Langogo è un device tascabile che permette di tradurre da e verso 90+ lingue semplicemente premendo un pulsante. Riconosce il parlato con una precisione straordinaria e ripete la frase traducendola nella lingua scelta con un ritardo minimo. E, in modalità "conversazione", consente a due persone di dialogare anche quando nessuna delle due capisce l'idioma dell'altra. Offre poi la funzione "hotspot" per connettere ad Internet PC e smartphone mentre siamo in viaggio, tramite SIM oppure eSIM integrata e immediatamente funzionante. Vediamo dunque se si tratta di un buon acquisto in questa nostra recensione e prova di Langogo
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Langogo è stato finanziato da una fortunata campagna su Indiegogo (il principale concorrente del più noto Kickstarter) ma è oggi un prodotto "regolare", in vendita sul sito ufficiale, Amazon e altre piattaforme di eCommerce. Non è dunque un "vaporware" o qualcosa che deve ancora essere realizzato, ma un device concreto, che utilizzo già in prima persona da oltre un mese grazie al sample fornitomi dal produttore.
Ciò premesso, il team di sviluppo pare essere al lavoro per migliorare ulteriormente il software. Dopo svariati update al firmware "1.0", il device ha ricevuto un consistente aggiornamento denominato "2.0": certamente un buon inizio
Aspetto e funzionalità principali
Langogo è un device portatile da 115 grammi, bianco o nero (altri colori arriveranno in seguito), più piccolo di uno smartphone. Offre due funzionalità principali:
- traduzione del testo nelle diverse lingue del mondo
- hotspot per l'accesso ad Internet da PC e smartphone
È dunque un dispositivo rivolto sia a chi lavori a contatto con clienti e partner commerciali di altri Paesi, sia a chi debba viaggiare (per diletto o occupazione) in diverse zone del mondo.
Android è il sistema operativo alla base del tutto, ma è stato personalizzato e limitato (non è possibile installare app o raggiungere le classiche schermate delle impostazioni) per eseguire le sole funzionalità per le quali è stato pensato.
Pulsanti, schermo e porte
Il frontale è dominato da una grande area nera ovale, al centro della quale si trova lo schermo touch. L'area attiva e visibile è decisamente piccola (3.1" appena), ma ciò non è particolarmente rilevante: la maggior parte del tempo si interagisce infatti tramite la voce
Sulla sinistra è presente il bilanciere per il volume e, subito sotto, il pulsante per l'accensione/spegnimento.
Sul fondo c'è la porta USB Type-C per la ricarica, mentre alla sommità spicca il grande microfono protetto da una soluzione di design molto gradevole.
Dietro: due speaker.
Il pulsante più importante è però sul lato destro, subito sotto al carrello che ospita la micro-SIM: è quello che attiva il riconoscimento vocale e la traduzione.
Come usare il traduttore
Per utilizzare il traduttore è necessario selezionare le due lingue nelle quali avverrà la comunicazione. Allo scopo, si impiega il touchscreen e un semplicissimo menu grafico che propone tutti gli idiomi supportati: al momento in cui scrivo sono già 90, con la promessa che altre lingue verranno aggiunte in corso d'opera
Scelte le due "bandiere", siamo pronti a procedere:
- premere e tenere premuto il grande pulsante fisico presente sul lato destro
- pronunciare la frase nella nostra lingua
- rilasciare il pulsante
A questo punto, il dispositivo visualizza la frase pronunciata a schermo, la traduce nell'altra lingua e la recita in forma tradotta tramite gli altoparlanti posteriori
Nel corso delle mie prove ho testato il traduttore principalmente con l'inglese, un po' di tedesco e qualche frase in francese grazie all'aiuto di un'amica. I risultati sono stati davvero molto soddisfacenti: la traduzione è intellegibile e di buon livello, anche se la perdita dell'intonazione e di eventuali pause naturali del parlato rende palesemente artificioso l'output.
Inoltre, è opportuno dire apertamente "punto di domanda" al termine di una frase interrogativa per far sì che il dispositivo la interpreti sempre correttamente.
Ho anche tentato con il cinese e l'arabo, ma purtroppo non ho le competenze linguistiche per capire se il risultato sia all'altezza delle aspettative. Ho però fotografato lo schermo e utilizzato Google Translate per ri-tradurre il testo in italiano: i risultati di questa prova empirica sembrano confermare, perlomeno a grandi linee, la validità della funzione anche con lingue non-europee
C'è da dire che la qualità della traduzione, già molto soddisfacente oggi, dovrebbe continuare a migliorare con il passare del tempo. Il produttore si è infatti impegnato a più riprese ad ottimizzare il servizio grazie ad una intelligenza artificiale (AI) in cloud che dovrebbe diventare sempre più efficace.
