Proxmox 8.4 è ora disponibile per il libero download, e tutte le installazioni che già montino Proxmox 8.3 o versioni precedenti del ramo 8.x possono essere aggiornate direttamente, senza perdita di dati. Ma, per prevenire problemi e incompatibilità, è importante impartire i comandi giusti. Vediamo dunque come aggiornare subito a Proxmox 8.4 nel modo corretto
La presente guida prevede che il nodo Proxmox che desideriamo aggiornare già monti una qualsiasi versione del ramo 8.x. I nodi con Proxmox 7.x o versioni ulteriormente precedenti possono comunque essere aggiornate in modo simile, ma è necessaria qualche accortezza in più. Per maggiori informazioni, si veda la pagina "Upgrade from 7 to 8" della Wiki ufficiale
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo "zero": Backup!
La procedura che vedremo di seguito consente di aggiornare direttamente a Proxmox 8.4, senza perdita di dati. La procedura è piuttosto sicura, soprattutto se si aggiorna un nodo Proxmox che non sia stato modificato rispetto all'installazione di default.
Ciò nonostante, è bene capire che stiamo comunque svolgendo un intervento delicato: se qualcosa andasse storto, magari a causa di uno sbalzo di corrente, dell'esaurimento dello spazio su disco o di una qualsiasi altra circostanza imprevista, potremmo perdere l'accesso al nodo e/o alle virtual machine e container. È dunque imperativo fare un backup prima di cominciare.
Ci sono vari modi:
- per gli ambienti più strutturati, la soluzione di riferimento è Proxmox Backup Server (open source)
- in alternativa, puoi catturare un'immagine completa del disco
- usare la funzione di backup integrata (sezione
Backup
all'interno di ogni singola VM o container), ricordando poi di copiare il file generato su un disco esterno al nodo Proxmox
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo 1: Web console o SSH
Procedi ora ad aprire la console:
- accedi all'interfaccia web di Proxmox
- seleziona il nodo che vuoi aggiornare dalla lista sulla sinistra
- clicca sul pulsante
>_ Shell
In alternativa, puoi connetterti direttamente SSH al tuo nodo e lavorare da lì.
» Vedi anche: SSH con Windows, Linux, Mac: la Guida Definitiva
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo 2: Verifica della versione corrente
Se stai usando l'interfaccia web, la versione corrente di Proxmox è indicata in alto. È comunque una buona idea verificarla esplicitamente anche tramite linea di comando. Allo scopo, ti basta impartire pveversion
.
Nello screenshot seguente, ad esempio, si nota che il nodo Proxmox monta la versione 8.3.5
Questa informazione ci servirà in seguito per verificare che, effettivamente, l'upgrade sia stato svolto.
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo 3: Eseguire l'upgrade
Procediamo ora con l'aggiornamento vero e proprio, impartendo il seguente comando concatenato:
apt update && apt dist-upgrade -y && apt autoremove -y && reboot
Nota che proprio apt dist-upgrade
è il comando indicato nella documentazione ufficiale. Su Internet ho visto utenti consigliare altri comandi, ben più invasivi, che però rischiano di aggiornare la distribuzione Debian che sottende a Proxmox, creando un disallineamento fra i due componenti che potrebbe compromettere il servizio. È importante utilizzare solo lo specifico comando ufficiale appena indicato.
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo 4: Avviare VM e container
Al termine della procedura di aggiornamento, il nodo verrà riavviato automaticamente.
Dopo il reboot, accedere all'interfaccia web e ri-avviare manualmente le varie virtual machine e container che non fossero state configurate per essere avviate automaticamente al boot di Proxmox. Per evitare questa incombenza, è sufficiente:
- selezionare la virtual machine o il container che si desidera auto-avviare al boot
- cliccare
Opzioni
- fare doppio click su
Avvia al boot
- spuntare la casella
- cliccare
OK
D'ora in avanti, il container o la VM in questione verrà avviato automaticamente ad ogni accensione del nodo Proxmox.
Aggiornare a Proxmox 8.4, Passo 4: Verificare la versione
Per verificare quale nuova versione sia esecuzione, aprire nuovamente la console web o il collegamento SSH e impartire lo stesso comando pveversion
già usato in precedenza.
Nello screenshot seguente, si vede che il sistema in questione è stato aggiornato a Proxmox 8.4.1
Bonus: alias per l'aggiornamento rapido
Per facilitare l'operazione di aggiornamento in futuro, puoi valutare di creare un alias, cioè una singola parole che, impartita nel terminale, esegua tutto il comando concatenato mostrato in precedenza.
Allo scopo, apri questo file in modifica sul tuo nodo Proxmox:
nano /root/.bashrc
In caso dovessi ricevere un errore "comando non trovato", installa l'editor Nano come descritto qui:
Ti basta ora definire il tuo alias: io ho usato la parola zzupdate
perché è il comando che sono abituato ad utilizzare sui sistemi Ubuntu, ma tu puoi scegliere quello che vuoi:
alias zzupdate="apt update && apt dist-upgrade -y && apt autoremove -y && reboot"
Salva la modifica e esci dall'editor di testo premendo, in sequenza, Ctrl+X
, Y
, Invio
.
Affinché il comando diventi disponibile devi solo chiudere la console e riaprirla (oppure impartire source /root/.bashrc
). Fatto ciò, puoi provare subito ad usare il tuo alias e vedere cosa succede.
Esperienza personale
In questa guida abbiamo visto come aggiornare un nodo a Proxmox 8.4. Negli ultimi anni, ho svolto questo stesso upgrade almeno uno un paio di volte sul mio nodo Proxmox per migrare da Proxmox 8.x alla versione successiva, e tutte le volte l'operazione è andata a buon fine senza esitazioni. Ribadisco però l'importanza di realizzare preventivamente un backup: non si sa mai!