Mozilla e alcune università hanno partecipato al Progetto Bergamot che ha lo scopo di creare uno strumento di traduzione delle lingue delle pagine web che può lavorare localmente nel computer dell’utente, senza trasmettere dati a server esterni, ed è in grado di tradurre una pagina completamente offline da Internet. Da tutto questo è nata l’estensione Firefox Translations.
In fase di installazione, chi vuole, può disattivare l’invio di dati, non personali, a Mozilla.
Una volta aperta la pagina Web, dalla barra che compare possiamo scegliere la lingua, in alcuni casi il riconoscimento automatico della lingua non ha funzionato, e evidenziare gli eventuali errori in rosso.
Le lingue disponibili non sono al momento tantissime, alcune in Beta, altre (spero) arriveranno. Tra le poche opzioni possiamo scegliere di non aprire la barra di traduzione per un determinato sito.
Si possono fare le traduzioni offline da internet, una volta completata la traduzione, controllate che non ci siano Elementi in attesa di traduzione.
In uno dei computer utilizzati per la prova mi spariscono i pulsanti per chiudere o minimizzare la pagina, si può solo fare il referesh per farli ricomparire e perdere così la traduzione. In un secondo computer invece funziona tutto senza questo tipo di errore.
Tutto perfetto e traduzioni comprensibili?
Ovviamente no, in alcune parole singole escono fuori delle cose piuttosto bizzarre, così Chrome diventa “Il cromo di Chrome” e Edge “Il bordo di bordo”. Molto meglio, ma non sempre preciso, con frasi più complesse.
Conclusioni
Forse ancora acerba come estensione ma funziona già piuttosto bene, la traduzione è discretamente rapida, anche se a volte ha dei momenti di “pausa” in cui si ferma e attende per qualche momento prima di ripartire. Sicuramente da seguirne lo sviluppo.