Sono davvero rari i mesi in cui Microsoft non rilasci un aggiornamento cumulativo per Internet Explorer a fianco delle patch espressamente dedicate a Windows. Si tratta di update di sicurezza critici, che, però, alcuni utenti che preferiscono Opera, Firefox o Google Chrome sono inclini a saltare, giudicandoli irrilevanti (questo è particolarmente vero in ambito aziendale, dove gli amministratori di sistema scelgono di installare meno correzioni possibile per prevenire incompatibilità). Ma è veramente la strada giusta?

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Saltiamo alle conclusioni

Gli utenti Windows dovrebbero sempre installare le patch per Internet Explorer, anche se poi utilizzano un browser web diverso.

Di più: quando viene rilasciata una nuova versione del prodotto, è altamente consigliabile installare immediatamente anche quella, persino nella circostanza in cui il programma resterà inutilizzato.

Internet Explorer e Trident

Quello che l'utente percepisce come "Internet Explorer" nel suo complesso  è, sostanzialmente, la combinazione di un interfaccia grafica affiancata ad un ricco motore di rendering (chiamato Trident, oppure MSHTML come il file che ne contiene le parti cruciali): è proprio quest'ultimo che si occupa di interpretare e disegnare le pagine web.

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Come analogia, riflettiamo sul fatto che è il motore a scoppio a far muovere l'automobile, mentre quello che si vede è semplicemente la carrozzeria...

Trident è parte integrante del sistema operativo, e viene richiamato anche in altre sezioni dello stesso per mostrare documenti HTML in contesti slegati dall'interfaccia tradizionale di Internet Explorer.

Pressoché la totalità delle patch vanno a porre rimedio ad errori di programmazione che creano problemi di sicurezza proprio in questo secondo componente.

Trident e le applicazioni di terze parti

Ma il punto cruciale è che, oltre ad essere parte integrante del sistema operativo, Trident viene utilizzato anche da programmi realizzati da terze parti.

Per gli sviluppatori, si tratta di una comodità enorme, poiché possono preparare soluzioni capaci di mostrare documenti HTML completi in un pugno di linee di codice, in contrapposizione alla complessità che dovrebbero fronteggiare per creare da zero un proprio motore. Questo fa sì che la pratica di appoggiarsi a Trident da programmi apparentemente slegati dall'ambito web sia diffusissima.

È quindi evidente perché sia necessario mantenere ben sicuro Internet Explorer (e, nello specifico, il suo motore!) anche quando si utilizzino unicamente browser concorrenti: il rischio, infatti, è che qualche programma terzo sfrutti le sue funzionalità, magari in maniera poco evidente all'utente, e che, quindi, possa incappare in trappole studiate per far leva su problemi del browser di sistema. Trappole che, a meno di sporadiche eccezioni, finirebbero per "scattare" e compromettere il PC proprio come se fossero state fatte scattare direttamente con una versione non debitamente aggiornata del navigatore web Microsoft.

le nuove versioni principali..?

Le nuove versioni principali del browser fornito in dotazione a Windows (Internet Explorer 10, Internet Explorer 11 e via dicendo) veicolano aggiornamenti sia per la componente grafica, sia per Trident. Storicamente, introducono notevoli miglioramenti per la sicurezza.

Per lo stesso motivo esposto in precedenza, queste nuove release dovrebbero essere considerate come aggiornamenti per il sistema operativo nel suo complesso, più che per lo specifico programma di cui portano il nome. Come tali, l'installazione è da considerarsi prioritaria per tutti, indipendentemente dal browser web preferito e usato quotidianamente.