In alcuni sfortunati casi, può capitare di scoprire che, per un errore di copia o un deterioramento del supporto fisico, i dati che avevamo archiviato risultano danneggiati o incompleti, magari al punto da rendere un file illeggibile. Questo è uno dei motivi per cui non è prudente avere un solo backup, ma è anche uno dei motivi per cui è bene conoscere la possibilità di poter correggere e ripristinare i file danneggiati, senza occupare necessariamente lo spazio di un ulteriore backup. Ciò è reso possibile dall'impiego preventivo della parity (parità) e dei suoi algoritmi: una forma ridondante di controllo di esattezza dei dati usata in alcune forme di archiviazione RAID tipica dell'ambito aziendale, ma meno nota all'utente medio. Tuttavia, grazie ad appositi programmi gratuiti, possiamo godere dei suoi benefici anche noi utenti domestici.

Il programma di riferimento è MultiPar, che purtroppo (oltre a non essere gradito a Windows Defender) non ha una versione in Italiano; quindi, considerando come l'interfaccia sia decisamente simile, useremo per i test la "defunta" versione italiana del suo progenitore, QuickPar (per chi è a suo agio con l'inglese, vale la pena dare un'occhiata a MultiPar: correntemente mantenuto e aggiornato, consente di usare anche l'accelerazione GPU e impostare altre personalizzazioni d'uso).

Dopo la rapida installazione (nemmeno 1 MB su disco), appena avviato il programma, ci viene proposto di impostare alcune preferenze; per i test sono state scelte queste:

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

L'interfaccia utente può sembrare inizialmente sconfortante per "tecnicismi" e molteplicità di settaggi, ma per l'utilizzo base, come vedremo, è sufficiente agire anche solo su un singolo indicatore. Per adesso non modifichiamo nulla e diamole un'occhiata:

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

Con "Aggiungi File" risulta possibile scegliere singoli file in una cartella, ma in questo test abbiamo selezionato un'intera cartella di riferimento (chiamata "archivio") con tutti file da preservare. Questa operazione va fatta chiaramente prima che i dati risultino compromessi, poiché per creare i file che serviranno all'eventuale recupero, è necessario partire dagli originali in "perfetta salute". L'impostazione di default ci propone una ridondanza del 10%, con una efficienza di recupero del 98,2% e la possibilità di rigenerare da un minimo di 0 ad un massimo di 3 file (oscillazione dovuta alle differenti dimensioni dei file nella cartella).

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

Clicchiamo su "Crea" e, dopo una manciata di secondi, il processo di creazione è terminato

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

e possiamo cliccare su "Verifica", per controllare la conformità dei risultati:

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

Il programma ci informa che nessuna riparazione è necessaria. Nella cartella con i file originali sono stati creati altri file con estensione .PAR2, la cui dimensione complessiva è di circa 28 MB rispetto ai circa 277 MB complessivi dei file originali, rispettando quel 10% che era stato impostato nell'interfaccia iniziale (in cui erano fornite anche le dimensioni totali e quelle dei file PAR2 generati).

I file "archivio.vol..." sono quelli che contengono i vari blocchi di ripristino (indicati dai numeri progressivi dopo "vol"), mentre "archivio.par2" è l'inventario dei blocchi. Cliccando su uno qualunque dei PAR2 si riapre l'interfaccia soprastante con l'elenco dei file che ci conferma che non ci sono difetti o file mancanti.

Per mettere alla prova le capacità di recupero di QuickPar, simulando un danneggiamento diffuso, cancelliamo il file più piccolo (l'immagine PNG da 53 kB), cancelliamo anche i primi 1264 byte (dunque ben più dell'header) del video MP4 e modifichiamo inoltre l'EXE cancellando gli ultimi 1000 byte, sovrascrivendo al suo interno 10 kB di dati (replicando 10 kB già presenti) e cancellando infine altri 40 kB dalla parte centrale del file. Conseguenze: il video non viene riconosciuto dal lettore e il programma non si avvia (e non ha nemmeno più l'icona con il suo logo).

Cliccando due volte su uno dei file PAR2, questo è ciò che ci si presenta:

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

In rosso è segnato il file mancante ed un giallo i file da riparare. La rincuorante barra verde ci comunica che usando solo 2 dei 73 blocchi di recupero è possibile ripristinare tutto. Clicchiamo su "Ripara" e dopo un secondo, sembra esser stato tutto riparato a dovere:

Come ripristinare file danneggiati QuickPar

I file ripristinati funzionano correttamente e il confronto dei rispettivi hash conferma che sono stati ricostruiti alla perfezione. I file .BAK (che nonostante l'estensione possono essere aperti con il programma del rispettivo file d'origine) sono ancora presenti, a monito dello scempio perpetrato; per farli eliminare automaticamente (risparmiando spazio prezioso) dovrebbe essere sufficiente, nella sezione "Preferenze", mettere la spunta su "Cancellare file corrotti dopo la riparazione", sebbene nei nostri test ciò non sia sempre avvenuto.

