Come recuperare con Photorec i file cancellati per errore da Windows e Linux

Quando, per errore o distrazione, cancelliamo qualcosa di importante dal nostro computer, e svuotiamo poi il cestino,il primo problema da affrontare è riuscire a recuperare questi dati. Sino a quando lo spazio occupato da questi file non viene sovrascritto da altri dati, ci sono speranze di poterli recuperare, nel momento in cui qualcosa viene scritto negli spazi occupati in precedenza potete dire addio al vostro file.

Ci sono molti programmi per Windows che fanno il recupero dati, più o meno bene, in questo articolo parleremo di Photorec, programma gratuito, portable e multi piattaforma (Linux, Mac OSX e Windows). Mentre per Windows basta scaricare l’archivio ed estrarne il contenuto, in Ubuntu (nel mio caso) va installato con i comandi, da terminale, sudo apt update e sudo apt install testdisk, poi lo si avvia con sudo photorec.

L’interfaccia tra i due sistemi operativi è simile, ci si muove e si conferma solo tramite tastiera, quindi niente punta e clicca con il mouse.

Funzionamento

Dato che la versione Windows è portable consiglierei di estrarne il contenuto in un disco esterno/pendrive piuttosto capiente, oppure di utilizzare una partizione del disco fisso diversa da quella da cui volete recuperare i dati.

In questo modo non si corre il rischio di sovrapporre gli spazi occupati dai file cancellati con i file recuperati.

Si seleziona prima il disco fisso da cui recuperare i dati.

Come vedete nelle foto, che sia ambiente Linux o Windows non cambia nulla la grafica è molto simile.

Potete scegliere ora il Whole disk (l’intero disco fisso), oppure la singola partizione con i dati. Nella mia prova in ambiente Windows avevo una sola partizione nel disco fisso, quello di Ubuntu aveva più partizioni.

Dalla schermata precedente selezionate File Opt.

Durante le prove fatte ho visto che il numero di file recuperati è altissimo se non modificate questa opzione, consiglierei quindi di premere s per deselezionare tutti i tipi di file e poi cercare solo le estensioni dei file che vi interessa recuperare.

Premere C per avviare la ricerca, in questo modo i file recuperati si troveranno in una serie di cartelline all’interno della cartella in cui avete estratto il contenuto dell’archivio scaricato inizialmente.

A seconda delle dimensioni del supporto da analizzare armatevi di grande pazienza.

Fortunatamente il recupero si può interrompere e riprendere in seguito, basta riavviare Photorec e vi chiederà se volete proseguire.

In uno dei computer utilizzati per le prove, con hard disk da 300 gigabyte, questo è il risultato dopo circa otto ore di scansione. Milletrecentotrentadue cartelle recuperate, con circa 500 file all’interno, per oltre 130 gigabyte di file recuperati.

Entrando però in una cartella si nota subito che sono pochissimi i file con un nome comprensibile.

Per questo ho detto prima di limitare il tipo di file da ricercare, meno file e cartelle da aprire altrimenti i tempi della vostra ricerca diventano lunghissimi.

Di tutti i file che ho provato ad aprire, presi a campione, come documenti office, immagini o archivi compressi la percentuale di quelli utilizzabili era decisamente alta.

Ho trovato moltissimi file di testo TXT, credo che, cercando settore per settore, abbia convertito dei pezzi di file di testo trovati in quell’area, infatti molti di questi file sembravano incompleti.

A livello di tempo impiegato se la cava molto meglio su una pendrive, anche qui limitate il numero di tipi di file da ricercare.

Conclusioni

Se cercate un programma per il recupero dati facile da capire e veloce, direi che Photorec non è la scelta più adatta per voi.

In alcuni passaggi, vuoi per l’utilizzo di una vecchia interfaccia DOS e lo spostarsi solo con la tastiera per selezionare i vari comandi, non è per niente comodo ne semplice nell’utilizzo.

Quanto al tempo impiegato per tutta l’analisi di un disco fisso, settore per settore, è altissimo, dipende dalle dimensioni del disco e da quanti settori deve leggere. Va molto meglio se controllate una pendrive dove il numero dei settori è più limitato e dovreste riuscire a cavarvela in pochi minuti.

Se volete provare a recuperare un numero altissimo di file, invece, Photorec si è dimostrato molto valido e quasi tutti i file che ho provato ad aprire erano leggibili

Pro:

• Portable
• Alto numero di file recuperati
• Si può ricercare uno specifico tipo di file

Contro:

• Non è semplice da usare
• Lentissimo nella ricerca su un disco fisso
• Quasi tutti i file recuperati non hanno un nome chiaro e vengono sparsi in tantissime cartelle separate, quindi ricercare un file è un vero problema.