Ci sono software per Windows che, vuoi per consuetudine, vuoi perché sono veicolati in maniera fin troppo trasparente all'interno di altri pacchetti, finiscono per essere presenti sulla (quasi) totalità dei PC anche se, probabilmente, sono ormai superati dalla naturale evoluzione della tecnologia oppure sono lì solamente per motivi commerciali. Questa è una lista di quelli che incontro più di frequente.

La mia raccomandazione è di rimuoverli subito e, in caso, sostituirli con "gli indispensabili". Nella maggior parte dei casi, la disinstallazione è facile e veloce: basta agire sull'apposita voce del Pannello di controllo ed attendere pochi secondi. Alla fine, non dimenticate di dare una bella ripulita finale con uno strumento adatto.

Come evidenziato giustamente nei commenti, le presenti considerazioni devono essere valutate con attenzione prima di essere considerate valide anche in ambiti aziendali: nell'ambiente enterprise, infatti, alcuni dei componenti citati potrebbero essere indispensabili per garantire la compatibilità con certe applicazioni datate, realizzate in un contesto completamente diverso e poco in linea con le tecnologie moderne. Il suggerimento, in questo scenario, è di provare a rimuovere un software superfluo alla volta e verificare per qualche tempo che tutto funzioni prima di passare al successivo. In caso così non fosse, i programmi citati sono liberamente scaricabili da Internet e reinstallabili.

Qualsiasi "toolbar"

Le barre degli strumenti addizionali per i browser sono impareggiabili in almeno un aspetto: rallentare il navigatore web, dilatare i tempi di caricamento e causare instabilità. Il difetto è attenuato dalle performance stellari delle CPU moderne ma, in passato, Microsoft stessa aveva rilasciato un documento ufficiale in merito.

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Il fatto è che nessuno (sano di mente) le installa volontariamente: ciò nonostante, le toolbar riescono ad intrufolarsi nel sistema come "sponsor" di altri software leciti, alcuni dei quali particolarmente popolari (guardo alla barra di Ask nell'installazione di Java, o quella McAfee con Adobe Reader, come casi eclatanti).

Non fatevi tanti scrupoli e non siate pigri: rimuovetele tutte, rimuovetele subito!

Java

Chiedetevi solo una cosa: quando è stata l'ultima volta che avete realmente usato un'applet Java o un software scritto con questo linguaggio? (se rispondete "ogni volta che navigo sul web!" significa che state confondendo "Java" con "Javascript", due tecnologie che nulla hanno a che fare l'una con l'altra: Javascript è presente ovunque, ma il relativo interprete è incorporato in ogni browser moderno, e funziona anche senza il pacchetto Java).

Oltre a risultare superfluo e richiedere l'installazione periodica di versioni aggiornate, le numerose falle di sicurezza nell'ambiente Java sono sfruttate di continuo dai criminali informatici per depositare malware e altre schifezze sul PC dell'utenza. Se, quindi, non avete l'assoluta certezza che il componente vi serva, fareste davvero bene a rimuoverlo immediatamente.

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L'eccezione, ovviamente, è costituita dagli sviluppatori Android, i quali utilizzano proprio questo linguaggio per le proprie realizzazioni.

» Come si disinstalla Java da un computer Windows?

» Come si verifica il funzionamento di Java nel mio computer?

Flash Player

La progressiva diffusione di HTML5 e la determinazione di Google, Microsoft, Apple e Mozilla a spingere tecnologie native in grado di garantire esperienze d'uso interattive anche senza plug-in ha ridimensionato moltissimo la reale necessità di avere Flash Player.

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Se, poi, ricordiamo che anche YouTube e concorrenti sono ormai attrezzati per erogare filmati in streaming senza l'ausilio di questo componente, bisogna chiedersi se ci sia ancora motivo di mantenere installato sul sistema questo pacchetto. La risposta, probabilmente, è "sì" solo per chi è solito videogiocare all'interno del browser ai vari passatempi che raccolgono tante preferenze su Facebook, ma per tutti gli altri....

In caso YouTube non vi funzionasse senza Flash Player, accertatevi di aver installato un browser web aggiornato. Se il problema persiste, aprite questa pagina e cliccate Attiva la versione di prova HTML5.

Nota: gli utenti di Google Chrome possono sempre disinstallare senza pensieri il plug-in Flash installato sul sistema: il browser multicolore ne integra infatti una versione "interna" che funziona e rimane aggiornata automaticamente senza che il componente completo sia presente nel PC.

