Vergognose bufale sul coronavirus stanno prendendo di mira alcuni marchi della grande distribuzione. Prima è toccato ad una nota catena di supermercati del triveneto, ora invece è il turno dei negozi PaghiPoco della provincia di Palermo, che hanno denunciato una campagna diffamatoria veicolata mediante messaggi audio su WhatsApp e Facebook

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Sul finire di marzo, un messaggio ha raggiungo in poche ore migliaia di smartphone scatenando il panico in Polesine. Si comunicava che il macellaio di un noto supermercato era risultato positivo al coronavirus e che, quindi, tutta la carne venduta dall'uomo avrebbe dovuto essere immediatamente surgelata e poi fatta cuocere a lungo per debellare il presunto contagio.

Ovviamente si trattava di una bufala, ampiamente smentita dal direttore generale dell'Asl locale.

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Ora, invece, la Polizia Postale segnala che società Rocchetta S.r.l., titolare del marchio di supermercati PaghiPoco della provincia di Palermo, ha denunciato una campagna diffamatoria veicolata mediante messaggi audio su WhatsApp e Facebook, nei quali una voce femminile afferma di aver contratto il coronavirus all'interno di uno dei supermercati, segnalando che tutti i commessi sarebbero infetti.

Invitiamo tutti gli utenti a non condividere messaggi allarmistici o diffamatori che non provengano da fonti istituzionali, perché potrebbero risponderne penalmente. Ricordiamo che l'unico ente istituzionale autorizzato a divulgare informazioni sulla pericolosità o sull'eventuale ritiro dal commercio di prodotti alimentari è il Ministero della Salute.