A mio avviso si rimane ancora lontani dal livello ottenibile con un operatore umano, ma siamo anche diverse generazioni più avanti rispetto ai risultati comici restituiti dai traduttori automatici solo fino a pochi anni addietro. Inoltre, c'è il riconoscimento del parlato: in questo ambito sono rimasto sbalordito dall'accuratezza del device, che ha sempre trascritto le frasi con una correttezza estrema.
Modalità interprete
Oltre a tradurre frasi puntualmente, Langogo offre una "modalità interprete" nella quale due persone possono dialogare nella propria lingua e lasciare che il dispositivo svolga il ruolo di traduttore quasi-simultaneo. Una volta avviata l'operazione, non è necessario premere nulla, ma soltanto... parlare. In pratica, funziona così:
- si attiva la funzione interprete tramite un'icona sul touchscreen
- si scelgono le due lingue
- il primo interlocutore pronuncia una frase nella propria lingua
- il dispositivo la traduce e la ripete nell'altro idioma
- il secondo interlocutore può rispondere nella propria lingua
- il dispositivo la traduce e la ripete nella lingua propria del primo interlocutore
Anche in questo caso il risultato è all'altezza delle aspettative. Ho però rilevato che il dispositivo impone una pausa di 2 o 3 secondi prima di iniziare la traduzione e ripetere la frase nell'altra lingua. Non è niente di intollerabile, ma si tratta comunque di un aspetto che rallenta ulteriormente la chiacchierata: non ci si aspetti dunque nulla di realmente "simultaneo", anche perché è strettamente necessario parlare uno alla volta, senza accavallamenti o interruzioni.
Traduzione in-cloud e connettività integrata
La funzionalità di traduzione si appoggia al cloud: non funziona quindi localmente (né vi sono piani di implementare detta caratteristica) ed è necessario un collegamento ad Internet sempre attivo.
Sì, ci sono delle ripercussioni in termini di privacy: le frasi pronunciate vengono inviate ad un server remoto, conservate e condivise con gli sviluppatori. È un dato di fatto di un po' qualsiasi traduttore avanzato oggi in circolazione, oltre che dell'informatica moderna in generale
In compenso, il servizio di traduzione, con tutti i miglioramenti che si svilupperanno nel tempo, rimarrà gratuito a tempo indefinito per chiunque acquisti oggi il prodotto. Il rischio più elevato è però che l'azienda fallisca (si tratta pur sempre di una startup al suo primo prodotto!) e disattivi i server che tengono in piedi il tutto. In tal caso, gli utenti si ritroverebbero con un apparecchio inutilizzabile.
Per quanto riguarda la necessità del collegamento sempre attivo ad Internet, Langogo è dotato di radio Wi-Fi tramite la quale agganciare le reti di aeroporti, hotel, bar e quant'altro. In alternativa, può lavorare tramite una micro-SIM qualsiasi, da inserirsi nell'apposito carrellino laterale per sfruttare l'infrastruttura mobile 4G. Fin qui il funzionamento è dunque analogo a quello di un qualsiasi smartphone.
Ma l'opzione più interessante è l'eSIM integrata, grazie alla quale l'apparecchio può collegarsi alla rete 4G, in 70 nazioni diverse, senza bisogno di null'altro. Di più: al momento dell'acquisto si riceve in omaggio 1 anno di connettività gratuita, valido in qualsiasi Paese supportato. Il piano è immediatamente attivo: nel corso della mia prova, ad esempio, ho potuto essere operativo e svolgere le traduzioni non appena estratto il dispositivo dalla scatola, senza bisogno di fare null'altro
Trascorso l'anno di connettività fornito in regalo, sarà necessario rinnovare la sottoscrizione tramite un pacchetto a pagamento. Al momento non sono ancora stati comunicati i costi di tale rinnovo, aspetto che fa un po' storcere il naso: proprio la capacità di avere le funzionalità di traduzione sempre a portata di mano e con nessun impegno o gestione aggiuntiva è infatti uno grande "plus" di questo apparecchio.
Hotspot: SIM ed eSIM
Wi-Fi, SIM o eSIM sono dunque necessarie al funzionamento cloud del dispositivo stesso. Langogo offre però anche la funzionalità di hotspot su rete mobile 4G: genera dunque una propria rete Wi-Fi alla quale connettere notebook, smartphone, tablet e quant'altro per poi raggiungere Internet tramite la rete dati della SIM o eSIM. Sono supportati fino a 5 device contemporaneamente: può dunque essere sfruttato da un piccolo team di lavoro che dovesse trovarsi fuori sede
Acquistare una SIM con un piano dati nel Paese nel quale ci si trova è certamente la strategia migliore ed economicamente vincente, ma Langogo è in grado di offrire la funzionalità hotspot anche tramite l'eSIM integrata. In tal caso, è necessario acquistare un pacchetto dati (il primo anno di connettività omaggio è valido solo per la traduzione, non per la funzionalità hotspot).