» Disinstallazione di Flash Player

Silverlight

Silverlight è il tentativo Microsoft di spodestare Flash Player. Non solo il prodotto ha raccolto ben poche preferenze rispetto al concorrente, ma è arrivato appena prima che Flash Player fosse in procinto di essere spodestato dal naturale avanzamento tecnologico (v. paragrafo precedente).

Fra i siti di rilievo che lo utilizzano, quello di RAI e di Mediaset costituiscono i principali in Italia. Se, quindi, utilizzate questi portali e non volete imbarcarvi in complicate alternative non-ufficiali, siete costretti a mantenere il plug-in per Silverlight sul PC. In tutti gli altri casi, può essere rimosso tranquillamente.

» Fix it per disinstallazione automatica di Silverlight

» Verifica installazione Silverlight

Adobe Reader

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Windows 8 integra già "di serie" un lettore di PDF. Google Chrome e Firefox sono entrambi in grado di mostrare questo tipo di file senza ausili esterni. A questo punto, a cosa serve mantenere anche Adobe Reader? certo, uno strumento dedicato rimane la scelta migliore se lavorate abitualmente con file particolarmente complessi, ma coloro i quali debbano solo leggere le bollette o qualche pubblicazione sporadica possono indubbiamente sfruttare il browser web e rendere disponibili parecchi megabyte di spazio su disco, oltre che liberarsi di un software la cui componente per il download degli aggiornamenti rimane attiva anche dopo la chiusura della finestra principale.

» Adobe Reader and Acrobat Cleaner Tool

WinZip/WinRAR

Intendiamoci: se avete regolarmente acquistato una licenza d'uso, WinZip e WinRar rimangono ottime scelte per la gestione degli archivi compressi.

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Se però avete ormai superato il periodo di prova e non volete metter mano al portafogli... sì, questi programmi funzionano comunque, ma siete in una situazione di illegalità, particolarmente grave in ambiente professionale (WinZip chiarisce tramite una pagina ufficiale di non essere un programma "free"). Rimuovendoli subito in favore di un'alternativa open source (come l'eccezionale 7-Zip) sarete perfettamente in regola, tanto con la Guardia di finanza, quanto con... la coscienza.

» How to uninstall WinZip

Microsoft Office Starter oppure  "trial"

La maggior parte dei notebook in circolazione viene venduta con una versione di Microsoft Office che funziona perfettamente per 90 giorni, salvo poi bloccarsi completamente oppure autolimitarsi all'edizione "ridotta" chiamata Office Starter.

È importante prendere una decisione prima della scadenza: se avete la necessità assoluta di utilizzare proprio il pacchetto Office di Microsoft, fareste meglio ad acquistarlo per tempo. Se però non avete denaro da investire in questo modo, il consiglio è di rimuovere immediatamente tutto in favore di LibreOffice: è open source, quindi perfettamente libero e legale anche per l'utilizzo a scopi commerciali, e, soprattutto, avrete la certezza che non smetterà di funzionare proprio la sera prima della data ultima per la consegna del progetto che deciderà fra promozione o licenziamento.

» Come disinstallare Office Starter 2010 (ricordate di eliminare anche l'Assistente all'attivazione ed altri eventuali componenti che contengano la dicitura Microsoft Office nel nome).

Microsoft Works

Microsoft Works è un vecchio pacchetto per la produttività personale che molti assemblatori installavano sulle proprie macchine come alternativa a basso costo ad Office. L'ultima versione risale al lontano 2007, ed è pressoché impossibile ritrovarlo sui sistemi oggi in commercio.

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Se però avete una macchina un po' data, magari "intonsa" oppure ripristinata tramite i CD del produttore, fate una verifica e non esitate a rimuoverlo senza pietà in caso lo troviate installato: il già citato LibreOffice fornisce software analoghi in una veste molto più moderna e sicura.

Antivirus "trial"

I produttori di PC vengono pagati dalle Case che sviluppano software di sicurezza per preinstallare sui nuovi sistemi versioni "a scadenza" dei software antivirus, con la speranza che, trascorsi i 30 o 60 giorni a disposizione per la prova gratuita, il proprietario decida di sborsare denaro per acquistare la versione completa.

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Il giochino funziona abbastanza bene, ma, troppo spesso, finisce che l'utente non si renda conto che lo strumento non è più funzionante (o non se ne interessi): è quindi una scelta saggia rimuovere subito dopo l'acquisto qualsiasi antivirus preinstallato e procedere al setup di un prodotto completo: avast! Free Antivirus oppure Avira Free Antivirus svolgono egregiamente il proprio lavoro, non scadono dopo pochi mesi e sono completamente gratuiti per uso privato.

