WinDbg permette di analizzare le schermate blu di Windows

Le tanto temute schermate blu di Windows, Blue Screen of Death o BSOD, appaiono quando meno te lo aspetti (e sempre quando il computer ti serve di più) e contengono “strani” messaggi e codici errore che dovrebbero servire a capire chi, o che cosa, causa il problema. Per capire chi provoca il problema, e risolverlo, si deve passare attraverso una non semplice analisi delle cause e il programma Windbg può darci una mano.

WinDbg lo possiamo scaricare dallo Store di Microsoft, non sono richieste particolari conferme per poterlo installare.

Una volta installato WinDbg dobbiamo recuperare i file dall’estensione .dmp, li possiamo trovare nella cartella Windows\Minidump, in genere sono file piuttosto piccoli, oppure, sempre nella cartella Windows, il memory.dmp che può avere dimensioni piuttosto grandi.

Se il computer va in schermata blu e non trovate i file .dmp, o file di dump, dovete verificare che in Sistema – Informazioni – Impostazioni di sistema avanzate nelle Impostazioni dell’Avvio e ripristino, sia abilitata la loro creazione.

Già che ci siete togliete il flag da Riavvia automaticamente perché potreste finire in un loop di riavii del computer senza riuscire a fare più nulla.

Se la schermata blu avviene una volta sola può essere stato un bug software casuale e momentaneo, due programmi che sono andati in contrasto tra di loro per qualche motivo, però quando la BSOD si ripete più volte allora bisogna indagare e risolvere.

Tra le principali cause di una BSOD ci sono il guasto hardware e un problema di driver incompatibili, ma non sono le uniche possibilità.

Nel sito della Microsoft possiamo trovare una lunga lista dei codici errore che accompagnano le schermate blu.

Funzionamento

Avviate WinDbg come amministratore e poi andate su File – Open Dump File e selezionate il vostro file .Dmp.

I file possono essere analizzati anche su un computer diverso da quello che ha manifestato il problema, tutti quelli che ho utilizzato per questo articolo li ho scaricati da Internet, condivisi da utenti che avevano le BSOD e cercavano una soluzione.

Si avvia un download di file e poi è pronto per il debug, ora si può cliccare su !analyze -v

Qualche momento di attesa e poi si può scorrere la lista dell’analisi e vedere che l’errore è un SYSTEM_SERVICE_EXCEPTION, causato da un driver Asus di cui si può andare a cercare un aggiornamento.

Con molti errori sono importanti anche i vari ArgX che si vedono perché servono a identificare meglio il problema.

Oppure si passa a un IRQL_NOT_LESS_OR_EQUAL con problemi al programma Cubase e un driver Intel.

Un MEMORY_MANAGEMENT che indica problemi con la memoria, forse anche un loro guasto hardware, oppure chrome.exe ha causato qualche problema strano che ha generato poi la schermata blu.

Ricordo che esiste anche Bluescreenview il cui sviluppo si è ormai fermato da molti anni e, mettendo a confronto i file di dump utilizzati, mi sembra fornisca molte meno informazioni.

Conclusioni

Se pensate che sia sempre facile capire chi o cosa provoca una schermata blu, mi dispiace ma non è così, a volte si vede chiaramente che è dovuto, per esempio, al driver di un certo programma, del vostro antivirus magari, e scoprite che l’ultimo aggiornamento di Windows causa un bug che ha reso necessario il rilascio di una nuova versione del vostro software che corregge il problema.

Altre volte, se l’errore presente nella schermata blu cambia sempre ed è frequente, si può pensare a un guasto hardware, delle memorie RAM in particolare, così con qualche test potremmo risolverlo.

Quando però non si riesce a capire chi lo causa, ed abbiamo già provato l’impossibile e aggiornato l’aggiornabile, non rimane altro che una bella reinstallazione del sistema operativo che, in genere, risolve tutti i problemi.