Il lancio di Windows 1.0 del 1985 fu un momento importante per Microsoft. Nonostante la rivoluzione nel paradigma d'uso introdotta dall'uso dell'interfaccia grafica (GUI) al posto della linea di comando non avesse raccolto il favore del pubblico, era chiaro che le finestre e gli oggetti cliccabili sarebbero stati il futuro. Per Microsoft, lo stadio evolutivo successivo arrivò sottoforma di Windows 2.0, rilasciato sul finire del 1987. Lo sviluppatore, questa volta, migliorò drasticamente la gestione delle schermate a video, introdusse l'uso delle combinazioni da tastiera e veicolò il supporto al nuovo hardware. Ma, nel farlo, entrò nel mirino di Apple che fece causa all'azienda con l'accusa di aver copiato i suoi prodotti
nota: questo articolo fa parte de La storia completa di Windows.
Windows 2.0 gira su MS-DOS
Così come già il suo predecessore, Windows 2.0 non era un sistema operativo indipendente. Al contrario: si trattava di un software a 16 bit che doveva essere eseguita "sopra" al sistema operativo vero e proprio, che all'epoca era MS-DOS. L'installazione inizia infatti proprio impartendo il comando di setup dal prompt di MS-DOS
Pur avendo completato l'installazione, al riavvio del PC ci si ritrovava davanti al "solito" MS-DOS. Per avviare Windows era necessario entrare nella cartella (cd c:\Windows
), impartire il comando win
e attendere davanti alla schermata di caricamento
Il desktop è gestito da MS-DOS Executive: un precursore di Esplora file (Windows Explorer) che permetteva sia di sfogliare i dischi locali (floppy e hard disk) ma anche avviare i programmi e aprire i documenti
Riduci a icona e Ingrandisci
Windows 2.0 eredita da Windows 1.0 anche tutte le altre meccaniche legate alla gestione delle finestre a schermo. Ancora una volta, è possibile spostarle e ridimensionarle (trascinandole per gli angoli) in modo del tutto simile a quanto facciamo ancora oggi.
I programmi potevano essere ridotti ad icona e ingranditi, come già accadeva sul predecessore. Questa generazione modificò però la disposizione dei pulsanti dedicati: furono spostati nell'angolo in alto a destra, ovvero nella posizione ancora oggi in uso, e le icone adottarono frecce inverse che facevano intuire molto più chiaramente le azioni associate ai pulsanti rappresentati
Cambiò anche la terminologia: abbandonata la parola "zoom" per identificare l'ingrandimento delle finestre, vennero presentate le diciture Riduci a icona
, Ripristina
, e Ingrandisci
, ovvero le stesse tutt'oggi in uso
Le applicazioni ridotte a icona continuavano ad essere disposte ai piedi dello schermo, direttamente sul desktop sottostante: la "Barra delle applicazioni", dunque, ancora non esisteva.
Le singole icone delle applicazioni minimizzate sparivano non appena vi si faceva doppio click sopra per riattivarle: questo continuava a rendere il passaggio tra un programma e l'altro poco pratico
Interessante notare che un singolo click su un programma ridotto a icona mostra un menu con le azioni contestuali Ripristina
, Muovi
, Ridimensiona
, Riduci a icona
, Ingrandisci
e Chiudi
. Per la finestra del programma è necessario un doppio click
Il click con il pulsante destro del mouse non sortisce alcun effetto.
Combinazioni da tastiera
Microsoft accolse il feedback degli utenti che lamentavano, sin dall'uscita di Windows 1.0, che l'uso del mouse rallentava le operazioni rispetto alla tastiera. La risposta di Microsoft fu l'introduzione delle scorciatoie da tastiera per attivare i menu e i comandi. Per attivarle bastava premere Alt
in combinazione alla lettera sottolineata nel menu che si desiderava aprire
Questa stessa funzione, sebbene non sia più usata dal grande pubblico, è ancora ampiamente in uso ai giorni nostri, con la differenza che oggi è generalmente richiesto di premere il tasto Alt
in modo autonomo per visualizzare le lettere sottolineate che fungono da scorciatoia.
