Recentemente in una mia discussione aperta qualche settimana fa, avevo chiesto se fosse possibile poter riutilizzare la matrice LCD di un vecchio portatile ormai defunto. La raccolta e l'analisi delle opinioni di molte persone, mi hanno indotto in ricerche che hanno consentito poi di raggiungere il risultato sperato.

Molti di voi si staranno domandando come sia possibile poter "riprendere" una matrice LCD smontata da un portatile e collegarla ad una sorgente video. Ebbene, non è così immediata la cosa, l'interfaccia modulare detta "LVDS" che collega i pin della matrice alla sorgente, va sostituita e ad essa vanno aggiunte una serie di schede che nello specifico sono: Controller LCD, Inverter LCD e Pulsantiera di comando del monitor.

Cosa è un Inverter LCD

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La figura mostra un inverter LCD. Sulla destra i cavi provenienti dal controller, a sinistra l'uscita di tensione ad altissimo voltaggio che alimenta la lampada. 

Solitamente alloggiato nella parte bassa della cornice che contiene il display, un Inverter LCD è quel componente necessario a generare la Tensione ovvero i Volt (V) adatti a far sì che la lampada utilizzata nella retroilluminazione del pannello si accenda e dia luce al pannello LCD.

Più nel dettaglio, il compito dell'Inverter è quello di trasformare la bassa Tensione in corrente continua generata dall'alimentatore (VDC), in alta Tensione e con corrente alternata (VAC).

Per farvi un esempio, immaginate che la Tensione (Volt) sia la forza, la pressione che un fluido esercita in una condotta idraulica, un tubo ad esempio, mentre la corrente che viene misurata in Ampere (A) viene vista come la "portata" ovvero la quantità di litri che scorrono all'interno di questo tubo in un intervallo di tempo stabilito. Nel caso di corrente elettrica, 1 Ampere equivale alla quantità di carica elettrica passante nella sezione di un conduttore in 1 secondo. 

Tenete conto che per poter accendere la lampada di un LCD sono necessari qualche centinaio di Volt! Si parla infatti di 700/800 Volt ma con correnti intorno ai 6mA, quindi se mai vi capiterà di maneggiare un Inverter, fate ben attenzione che il circuito non sia ancora sotto tensione onde evitare scosse elettriche poco piacevoli, anche se per fortuna non fatali dati i soli 6mA.

Con l'avvento degli schermi a LED da qualche anno a questa parte, non vi è più la necessità di un Inverter per alimentare la lampada dell'LCD, in quanto la retroilluminazione viene gestita da dei veri e propri LED SMD molto piccoli e sottili e talvolta con colore RGB (Red Green Blue) dinamico. 

Il Controller LCD

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La figura mostra il controller LCD che ho utilizzato per gestire la matrice. Si possono notare l' ingresso di alimentazione, la porta HDMI - DVI e VGA, in ultimo vi sono anche delle connessioni audio per ingresso della Sound-Blaster e uscita cuffie.

La scelta di questo componente non deve essere sbrigativa e approssimativa. E' importante infatti stabilire quale sia il controller idoneo alla propria matrice LCD. Per non sbagliare, fate riferimento alla marca e modello del vostro LCD, di solito è contrassegnato con una sigla ben precisa in un angolo nella parte posteriore del pannello.

Esistono controller LCD universali compatibili con un range di dimensioni che può variare da 19 ai 40 pollici circa. Non ho avuto modo di testarli, ma credo che un controller dedicato alla propria matrice sia preferibile. Uno dei rivenditori online più conosciuti è e-qstore dove trovate un catalogo piuttosto nutrito di controller. Nel mio caso il controller l'ho reperito da eBay e 30 euro sono bastati per l 'acquisto.

Il Kit che comprende il controller LCD, l'inverter, la pulsantiera, e cavi di collegamento è di facile installazione, quindi anche i meno esperti di elettronica, con la giusta calma e pazienza, potrebbero svolgere questo piccolo lavoretto.

La funzione principale del controller è quella di gestire con appositi segnali digitali, la matrice LCD tramite un firmware (detto anche software) installato in una memoria di sola lettura (ROM) del controller stesso. Si adatta alla risoluzione del LCD e lo gestisce tramite un interfaccia LVDS acronimo (Low-Voltage-Differential-Signaling).

Si tratta di un'interfaccia comune a basso voltaggio, dove i segnali bidirezionali permettono di gestire le funzionalità della matrice. E' composta solitamente da un connettore 30Pin di cui non sempre tutti i pin vengono utilizzati.

La Pulsantiera

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E' collegata direttamente al controller LCD, permette all'utente di accendere o spegnere il monitor e di effettuare le regolazioni del LCD, quindi tutto ciò che si può fare con un qualsiasi monitor.

Sicuramente vi starete chiedendo anche dove tutto questo sistema venga fissato ed assemblato meccanicamente.

La mia scelta è stata quella di utilizzare un pannello di alluminio piegato con un macchinario adatto alla piegatura e con dei distanziali fissati e bullonati che sorreggono il monitor alla struttura e sul cui retro sono fissate le rispettive schede. Il tutto a sua volta è assicurato ad una ampia base di legno. Una soluzione piuttosto artigianale ottenuta con un piccolo set fai da te costituito da un trapano avvitatore, dei distanziali L 20 X 3mm, dadi e viti da 3mm e 4 autofilettanti per il legno. Le zanche che vedete sul pannello servono a sorreggere una cassa acustica, ma non sono essenziali alla riuscita del progetto.

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Una volta cablato e fissato tutto il necessario, si procede con l'attacco dell'alimentazione e del cavo VGA. Nel mio caso è stato sufficiente usare un alimentatore 12V e 4A generico con attacco adatto alla maggior parte dei monitor in circolazione.

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Risultato, monitor collegato e funzionante come volevo ottenere.