Tutti sono finalizzati a permetterci il controllo remoto, ovvero la comodità di utilizzare un computer anche quando non siamo fisicamente seduti davanti allo stesso. Scopo comune, ma approcci diversi: qualcuno è maggiormente compatibile, altri puntano tutto sull'immediatezza. Certi sono gratuiti, mentre taluni sono soluzioni a pagamento disponibili gratuitamente per i privati. Con così tante alternative non è facile eleggere "il migliore"... ma ci abbiamo provato. Ecco il risultato.
Il migliore per chi cerca la semplicità: TeamViewer
TeamViewer è una soluzione di controllo remoto proprietaria. Impone alcune limitazioni piuttosto forti ma, per molti versi, è quello maggiormente consigliabile al "grande pubblico" alla ricerca della massima facilità d'uso
Oltre ad offrire buone performance ed un ricco corredo di caratteristiche aggiuntive, ha il grandissimo vantaggio di non richiedere né la predisposizione di un nome a dominio dinamico, né l'apertura delle porte sul router, operazioni che possono risultare non-banali o addirittura impossibili in caso l'utente non abbia pieno controllo dell'infrastruttura.
Proprio questa sua immediatezza permette di gestire eccezionalmente bene una particolare declinazione del controllo remoto, ovvero l'assistenza remota al computer di qualcun altro. Basta infatti guidare il proprietario fino a fargli lanciare l'eseguibile apposito e, senza installare nulla, si può "entrare".
Teamviewer ha anche un altro vantaggio importante: al contrario di quanto succeda con Desktop remoto (vedi seguito) il controllo avviene senza interrompere la sessione dell'utente remoto che potrà così seguire tutte le operazioni svolte da chi controlla (spostamenti del cursore, applicazioni lanciate, cliccate impartite, testo immesso e via dicendo).
Tutti i dati scambiati sono crittografati automaticamente per garantire la massima sicurezza.
Ma TeamViewer è limitato da un aspetto importante: è un prodotto a pagamento, il cui uso gratuito è concesso unicamente per scopi strettamente non-commerciali. La pagina dedicata chiarisce molto bene che, ad esempio, usare il PC dell'ufficio da casa è considerato "uso commerciale", così come l'impiego in gruppi di lavoro, o l'assistenza gratuita ad un prodotto precedentemente venduto.
L'azienda, comprensibilmente, ha implementato diversi controlli che portano a disconnessioni forzose in caso d'infrazioni. D'altro canto, una licenza commerciale non è certo a buon mercato: si parte da 499 € per la prima postazione di controllo, a salire.
In breve: se il vostro scopo è dare un'occhiata al PC di casa mentre siete in giro oppure volete aiutare gratuitamente qualche amico o parente, TeamViewer vi permetterà di raggiungere l'obbiettivo nel modo più semplice possibile.
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Il migliore per i "power user" Windows: Desktop remoto
Desktop remoto è una funzionalità di Windows (non c'è nulla da installare) mediante la quale possiamo lavorare con il nostro PC anche quando siamo fisicamente lontani dallo stesso.
Il software per collegarsi è già fornito in dotazione a tutte le versioni di Windows, ma è disponibile anche per Linux, Mac e smartphone vari.
Si tratta di una caratteristica molto matura, affinata nel corso delle iterazioni del sistema operativo Microsoft fino a raggiungere risultati prestazionali elevatissimi, probabilmente superiori a qualsiasi concorrente.
Non c'è alcun costo aggiuntivo: al contrario di TeamViewer, possiamo usare Desktop remoto anche per svolgere attività professionali (usare i programmi dell'ufficio da casa, ad esempio) senza alcuna limitazione.
Tutti i dati scambiati sono crittografati automaticamente per garantire la massima sicurezza.
Sebbene tutte le versioni del sistema operativo Microsoft siano in grado di collegarsi ad un Desktop remoto, solamente quelle più costose (dalla "Professional" in su) permettono l'accesso al PC. Per quanto riguarda le edizioni "Home", si può tentare con un "hack" non-ufficiale, ma si tratta di una modifica non supportata ufficialmente.
Da tenere a mente anche che la capacità di offrire il controllo del computer tramite Desktop remoto è riservata solo a Windows, nelle specifiche edizioni citate: in altre parole, non è possibile "entrare" in un sistema Linux mediante questa tecnologia.
L'altro aspetto di cui tenere conto è che, per accedere tramite Internet quando siamo fuori sede, Desktop remoto richiede sia la predisposizione di un nome a dominio dinamico, sia l'apertura delle porte sul router: si tratta di operazioni non-banali o addirittura impossibili in caso l'utente non abbia pieno controllo dell'infrastruttura. In altre parole: utilizzarlo per entrare nel computer dell'ufficio da casa può richiedere l'intervento del responsabile CED.
Ma la limitazione più significativa di Desktop remoto, assente in tutti i concorrenti, è che l'accesso interrompe la sessione di lavoro sul sistema remoto: questo significa che l'utente fisicamente seduto davanti al PC al quale siamo collegati vedrà sempre e solo una schermata colorata, senza alcuna possibilità di seguire le operazioni svolte da chi controlla.
In breve: Desktop remoto è la soluzione migliore per i professionisti ed i power-user interessati a lavorare con il proprio, abituale PC anche quando sono lontani e che, per farlo nel modo migliore, sono disposti ad investire un po' di tempo nel configurare la rete.
» Leggi: La Grande Guida a Desktop remoto
Il migliore per chi usa vari sistemi operativi: VNC
VNC è una soluzione open source per il controllo remoto. È implementata in diversi prodotti, alcuni dei quali completamente gratuiti, tutti compatibili fra loro.
