Circola via WhatsApp l'ennesimo messaggio bufala, questa volta a nome della Direzione Sanitaria del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che suggerisce di bere bevande calde per sconfiggere il coronavirus
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), sul suo portale dottore, ma è vero che...? si affretta a smentire il contenuto di un messaggio che sta circolando su WhatsApp e recita testualmente:
“Consumate spesso durante il giorno bevande calde come tè, tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non è difficile berli. Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna (bambini)! Per chi può farlo, esponetevi al sole!”
Il consiglio fuorviante di bere bevande calde, mischiato ad alcune informazioni che sono invece corrette, è contenuto in un messaggio che purtroppo è stato diffuso da un’associazione ritenuta affidabile e sottoscritta dalla sua presidente, che è un medico.
Questa circostanza ha reso credibile il suo contenuto, traendo in inganno moltissime persone che lo hanno condiviso in buona fede. Il fatto che le informazioni scorrette siano mescolate ad altre che ricalcano le raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali, contribuisce ad aumentare la confusione. Inoltre, nel testo si sottolinea come la misura non sia difficile da seguire. In una situazione difficile, e in mezzo a tante notizie contrastanti, si accoglie volentieri una raccomandazione facile da mettere in pratica, come bere bevande calde.
Messaggi come questi sono altamente pericolosi. Infatti, maggiore è la confusione informativa, più cresce il rischio che, tra tante indicazioni, si decida di mettere in pratica solo quelle che ci aggradano di più. Per esempio, qualcuno potrebbe pensare che non serve lavarsi bene le mani se ha appena bevuto un tè caldo, o che può avvicinarsi in sicurezza a una persona malata se poi fa un gargarismo con un collutorio. Quando invece non è così.
Le uniche indicazioni da seguire sono quelle reperibili sul sito ufficiale del Ministero della Salute o dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Evitate di condividere messaggi non attendibili tipo catene di Sant'Antonio e attenetevi solo alle indicazioni provenienti dalle autorità sanitarie nazionali e internazionali.