I prezzi variano da territorio a territorio, ma alcuni di quelli che ho consultato per l'Asia e l'Oceania sembrano abbastanza salati e decisamente impegnativi per un utilizzo superiore ad un paio di giornate
Per il resto, il funzionamento dell'hotspot è semplicissimo: si attiva dalla schermata dedicata e permette di scegliere nome della rete e password. Una volta acceso, è sufficiente connettere i vari dispositivi alla Wi-Fi generata ed accedere ad Internet come al solito... ovviamente andandoci molto piano con la navigazione, dato che i megabyte disponibili saranno generalmente contati
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Euri, l'assistente AI
A complemento del tutto troviamo Euri, un'assistente digitale proprietaria che consente di porre domande con la voce ed ottenere le previsioni del tempo, una lista degli hotel o altri punti d'interesse presenti in zona, il tasso di conversione della varie valute e poco altro ancora
Al momento in cui scrivo, Euri consente di parlare solo in inglese, aspetto che ne limita parecchio l'appeal per noi italiani. Inoltre, ho ricevuto in più occasioni un messaggio "errore di sistema" invece della risposta attesa. Peccati di gioventù, probabilmente, che verranno risolti in corso d'opera.
Autonomia
Langogo ha una batteria da 2.200 mAh. Possono sembrare pochi ma, grazie al piccolo display, alla versione di Android ridotta all'osso e senza servizi aggiuntivi in background, l'apparecchio ha comunque un'autonomia soddisfacente.
Da specifiche si parla di "7 giorni di standby", aspetto che è altamente conservativo. In verità, me lo sono dimenticato acceso in un cassetto per una settimana e la batteria è scesa appena del 10%, quindi l'autonomia reale in standby è molto superiore.
Per quanto riguarda l'uso attivo, il produttore parla di 6 ore. Nella pratica, con un uso comunque abbastanza intenso per via delle molteplici prove che ho svolto, ho coperto senza problemi due giornate intere. Da ricordare, però, che non stavo sfruttando l'hotspot: se l'avessi fatto, la precentuale di carica sarebbe scesa molto più rapidamente.
Interfaccia e impostazioni
L'interfaccia di Langogo è attualmente localizzata in molteplici lingue, fra le quali manca però il nostro italiano. Non che sia una grossa mancanza (i settaggi non sono molti e comunque pochi e intuitivi), ma fa un po' sorridere, trattandosi di uno strumento di traduzione
La schermata "Home" contiene un'icona touch per raggiungere la funzione di traduzione (la stessa attivabile, più comodamente, tramite il pulsante laterale dedicato) e un'altra per la connettività Internet
Con uno "swipe" verso sinistra si raggiungono le altre aree principali
Seguendo Settings
troviamo slider e menu vari per regolare i suoni, personalizzare la voce del traduttore e impostare altre preferenze di vario tipo
Si noti l'opzione per esportare lo storico delle traduzioni. È stata aggiunta da poco: un ulteriore segnale che l'azienda sta davvero continuando a lavorare e migliorare le cose raccogliendo il feedback del pubblico.
Langogo: è un buon prodotto?
Dopo circa un mese a contatto con Langogo mi sento di affermare che si tratta di un ottimo prodotto, che consiglio senza indugio a chiunque si trovi spesso in Paesi dei quali non conosce la lingua e, ancor più, a tutti coloro che abbiano qualche difficoltà con l'inglese oppure viaggino verso nazioni nei quali la maggior parte della popolazione non lo parli.
La funzionalità "core" di traduzione funziona molto bene, e l'interazione tramite il comodo pulsante laterale rende tutto facilissimo e immediato: una caratteristica importante quando ci si trova in una situazione caotica e di potenziale "tensione" come un Paese straniero nel quale vi siano difficoltà di comunicazione. L'ottima autonomia e la possibilità di attivare rapidamente un hotspot anche senza aver precedentemente ottenuto una SIM con l'operatore locale costituiscono caratteristiche di contorno davvero lodevoli.
Il concorrente principale che individuo è forse il classico smartphone che tutti noi già possediamo: abbinandolo ad un'app gratuita come Google Traduttore si possono replicare molte funzionalità di Langogo. Il rovescio della medaglia è che la traduzione è un pochino più lenta, meno pratica da raggiungere e il grande schermo del telefono finirebbe per consumare la batteria in pochissimo tempo.
La principale criticità che rilevo è il prezzo elevato: 299 $ non sono pochi in senso assoluto. D'altro canto, sono ben spesi per il target di viaggiatori abituali al quale si rivolge, ancor più in caso si tratti di spostamenti di lavoro
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