Mentre infuria l'epidemia di coronavirus e le regioni del Nord Italia vedono i propri cari morire come mosche, l'amministrazione comunale di Parma pensa al fascismo ed eroga buoni pasto solo a chi dichiara di discostarsi da questa ideologia. Sembrerebbe una bufala, ma purtroppo è la verità

Buoni pasto solo se sei antifascista: questa non è bufala. sindaco precisa si è trattato errore - parma-spesa-scaled-e1585928493647

Seguendo le linee operative per l'erogazione dei buoni pasto sul sito del Comune di Parma, si arriva ad una pagina in cui il cittadino, per poter sfamare la propria famiglia, deve prima dichiarare le seguenti condizioni:

1. Di riconoscermi nei principi costituzionali democratici e di ripudiare il fascismo ed il nazismo;

2. Di non professare e fare propaganda di ideologie nazifasciste, xenofobe, razziste, sessiste o in contrasto con la Costituzione e la normativa nazionale di attuazione della stessa (XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana, art. 4 L. n. 645/1952, L. n. 205/1993 e loro eventuali successive modifiche).

Una "clausola" grottesca, che delinea una discriminazione ideologica a 360°, in palese contrasto con la libertà di pensiero sancita dalla Costituzione. Infatti, molti credevano si trattasse di una fake news.

Per fortuna, è arrivata la precisazione del sindaco Pizzarotti, che sulla sua pagina Facebook ha definito la suddetta clausola "frutto di un errore che sarà corretto". Ecco le sue parole:

In merito ai BONUS SPESA, è stato ERRONEAMENTE inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi. In questa parte c’è scritto che se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà così. Ma NON vale per i bonus spesa, si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza".

Speriamo davvero che si sia trattato solo di un errore e che non ci sia stata mala fede.

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