Sulla carta, CloudFlare promette di veicolare, tramite un singolo prodotto, tutte le caratteristiche che ogni gestore di siti web potrebbe desiderare: sicurezza, riduzione dei carichi di lavoro sul server e maggior velocità di risposta ai visitatori, il tutto a partire da 0 € e con una facilità d'installazione disarmante. La nostra esperienza su TurboLab.it racconta però una storia diversa: CloudFlare introduce un vistoso rallentamento nei tempi di caricamento delle pagine, tale da farci abbandonare il servizio.

I risultati

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Il grafico mostra i risultati delle nostre misurazioni (la metodologia di test è illustrata a seguire).

La prima colonna, no_proxy, riporta il tempo di caricamento medio di una pagina di TurboLab.it senza CloudFlare: 2510,12 millisecondi, pari a circa due secondi e mezzo. La seconda, proxy, è la stessa quantità ma con CloudFlare abilitato: il valore è salito a 3903,91 millisecondi (quattro secondi).

Come appare evidente, l'introduzione di CloudFlare ha causato, nella nostra esperienza, un peggioramento prestazionale del 55,53%.

Per completezza riportiamo anche i grafici relativi ai tempi di caricamento medio con e senza CloudFlare suddiviso fra i visitatori che non avessero effettuato log-in al portale (colonne no_proxy_anonproxy_anon) e i rispettivi valori relativi agli utenti registrati e autenticati

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Cosa abbiamo fatto

Non appena completata la misurazione, abbiamo segnalato l'accaduto all'azienda tramite l'apposita procedura e reso disponibile pubblicamente un archivio con i dati raccolti. Riporteremo di seguito le repliche ricevute.

Metodologia di test

La prova si è svolta dal 09 settembre 2013 al 21 settembre 2013 sul server di produzione di TurboLab.it, raccogliendo i tempi di caricamento completo di tutte le pagine, così come calcolati dalla specifica Navigation Timings trasmessa al server dal browser dei visitatori.

Trattandosi di un ambiente "vivo", il test non ha alcuna pretesa di scientificità: i numeri generati dai client sono influenzati da fattori estranei alla presenza di CloudFlare, quali la velocità del collegamento a Internet o la potenza della CPU. Inoltre, il traffico sul sito aumenta di giorno in giorno, così come il carico di lavoro per il server, rendendo ben poco oggettiva la comparazione di due momenti temporali distinti.

Per quanto riguarda gli aspetti oggettivi e controllabili, abbiamo generato completamente la cache del sito e del forum, aggiornato le componenti software coinvolte e riavviato il server prima di iniziare a raccogliere i dati senza-CloudFlare, per poi riavviare di nuovo prima di attivare il servizio e acquisire le nuove cronometrate.

Tutti gli aggiornamenti alla web application sono stati sospesi fino alla conclusione dell'esperimento.

Configurazione hardware/software del server

Intel 1,66 GHz, 2 GB RAM, HDD SATA 7.200 RPM, banda a 100 Mbps.

CentOS 6.4 x64, kernel 2.6.32-358.18.1.el6.x86_64, Apache HTTP Server 2.2.15, MySQL Community Edition 5.5.33, PHP 5.4.19, mod_cloudflare scaricato e compilato il 06 settembre 2013.