In particolare in ambito aziendale, quando si preparano tanti computer da mettere in domino è impensabile, per una questione di tempi e costi, installarli uno alla volta e configurarli con tutti i programmi che servono, così si utilizzano i software di clonazione del disco fisso come Acronis True Image, a pagamento, o i gratuiti Aomei Backupper, Clonezilla o Macrium Reflect, per creare una immagine di backup e distribuirla sugli altri computer.

Però se sono di modelli diversi tra di loro, la semplice clonazione non basta più, perché al primo riavvio del computer clonato, in particolare con Windows 7, voleva dire una schermata blu, un BSOD, praticamente sicuro a causa delle componenti hardware diverse tra i due computer. Per risolvere questo problema ci viene in aiuto l’utilità di preparazione sistema di Microsoft, il Sysprep.

Il file sysprep.exe si trova nella cartella C:\Windows\System32\Sysprep, per poterlo utilizzare dovete essere amministratori del computer, e permette di ripulire alcune informazioni univoche che identificano il computer come il SID, che causerebbero problemi nel computer clonato a livello di dominio, e tutti i driver presenti nel sistema.

Il sysprep, eseguito in un computer con Windows già attivato, causa la necessità di dover riattivare il sistema operativo, potrebbe essere necessario riattivare anche altri programmi licenziati, come Office per esempio, che trovandosi su un hardware diverso potrebbero, non è detto, perdere l’attivazione. Se il computer era già a dominio ed eseguite un sysprep su questo, sarà tolto dal dominio e bisognerà reinserirlo.

La via più semplice per utilizzare sysprep è quella di avviare il suo eseguibile presente nella cartella che ho indicato in precedenza, mettere il flag nella casella Generalizza e arrestare il sistema.

Una volta spento il computer potrete poi procedere con la clonazione del disco fisso e distribuire l’immagine negli altri computer che dovete preparare.

Come utilizzare sysprep preparare computer aziendali prima clonazione

Vediamo di approfondire meglio i vari passaggi da fare prima, e dopo, l’utilizzo di sysprep.

Ci possono essere esigenze, o configurazioni particolari, a livello aziendale che io non ho, o che magari non ho mai usato, i commenti all’articolo sono a vostra disposizione se li volete segnalare.

  • Installiamo il sistema operativo con tutti gli aggiornamenti disponibili. L’attivazione di Windows non è necessaria in questo momento, tanto con il sysprep la perderemmo e bisognerà rifarla.
  • Installiamo tutti i programmi che ci servono, quelli che necessitano di licenza li attiveremo solo dopo aver distribuito l’immagine nei vari computer.
  • Ci possono essere dei programmi, come certi antivirus per esempio, che non vanno inclusi nell’immagine di backup ma installati solo nel computer finale.
  • Eseguiamo quindi quel minimo di configurazione dell’utente, o dei browser, che possiamo fare senza perderla dopo il sysprep.
  • Per mia comodità, e per non dimenticarmi di farlo, creo una cartella che contenga tutto quello che mi servirà dopo la clonazione, principalmente driver e programmi, o configurazioni, da reinstallare.

A questo punto si può eseguire il sysprep e poi la creazione dell’immagine da usare per la distribuzione.

Quando si andranno poi a clonare i vari computer le operazioni da eseguire saranno così molto ridotte, giusto la riattivazione di Windows e dei programmi che lo richiedono, l’eventuale installazione dei driver mancanti, che andrete a ripescare dalla cartella del disco fisso dove li avete salvati, e qualche ulteriore configurazione dell’utente che non si poteva fare prima.

In genere, quando poi distribuisco le immagini, mi accorgo sempre che manca qualcosa, quindi non prendetevela se dovrete rifare il sysprep e l’immagine più di una volta.Meglio perdere qualche minuto in più per avere l’immagine di backup perfetta.

A livello di computer casalingo l’utilizzo di sysprep non ha tanto senso, a meno che non vogliate crearvi una immagine del sistema operativo già pronta e adattabile a diversi computer.

Oppure che vogliate tentare di trasferire un sistema operativo funzionante, che contiene programmi per voi indispensabili e non reinstallabili, da un vecchio computer con problemi hardware, in un computer più recente, rispettando e riattivando però le varie licenze che possono essere presenti.

Esistono molte altre opzioni, anche da riga di comando, per l’utilizzo di sysprep, nell’articolo vi ho voluto presentare il metodo più semplice e che utilizzo sempre, quindi, per ulteriori informazioni e possibilità di configurazione del sysprep, potete consultare le guide Microsoft presenti in questa pagina.