Finestre sovrapponibili (e la causa di Apple)
La principale novità di Windows 2.0 rispetto al predecessore fu la possibilità di sovrapporre le finestre. Mentre Windows 1.0 consentiva solo di affiancare le une alle altre in orizzontale o in verticale, qui gli spostamenti sono molto più naturali e simili a quanto ci aspettiamo oggi giorno
Questa novità non fu gradita ad Apple. Il gruppo di Cupertino fece infatti immediatamente causa a Microsoft, accusandola di aver violato il copyright che tutelava il sistema operativo usato sui Macintosh (non aveva un nome specifico, ancora: la dicitura "Mac OS" arrivò solo successivamente). Apple argomentava che l'interfaccia grafica, le icone e il funzionamento complessivo di Windows 2.0 erano palesemente copiati dal proprio.
Il tribunale respinse quasi tutte le accuse di Apple: il giudice stabilì infatti che l'idea stessa di un sistema operativo ad interfaccia grafica non poteva essere coperto da copyright. La decisione fu poi confermata in corte d'appello nel 1994.
Tuttavia, Microsoft fu giudicata colpevole di aver copiato un pugno di singole icone, fra le quali quelle del Cestino e delle cartelle. Queste grafiche vennero quindi modificate nelle release successive.
Supporto hardware e altre novità
Sul fronte hardware, Windows 2.0 introdusse il supporto alle schede grafiche Video Graphics Array (VGA) con risoluzione di 640x480 pixel e profondità di colore di 16 bit
Windows 2.0 fu inoltre dotato di un gestore per la memoria espansa (EMS), una modalità di accesso alla RAM che consentiva al sistema operativo di utilizzare banchi di memoria addizionali veicolati tramite apposite schede di espansione
Il sistema operativo acquisì poi il supporto alla tecnologia Dynamic Data Exchange (DDE) che permetteva la comunicazione fra programmi diversi.
I programmi in dotazione
A corredo di Windows 2.0 troviamo tutte le applicazioni già viste con la generazione precedente. Fra le principali, ricordiamo Calcolatrice, Calendario, Visualizzatore appunti, Orologio, Blocco note, Paint, Terminale, il gestore di informazioni Schedario e l'editor di testi Write
Il programma SMARTDrive venne incluso nel pacchetto. Si trattava di uno strumento importante, poiché si occupava di effettuare il caching in RAM delle richieste al più lento disco fisso, migliorando enormemente le prestazioni.
Importante ricordare inoltre che le prime versioni di Word ed Excel (vendute separatamente) richiedevano proprio Windows 2.0.
Requisiti di sistema
Windows 2.0 fu l'ultima generazione di Windows a poter essere eseguita direttamente da dischetto floppy, senza obbligo di installazione su hard disk. La confezione di vendita comprendeva 5 floppy.
Era necessaria la presenza di MS-DOS 3.0 sul PC, che doveva essere dotato di due lettori floppy, oppure di un lettore e un disco fisso con almeno 720 kB di spazio libero
La quantità di RAM minima raddoppiò rispetto alla generazione precedente: erano ora necessari ben 512 kB di memoria.
Le prime iterazioni richiedevano una CPU 8088.
Aggiornamenti e Windows 2.1
Microsoft rilasciò nel tempo varie versioni minori di Windows 2.0, fino ad arrivare a Windows 2.03 (la più diffusa). Ho trovato alcuni riferimenti anche a Windows 2.04, ma parrebbe trattarsi di una edizione destinata al solo mercato cinese.
Il ramo di sviluppo ripartì da Windows 2.1, immesso sul mercato già a maggio 1988. Si presentò in due edizioni distinte: Windows/286 2.10 e Windows/386 2.10, ognuna rivolta alla specifica tipologia di processori Intel 80286 e 80386. Fu la prima generazione di Windows a richiedere l'installazione su disco fisso.
L'aggiornamento minore successivo fu Windows 2.11 del marzo 1989, con il quale arrivarono modifiche minori alla gestione della memoria, il supporto al protocollo di rete AppleTalk e varie ottimizzazioni alla stampa.
In rete ho trovato menzioni anche di Windows 2.2 e Windows 2.21: parrebbe però trattarsi soltanto delle declinazioni rivolte al mercato cinese di Windows 2.1 e 2.11.
Evoluzione o rivoluzione?
Windows 2.0 è generalmente considerato un aggiornamento minore a Windows 1.0. In linea generale è sicuramente così, ma è importante non sottovalutare l'importanza specifica che ebbe Windows/386 2.10 nell'introdurre il supporto alla gestione avanzata della memoria presenti nel processore 80386.
Disponibilità e fine del supporto
Windows 2.0 fu immesso sul mercato il 9 dicembre 1987. Microsoft ne garantì il supporto fino al 31 dicembre 2001.