Proprio la filosofia "open" è il principale punto di forza. È già integrato su molte distribuzioni Linux (fra le quali Ubuntu), ma può essere installato anche su Windows semplicemente scaricando dal web un'implementazione gratuita.
Come già per Desktop remoto, possiamo usare VNC per svolgere attività professionali (usare i programmi dell'ufficio da casa, ad esempio) senza alcuna limitazione. Al contrario della soluzione Microsoft, però, il controllo avviene senza interrompere la sessione dell'utente remoto, che potrà così seguire tutte le operazioni svolte da chi controlla (spostamenti del cursore, applicazioni lanciate, cliccate impartite, testo immesso e via dicendo).
A livello di prestazioni ed usabilità generale siamo un pochino sotto ai concorrenti, ma questo non preclude di lavorare comunque in modo soddisfacente.
Anche VNC richiede sia la predisposizione di un nome a dominio dinamico, sia l'apertura delle porte sul router per accedere tramite Internet quando siamo fuori sede.
La mancanza principale di VNC è nella sicurezza della comunicazione: la specifica di base non prevede, infatti, alcuna forma di crittografia. Alcune implementazioni colmano questa lacuna offrendo un'estensione propria, ma questo approccio ha lo svantaggio di renderle incompatibili con qualsiasi altro client VNC che non sia quello realizzato dall'azienda stessa. In una soluzione come UltraVNC, le ripercussioni sono pesanti: dato che il client UltraVNC è disponibile solo per Windows, attivare la crittografia significa precludersi l'accesso da smartphone o da Linux.
In breve: saper utilizzare VNC è fondamentale per tutti coloro che vogliano accedere a Linux da lontano, ma si rivela una ripiego di tutto rispetto anche per le edizioni "Home" di Windows, sprovviste di Desktop remoto.
» Leggi: La Grande Guida a VNC
Per i Chromebook o per chi vive in Google Chrome: Chrome Remote Desktop
Chrome Remote Desktop mira a divenire una funzionalità integrata nel sistema operativo Chrome OS (quello a bordo dei portatili Chromebook) per l'accesso ai tradizionali PC e Mac. Lo scopo ultimo, evidentemente, è di consentire l'uso dei programmi per Windows ed altre piattaforme dominanti anche a coloro che abbiano preferito il limitatissimo computerino motorizzato da Google.
Ciò detto, Chrome Remote Desktop non è riservato a Chrome OS: può infatti essere impiegato anche fra sistemi Windows, Mac, Linux e Android (quest'ultimo solo per connettersi ad altri tramite apposita app).
Il requisito di base è che Google Chrome sia presente su entrambe le macchine (controllato e controllante). Inoltre, deve essere aggiunta ad entrambi i browser l'estensione appropriata realizzata da Google. A questo punto, ci sono due scenari: il controllato può generare un PIN da comunicare alla controparte per permettergli di prendere il comando e fornire assistenza. In alternativa, si legano i due ad uno stesso account Google: trovandosi lontani, basterà scegliere il computer da controllare da una lista per connettersi.
In entrambi i casi, non è mai richiesta né la predisposizione di un nome a dominio dinamico, né l'apertura delle porte sul router (condizioni indispensabili per VNC e Desktop remoto).
Chrome Remote Desktop non interrompe la sessione dell'utente remoto, che può così seguire tutte le operazioni svolte da chi controlla (spostamenti del cursore, applicazioni lanciate, cliccate impartite, testo immesso e via dicendo).
La licenza adottata è della famiglia BSD, ovvero una delle più permissive in assoluto in campo open source: sostanzialmente, siamo liberi di usare il prodotto in modo completamente gratuito, anche per scopi commerciali.
Tutti i dati scambiati sono crittografati automaticamente per garantire la massima sicurezza.
Non è necessario che Chrome sia in esecuzione sul computer da controllare: una volta completato il setup, il collegamento avviene senza problemi anche in caso il browser sia chiuso.
Si tratta di un prodotto piuttosto recente: funziona bene, ma le performance sono, forse, leggermente sotto ai concorrenti diretti. Inoltre, è una buona idea per chi già utilizzasse Chrome: installare il tutto su un PC nel quale Firefox sia il browser principale con l'unico scopo di prendere il controllo da remoto sembra un po' eccessivo, soprattutto alla luce delle alternative.
In breve: una soluzione da tenere ben a mente per i possessori di Chromebook e per tutti coloro che utilizzino già Google Chrome come browser web principale.
Altre soluzioni di controllo remoto degne di nota
Quelle indicate fino a qui sono le migliori soluzioni per prendere il controllo di un sistema da lontano. Non sono però le uniche in circolazione. In particolare, esistono molti altri prodotti molto validi:
- LogMeIn Pro: accesso ai computer lontani anche tramite browser web. A partire da 99 $ all'anno (la versione "free" è stata sospesa)
- Splashtop: corteggia coloro che vogliano accedere ai giochi e ai contenuti multimediali del PC anche su tablet. La versione base è gratuita, ma funziona solo all'interno della stessa rete, poi è necessario mettere mano al portafogli
- Apple Remote Desktop: la proposta di Apple per la gestione remota dei Macintosh si rivolge soprattutto al pubblico enterprise. Costa 80 $.
- "Condivisione schermo" su OS X: funzionalità integrata nel sistema operativo della Mela morsicata. È, sostanzialmente, un server VNC integrato ed è quindi raggiungibile anche con qualsiasi client che impieghi la stessa tecnologia
- Secure Shell (SSH): è il protocollo sicuro per aprire la shell a linea di comando (niente interfaccia grafica) su Unix e Linux
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