Per una maggiore tutela dei file, è possibile aumentare il parametro "ridondanza" oltre il 10%: aumenteranno le dimensioni dei file PAR2 con i blocchi di recupero, ma aumenteranno anche le capacità di recupero. Va infatti ricordato che se le modifiche volontarie o i danni ai file sono particolarmente ingenti rispetto ai parametri impostati (dunque ben oltre un esiguo bit rot), QuickPar non sarà in grado di recuperare tutto.

Ad esempio, nel nostro test (ridondanza 10%) se cancelliamo il PDF di 8 MB verrà ripristinato senza esitazioni; se invece cancelliamo il programma di circa 90 MB sui 277 MB totali della cartella, non sarà possibile recuperarlo. Il suo recupero diventerà possibile impostando una ridondanza minima del 36%, con conseguente aumento del tempo necessario per produrre i file PAR2 (circa 25 secondi) e connesso aumento della dimensione complessiva dei file PAR2 stessi (circa 97 MB, che non a caso è approssimativamente la dimensione del file da recuperare sommata a tutti quelli di dimensione inferiore).

Da ricordare inoltre che per QuickPar non c'è differenza fra modifica accidentale o voluta: se modifichiamo uno dei file coinvolti, perché magari è un documento d'ufficio, QuickPar lo segnalerà come da ripristinare; in tal caso occorre cancellare i file PAR2 e ricrearli con la versione aggiornata del file. Si tratta dunque di un programma da usare con attenzione qualora si scelga di applicarlo a cartelle o file di uso frequente e con possibili aggiornamenti.

USI NON CONVENZIONALI

  • Backup "totipotente"

Impostando una ridondanza del 100%, si ottiene una serie di file PAR2 di dimensione complessiva leggerissimamente superiore all'originale, che sono in grado sia di ricreare tutti i file di origine, sia di riparare completamente i file di un backup dei medesimi file, qualunque sia il danno subito (in tal caso, il programma dichiara efficienza superiore al 99%). In pratica è come avere un backup che è anche in grado di correggere un altro backup, sebbene il contenuto dei file PAR2 non possa essere letto se non dopo che sono stati riprodotti i file salvaguardati (quindi richiede spazio di destinazione proporzionale alle proprie dimensioni).

  • File "snapshot"

Un uso ulteriore potrebbe essere quello di usare i file PAR2 come backup sintetico dell'ultima versione di un file, che non diventa resistente alle modifiche, ma al bisogno può essere ritrasformato nell'ultima versione tutelata dai file PAR2 (che in questo caso non hanno plausibilmente bisogno di avere ridondanza al 100%, risultando quindi più piccoli di una normale copia di backup).

  • File nascosto (cancellato)

Se vengono creati dei file PAR2 relativi ad un gruppo di file, anche se la cartella originale che li contiene viene poi copiata e rinominata o anche se tutti i file PAR2 vengono spostati in una cartella nuova, un file cancellato risulta ripristinabile (se le impostazioni di ridondanza lo consentono) una volta rimessi i PAR2 e gli altri file nella nuova cartella (da ricordare: i PAR2 da soli non sono sufficienti, anche se gli altri file non concorrono attivamente al ripristino del file cancellato). In fondo, è come se i PAR2 contenessero il file cancellato in modo offuscato, ma per recuperarlo serve adeguata presenza degli altri file originali, oltre che i PAR2 (questi anche non necessariamente tutti). Chiaramente, in ambito sicurezza, non è affatto un metodo che sostituisce una adeguata cifratura, ma può essere al massimo uno stratagemma per occultare un "file cifrato fantasma" che, se individuato, sarà comunque protetto dalla sua password.

  • File illeggibile

Una variante rispetto a quanto detto sopra: se un file viene volutamente mutilato e "scarabocchiato" in modo da risultare illeggibile, può poi essere recuperato (ed eventualmente decifrato, se è protetto da password) solo se in possesso dei PAR2 (che possono essere creati anche direttamente in un'altra cartella o tenuti in un altro drive) da riabbinare al file, a cui applicheranno le modifiche che lo renderanno di nuovo leggibile (anche in questo caso va prima valutata e, soprattutto, testata un'adeguata ridondanza).