Google ha appena annunciato di aver apportato alcune modifiche al modo in cui vengono gestite le registrazioni vocali raccolte dal suo assistente vocale, così da garantire la massima privacy degli utenti

Google Assistant non salverà più registrazioni vocali utenti - FrShot_1569244271

La scorsa estate, Google e un paio di altre grandi aziende tecnologiche sono state fortemente criticate per le modalità di gestione dei file vocali raccolti dagli assistenti vocali Google Assistant, Alexa, Siri e Cortana. E' emerso, infatti, che molte registrazioni venivano riascoltate da dipendenti in carne ed ossa, che talora si trovavano ad ascoltare anche stralci di conversazioni riservate (e piuttosto imbarazzanti), registrate per errore.

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Google ha chiarito che la società non ha mai memorizzato i dati audio per impostazione predefinita, ma l'ha fatto esclusivamente nell'ambito di una funzionalità opzionale chiamata Voice & Audio Activity (VAA), che consente agli utenti di aiutare Google Assistant a riconoscere meglio la propria voce nel tempo. I revisori umani, dunque, sono stati impiegati dall'azienda limitatamente a questa circostanza, con il fine ultimo di migliorare il riconoscimento vocale.

Inoltre, Google ha dichiarato che sta introducendo nuovi filtri per la privacy dei dati audio, per garantire ai propri utenti la massima riservatezza possibili.

Entro la fine dell'anno, la società vorrebbe garantire agli utilizzatori la possibilità di controllare in prima persona il rilevamento della sensibilità di "Hey Google", per evitare che Google memorizzi le registrazioni vocali da attivazioni involontarie. Non solo: tra i piani c'è anche quello di ridurre drasticamente la quantità di dati audio memorizzati, eliminando i dati più vecchi di alcuni mesi.