» Disinstallazione di Norton Internet Security

» Disinstallazione o reinstallazione dei prodotti McAfee

Utility di deframmentazione

Le utilità di deframmentazione di terze parti avevano senso fino a Windows XP. Nelle iterazioni successive, però, l'utilità integrata ha compiuto balzi in avanti giganteschi, tale da diventare più che sufficiente per svolgere il compito in modo soddisfacente già da Windows Vista.

Di più: i dischi a stato solido (SSD) che stanno progressivamente sostituendo quelli a piatti rotanti (HDD) non abbisognano di deframmentazione. Al contrario! questa procedura, se eseguita regolarmente, contribuisce ad accorciare il ciclo di vita degli SSD (motivo per cui Windows 7 e successivi disabilitano automaticamente la deframmentazione di queste periferiche).

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Utilizzare oggi un software addizionale per il compito è una scelta difficilmente giustificabile: la sensazione è che chi produce questi programmi stia sfruttando gli ultimi strascichi di una vecchia necessità per rifilare applicativi di cui, in realtà, non v'è più alcun bisogno.

"Codec pack" (e pressoché tutti i "codec")

Installare decodificatori addizionali all'interno del sistema operativo è un cattiva idea sotto ogni punto di vista. La piattaforma Microsoft veicola già, a partire da Windows 7, quanto necessario per riprodurre audio e video in (quasi) tutti i formati più diffusi. Inoltre, il setup di codec aggiuntivi (scaricati da chissà dove! realizzati da chissà chi!) espone ad un serio rischio di compromettere la stabilità del sistema con file obsoleti o contrarre malware camuffati.

In caso un filmato non funzioni a dovere con Windows Media Player, provate con VLC media player, magari nella pratica declinazione "portable" che argina tutto in una singola cartella: avrete a disposizione un lettore moderno, veloce, con licenza open source e già dotato di tutto quello che serve per vedere e sentire praticamente qualsiasi film, DVD commerciali inclusi.

Se neanche così funziona, è altamente probabile che stiate cercando di aprire un file non-multimediale sotto mentite spoglie. Io desisterei subito, fossi in voi..

RealPlayer

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Nei lontani anni 90, prima della rivoluzione YouTube, RealNetworks era l'azienda di riferimento per chiunque volesse trasmettere o ricevere audio/video via Internet. Il "ricevitore", RealPlayer, è stato soppiantato dallo streaming tramite la già citata tecnologia Adobe Flash, a propria volta (quasi) superata con la diffusione di HTML5.

Il pacchetto RealPlayer rimane però presente su moltissimi PC, sui quali troppo spesso finisce traghettato all'interno del pacchetto di installazione di altri programmi. Nei fatti, però, si tratta solo di un ennesima reliquia che ha fatto il suo tempo, e ora occupa risorse senza alcuna giustificazione pratica.

» Disinstallazione e reinstallazione di RealPlayer

QuickTime

L'argomentazione per la disinstallazione del pacchetto multimediale QuickTime è del tutto speculare a quella per RealPlayer. La più significativa differenza è che, trattandosi di un prodotto Apple, la soluzione è spinta vigorosamente dal colosso dei dispositivi mobili: QuickTime è richiesto per visualizzare molti filmati su apple.com e per alcune operazioni di codifica all'interno di iTunes. Se non usate nessuno dei due, però, potete disfarvene tranquillamente.

» Rimozione e reinstallazione di iTunes, QuickTime e di altri componenti software per Windows Vista o Windows 7

.NET Framework 1.x (e, presto, 3.5 e precedenti)

La presenza del pacchetto 1.0 e 1.1 (chiamiamoli "1.x") del framework Microsoft non è un requisito per utilizzare la più moderna e diffusa 3.5 (al contrario delle versioni intermedie comprese fra le due). Considerando che le applicazioni che richiedono esplicitamente questa release sono talmente obsolete da poter essere considerate "abbandonate", stiamo parlando di vera e propria zavorra digitale. Di più: i programmi ben fatti che si appoggino alla versione 1.x funzionano alla perfezione anche in caso sul sistema sia presente solo la 2.0.

Il vantaggio di rimuovere .NET framework 1.x si scopre soprattutto contestualmente agli aggiornamenti di Windows Update: non dovendo scaricare e applicare le patch anche per questo componente, la procedura impegna meno la linea e finisce più rapidamente.

