Sui social network sta circolando con sempre più insistenza uno stralcio di “End of Days”, un libro pubblicato da Sylvia Browne nel 2008 che profetizza l’attuale epidemia di coronavirus. E anche un episodio del noto cartone animato "I Simpson" sembra averci visto lungo in merito all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questi giorni. Ma si tratta di vere profezie?
il libro di sylvia browne
Ecco le righe “incriminate”, tratte dal libro di Sylvia Browne:
“...entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a causa di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto, sembrerà scomparire completamente per altri dieci anni, rendendo ancora più difficile scoprire la sua causa e la sua cura”.
Quella della Browne può essere definita una profezia attendibile? Snopes risponde a questa domanda dicendo che si tratta più che altro di una fortunata intuizione, considerato che il libro è stato scritto subito dopo l’epidemia di Sars (un’altra malattia polmonare), e quindi in un momento in cui tematiche del genere erano sulla bocca di tutti e facevano molto scalpore.
Il libro della scrittrice, inoltre, dice che nel 2010 avremmo dovuto fronteggiare un’altra grave infezione che però non è mai arrivata. Pertanto, possiamo dire la Browne è attendibile solo per metà: una volta ci ha azzeccato, mentre l’altra volta le è andata buca.
Abbiamo poi un contributo di The Guardian, che sottolinea come l’autrice-indovina avesse erroneamente predetto la morte di Amanda Berry, una ragazza che poi si seppe essere stata rapita, segregata e violentata dal suo aguzzino per più di dieci anni, ma che nel 2013 riuscì a scappare insieme ad altre ragazze a cui era toccata la stessa crudele sorte.
i simpson
Per quanto riguarda le previsioni dei Simpson sul coronavirus, la puntata sotto la lente di ingrandimento sarebbe la numero 21 della quarta stagione. Eccola qui:
Secondo i complottisti, la puntata in questione predice l'avvento del coronavirus: alcuni magazzinieri cinesi sono influenzati e, mentre preparano i pacchi da spedire negli USA, ci tossiscono dentro, diffondendo così il virus respiratorio in tutto il mondo
In realtà, basta dare uno sguardo al video per scoprire che il virus dei Simpson (chiamato "influenza Osaka") è originario del Giappone e non della Cina. Peraltro, il modo in cui viene diffuso nell'animazione di Matt Groening non ha alcuna attinenza con le modalità di contagio del tanto temuto coronavirus.