli occhi). Non si riesce a smettere di pensare a quello che è accaduto on-line. Si cerca sempre un PC per connettersi ad Internet, droga virtuale senza paragoni. Una dipendenza in senso stretto, dunque.

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identikit dei "giovani che non escono di casa"

Chi sono gli adolescenti affetti da hikikomori? Perché cadono nel tunnel di questa ossessione?

Innanzitutto, si tratta di ragazzi con un'intelligenza nella norma, senza particolari deficit di apprendimento. Spesso hanno avuto un'infanzia invidiabile, ma ad un certo punto, con l'arrivo dell'adolescenza, sono andati incontro ad una sorta di cortocircuito.

In seguito a questo crollo emotivo, i giovani evadono dalla realtà e si rinchiudono letteralmente in casa, compiendo una specie di suicidio sociale. I fattori scatenanti di queste crisi sono di solito fallimenti scolastici o lavorativi, delusioni sentimentali e, più in generale, eventi che causano, nei soggetti in questione, senso di inadeguatezza e difficoltà nelle relazioni sociali. Generalmente, i ragazzi affetti da hikikomori sono persone fragili, che vivono in un ambiente famigliare e sociale molto competitivo ed esigente. I genitori si aspettano molto da loro e loro stessi hanno grandi aspettative per il loro futuro.

Ma in una società molto competitiva come la nostra, dove l'immagine, il successo e il denaro sono tutto, le aspettative troppo elevante dell'infanzia crollano come castelli di carte. Ed ecco che ci si chiude in casa e ci si rifugia su internet, un luogo virtuale in cui coloro che nella vita reale si sentono falliti o inadeguati possono costruirsi una realtà parallela, nella quale tutto è più piacevole. Ciò accade prevalentemente nei giochi di ruolo on-line, ma anche nelle chat o sui social network.

Hikikomori in italia

Nel 2012, lo psicologo Marco Crepaldi ha fondato l'associazione Hikikomori Italia, nata inizialmente come blog per sensibilizzare su questo tema le famiglie e il mondo della scuola. Lo scopo dell'associazione è quello di mettere in collegamento i ragazzi affetti da hikikomori - in Italia ce ne sono circa 100 mila, perlopiù maschi tra i 14 e i 20 anni - con specialisti e professionisti esperti. Uscire dal tunnel con le proprie forze, infatti, è molto difficile e il più delle volte un supporto psicologico è assolutamente necessario

Hikikomori, cos'è? Significato spiegazione - Hikikomori-Italia

Matteo Lancini, presidente della Fondazione Minotauro e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università Milano-Bicocca, ha scritto un manuale che tratta il tema hikikomori e fornisce vari consigli ai genitori che vogliano liberare i propri figli dall'ossessione che li rende schiavi:

  • costruire un'alleanza terapeutica solida tra genitori, psicologi e scuola,
  • sostenere i ragazzi nello studio,
  • immergersi con loro nell'esperienza virtuale per condividerne alcuni aspetti
  • favorire l'incontro con nuovi amici conosciuti nelle battaglie virtuali.

In altre parole, il consiglio è quello di entrare in punta di piedi nel mondo virtuale abitato dai propri figli, cercando un contatto. In questo modo, si spera che i giovani inizino a parlare dei propri sentimenti, esternando la rabbia che nella vita reale non riescono ad esprimere.

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