Il discorso potrà essere esteso presto anche al ramo 2.x e 3.0, la cui unica ragione di vita è l'essere un pre-requisito per .NET framework 3.5. Considerando che .NET framework 4.0 e successivi non richiedono il ramo 3.x, potremo presto rimuovere anche queste build. È però prematuro farlo ora: la maggior parte dei programmi scritti in C# e compagnia attualmente in circolazione lavora ancora con .NET framework 3.5, senza compatibilità automatica con il 4.0. Tenetelo però presente per il futuro.

» .NET Framework cleanup tool

Adobe AIR

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L'ambiente runtime lanciato nel 2008 da Adobe per consentire agli sviluppatori Flash di realizzare software in grado di girare su molteplici dispositivi stenta a decollare. In un contesto tecnologico in cui HTML, Javascript e le altre tecnologie standardizzate la fanno da padrone sul web e i linguaggi nativi per le singole piattaforme mobili sono la scelta migliore, anche in questo caso è difficile prevederne un successo nell'immediato futuro, nonostante Adobe stia cercando di diffondere AIR veicolandolo all'interno di altri prodotti.

Provate tranquillamente a disinstallarlo: come si vede dallo screenshot in alto, la procedura di rimozione verifica in maniera puntuale la presenza di applicativi che richiedano AIR, e vi consente di annullare l'operazione in caso vi rendiate conto di non poterne, in realtà, farne a meno.

Bonjour e (gli altri I componenti aggiuntivi di) iTunes

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iTunes per Windows porta in dote una nutrita schiera di tool di supporto, i principali dei quali sono immortalati nello screenshot qui sopra.

Se non possedete una Apple TV verso la quale trasmettere da PC e non condividete la libreria in rete con altri sistemi, Bonjour, e il suo processo mDNSResponder.exe perennemente in esecuzione, possono tranquillamente andarsene.

Se non avete un iPhone o un altro dispositivo con iOS, nemmeno Apple Mobile Device Support vi serve a qualcosa.

Apple Software Update e Supporto Applicazioni Apple sono invece componenti che è altamente consigliabile/indispensabile mantenere se volete iTunes. A questo punto, la domanda è: lo volete davvero? certo, se avete un apparecchio basato su iOS, la risposta è "sì". In tutti gli altri casi, un player multimediale altamente orientato all'organizzazione della musica come MediaMonkey (gratuito nella già completissima versione base) è superiore al prodotto Apple sotto pressoché qualsiasi punto di vista, pur mantenendo un'interfaccia grafica molto simile.

Safari

Safari per Windows è fermo alla versione 5.1.7 del maggio 2012. In altre parole, lo sviluppo del browser Apple nella sua declinazione per Windows è stato interroto. Chiaro segnale è che la versione 6, lanciata su Mac dal 2012, non si è mai concretizzata sulla piattaforma concorrente, mentre già si attende Safari 7 per OS X

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Se ancora avete questo programma installato (e, considerando che in passato veniva proposto con insistenza dall'utilità di aggiornamento di iTunes e QuickTime, è sicuramente possibile anche se non lo avete scelto manualmente), non indugiate nel toglierlo di mezzo alla primissima occasione utile.

Adobe Acrobat, Photoshop e qualsiasi altro software professionale "piratato"

Anche se siete scarsamente interessati alle implicazioni legali o morali, installare software pirata non è mai una buona idea, se non altro perché si tratta di un canale privilegiato dai malintenzionati per distribuire malware.

Piuttosto, cercate di capire se esistono soluzioni alternative, gratuite, che svolgano i medesimi compiti. Ad esempio: se piratate Adobe Acrobat solo per creare o modificare PDF, sostituitelo con PDFCreator e PDF-XChange Viewer. Photoshop solo per ridimensionare le immagini o rimuovere gli occhi rossi? Paint.NET è assolutamente equivalente, per queste operazioni di base.

Qualsiasi cosa non usiate più

Più in generale, non cedete alla tentazione del "massì, lo tengo installato perché può tornare buono"! piuttosto, abituatevi a rimuovere periodicamente qualsiasi software che non venga usato da qualche tempo: otterrete un PC più veloce, meno aggiornamenti da scaricare e, ancora più importante, un numero ridotto di software obsoleti capaci di generare problemi a causa di un'integrazione imperfetta con il sistema operativo oppure interessati da mancanze sotto al fronte "sicurezza" (gli esperti chiamano questa procedura "riduzione della superficie di attacco").

Perché, vi svelo un segreto: in caso di necessità, i programmi rimossi possono essere reinstallati.