Privacy badger il “tasso” che protegge la tua privacy e blocca anche la pubblicità nei browser

In passato abbiamo segnalato la presenza di due ottime estensioni per bloccare la pubblicità, e non solo quella, come Adguard e uBlock Origin, in questo articolo volevo presentare invece Privacy badger, che non è proprio un anti-pubblicità però riesce a farlo piuttosto bene e può lavorare in coppia con una delle due estensioni viste in precedenza alzando il livello di privacy quando navigate perché blocca i siti di annunci pubblicitari e di terze parti che tracciano i tuoi dati presenti nella pagina che stiamo visualizzando. Privacy Badger è sviluppato dalla Electronic Frontier Foundation gli stessi dell’estensione HTTPS Everywhere.

Privacy Badger ha un metodo di funzionamento che non si basa su delle liste, come le altre due estensioni, ma più sul comportamento dei siti dove stiamo navigando, se i tracker, visibili o meno, presenti nella pagina cercano lo stesso di tracciare il browser, nonostante il segnale di Do Not Track inviato da Privacy Badger, interviene il blocco da parte dell’estensione.

Un tracker è, solitamente, un javascript presente nella pagina che può essere in grado di monitorare quello che stiamo facendo, registrare le nostre ricerche, magari per mostrarci delle pubblicità più mirate; ci possono poi essere dei javascript traccianti che permettono l’avvio di un video o di determinate funzioni del sito. Quindi non tutti gli script traccianti sono degli “spioni”, o sono “cattivi”, e non tutti vanno bloccati perché si andrebbe in contro a un blocco, almeno parziale, del sito che stiamo visitando.

Privacy Badger inoltre impara durante la navigazione, se trova un tracker a lui sconosciuto lo segnala in verde, e lascia l’eventuale decisione all’utente se bloccarlo o meno, se lo ritrova in altri due siti diversi allora comincia a bloccarlo da solo.

Il colore rosso invece indica un tracker che traccia l’attività dell’utente e quindi viene bloccato automaticamente, quelli in giallo sono dei tracker ritenuti necessari al funzionamento delle pagine visitate, Privacy Badger cercherà comunque di impedire che siano troppo invadenti della nostra privacy escludendo cookie e referrer di terze parti.

Un esempio di elementi non bloccati lo vediamo nel sito di Sportando, un video, che non ci interessa, è rimasto nella pagina, per farlo sparire dobbiamo bloccare gli ultimi tre domini.

Se, per errore, bloccassimo anche i primi due perderemmo la possibilità di inserire dei commenti agli articoli.

Una cosa simile avveniva anche nella pagina di ricerca del nostro sito, era bloccato in automatico il dominio di Google quandi la ricerca degli articoli non funzionava visto che ci appoggiamo proprio a quel dominio per farla.

Quindi se abbiamo bloccato qualcosa di troppo, o non funziona una cosa specifica del sito che stiamo visitando, non rimane altro che riaprire la lista e ripristinare il controllo a Privacy Badger dei domini bloccati.

Se proprio Privacy Badger ci crea un qualche problema con un sito, oltre a segnarlo agli sviluppatori, lo possiamo mettere nella lista delle esclusioni.

Una funzione interessante, almeno per me, di Privacy Badger la si può notare nei siti dove è obbligatorio disattivare il blocco della pubblicità per vedere un video, possiamo disattivare il nostro adblocker e lasciare solo Privacy Badger a proteggerci dalla pubblicità perché non viene riconosciuto (ancora) come un blocca pubblicità e possiamo così accedere direttamente al filmato.

Se vi preoccupa il consumo di memoria di Privacy Badger è decisamente minimo.

Tra le Impostazioni, raggiungibili dalla rotellina dentata, possiamo vedere la lista dei siti dove abbiamo disattivato l’estensione, i domini traccianti rilevati o fare un backup/rispristino delle impostazioni.

Conclusioni

Privacy Badger non è una estensione in grado di bloccare specificamente gli annunci pubblicitari, però riuscendo a bloccare gli script e le immagini di "terze parti", visibili o invisibili che siano, che tracciano la navigazione e non rispettano la vostra privacy, riesce a eliminare una buona parte della pubblicità.

Per quello che gli sfugge, bisogna dargli il tempo di imparare o provare a spostare qualche switch per passare dal verde al rosso e bloccare il dominio incriminato.

Si potrebbe quindi, con un minimo di addestramento da parte nostra e di pazienza, utilizzare solo Privacy Badger, però io non rinuncio volentieri ad Adguard e alle sue liste di siti con malware e “seccatori” di vario tipo.

Visto il basso consumo di memoria ram da parte di Privacy Badger si può quindi pensare di utilizzare la doppia estensione, molti però consigliano di navigare per qualche tempo con solo Privacy Badger in modo che abbia il tempo di “imparare” e bloccare più siti traccianti, con Adguard installato non imparerebbe così in fretta.