Alla fine del mese di febbraio, su Steam, è uscito un video game dal titolo “Coronavirus simulator”. Il gioco, oltre ad essere stato accolto gelidamente dalle critiche come un’idea di pessimo gusto, è stato oscurato quasi all’istante dalla suddetta piattaforma. Stessa conseguenza per un altro prodotto, dal semplice titolo “Coronavirus”, anch’esso rimosso dallo store immediatamente.
Destino diverso ha avuto il ben più popolare Plague Inc, oscurato sì in Cina quasi all’alba del contagio, ma che ha registrato un aumento di download esponenziale nel resto del mondo. Lo sviluppatore del Regno Unito ha infatti facilmente superato i 50 milioni di download.
A metà strada fra questi titoli, Wolf Games ha voluto inserire il suo primo titolo COVID SIMULATOR: un semplice videogioco gestionale in due dimensioni per PC che simula un’epidemia all’interno di un piccolo gruppo di persone. Le dinamiche del gioco sono legate alla cura e alla prevenzione dai virus e utilizzano i consigli per combattere l’epidemia da coronavirus che stiamo tutti seguendo in questi giorni.
Le interazioni sono semplici: una volta scelto il paziente zero da cui inizia il contagio, dobbiamo aspettare 365 giorni (circa 3 minuti in tempo di gioco) prima che un vaccino efficace venga scoperto. Man mano che l’infezione cresce, per contrastarla, il giocatore ha a disposizione due azioni: usare le pillole per guarire gli infetti o scegliere il gel igienizzante per prevenire il contagio. Le pillole diminuiscono di efficacia man mano che vengono usate, scoraggiando il giocatore dal loro abuso; il gel è invece sempre attivabile (quando si ha abbastanza denaro a disposizione per acquistarlo). Gel e pillole possono essere attivati tramite mouse o tastiera. Una volta selezionata una pillola o un gel è sufficiente spostare il puntatore sull'icona dell'umano e cliccare per utilizzare l'oggetto. Questa scelta di design premia dunque l’adagio “prevenire è meglio che curare”, assolutamente fondamentale per tutti noi in questi giorni.
Esistono alcune variabili nascoste che aggiungono casualità agli effetti di gioco. Ogni umano ha a propria disposizione un "sistema immunitario" più o meno forte che regola la velocità con cui viene contagiato, valore che cambia ad ogni nuova partita. Lo stesso vale per l'uso del gel igienizzante la cui durata varia ad ogni utilizzo. Per comprendere meglio gli effetti del virus e degli oggetti, le icone degli umani hanno colori differenti: i bianchi sono uomini sani, i rossi sono contagiati (diventano sempre più scuri man mano che si avvicina la loro dipartita definitiva) e i blu sono immuni (che si schiariscono fino a tornare bianchi una volta che l'effetto del gel è esaurito).
Anche la scelta del "paziente zero" influenza notevolmente la difficoltà di gioco. Scegliere come inizio del contagio un umano agli angoli dello schermo genererà un contagio piuttosto lento e facilmente controllabile mentre infettarne uno al centro renderà molto difficile al giocatore tenere sotto controllo ogni individuo allo stesso tempo.
Nel progetto iniziale di COVID SIMULATOR erano presenti diversi tipi di umani: i bambini, gli adulti e gli anziani. Questi gruppi si comportavano in modi diversi rispetto al contagio e servivano per dare al giocatore un traccia visibile su chi fossero i più vulnerabili di modo da dar loro un attenzione in più. Questo sistema è stato poi abbandonato in favore di una generazione completamente casuale ed eterogenea delle variabili e con l'inserimento delle sfumature di colore di cui abbiamo parlato prima. Altre feature che sono rimaste in cantina erano legate all'uso di altri oggetti. Oltre al gel e alle pillole inizialmente erano stati inseriti anche gli effetti di "mascherine"e "quarantena". Le prime rallentavano la possibilità di contagio per chi la stesse indossando mentre la seconda impediva all'infezione di circolare ai vicini. Oltre ad essere risultata una dinamica poco efficace e piuttosto monotona, si è scelto di abbandonarla per non rischiare di dare un messaggio inesatto sul funzionamento di questi strumenti nella nostra vita quotidiana, le cui funzioni sono ben più complesse di quelle inizialmente pensato nel gioco. Non è escluso che in futuro vengano implementate altre dinamiche di gioco oltre alle due principali ora presenti.
COVID SIMULATOR non vuole avvicinarsi ai titoli citati all'inizio dell'articolo, che sembrano voler sfruttare un momento drammatico globale per l’unico scopo del guadagno, ma non ha nemmeno la pretesa di copiare quel longevo gioiello britannico che è Plague Inc. Nel suo piccolo, COVID SIMULATOR vorrebbe portare nelle case dentro cui siamo chiusi in questi giorni una prospettiva che ci permetta di comprendere le conseguenze delle nostre azioni, nel bene e nel male. Sdrammatizzare su un tema che ci è così vicino in questo momento, senza perdere di vista il buon senso, è importante per non rimanere accecati dal panico e mantenere la giusta lucidità di fronte all’emergenza.
Se aveste ancora dei dubbi, COVID SIMULATOR è completamente gratuito, si può facilmente scaricare in cima all'articolo o sul nostro sito ed è disponibile sia in italiano che in inglese.